marsce
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sabato 20 giugno 2015
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improbabile e feroce epopea dei soliti eroi usa
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Ennesima occasione americana mancata per ridare veridicità agli eventi bellici. Peccato la storia c'era il cast e i costumi pure, ma i soliti americani che ammazzano tutti non reggono più, specie dopo "Salvate il soldato Rayan". Risibile tutta la parte finale in cui i protagonisti chiusi dentro un tank bloccato da una mina fanno una carneficina assurda di soldati tedeschi che attaccano il carro all'arma bianca invece di sparargli con le armi anticarro di cui si vede bene sono dotati. Addirittura un cecchino dopo aver preso lungamente la mira da distanza ravvicinata riesce a colpire per tre volte Brad Pitt senza ucciderlo. E dire che il bellone biondo ad ogni raffica ne aveva immancabilmente ammazzati una decina.
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Ennesima occasione americana mancata per ridare veridicità agli eventi bellici. Peccato la storia c'era il cast e i costumi pure, ma i soliti americani che ammazzano tutti non reggono più, specie dopo "Salvate il soldato Rayan". Risibile tutta la parte finale in cui i protagonisti chiusi dentro un tank bloccato da una mina fanno una carneficina assurda di soldati tedeschi che attaccano il carro all'arma bianca invece di sparargli con le armi anticarro di cui si vede bene sono dotati. Addirittura un cecchino dopo aver preso lungamente la mira da distanza ravvicinata riesce a colpire per tre volte Brad Pitt senza ucciderlo. E dire che il bellone biondo ad ogni raffica ne aveva immancabilmente ammazzati una decina. Risibile e improbabile. Belle le ricostruzioni e minuziosa la ricerca dei dettagli. Da ricordare solo l'entrata in scena di un autentico carro Tigre e la battaglia seguente, improbabile anche quella, ma almeno avvincente. Fumettone anni Sessanta.
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mauro.t
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domenica 26 luglio 2015
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retorica della guerra made in usa
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Nell’aprile del 45 gli Sherman americani devono vedersela con i più possenti Tiger tedeschi in terra di Germania. L'equipaggio americano protagonista è caratterizzato da modalità di relazione grezze e a tratti violente (tranne per un soldato, quello religioso). I componenti si prendono a male parole e calci e si sfidano per il possesso delle donne, ma in fin dei conti sono più uniti di un gruppo di seminaristi dello stesso corso. La guerra abbruttisce, ma unisce(?). Ad un certo punto arriva il ragazzino delicato (i fanciulli sono tutti innocenti), che ha bisogno dell’iniziazione per diventare adulto: ovvero uccidere un nazista, che è lì apposta. Lo fanno diventare grande costringendolo a premere il grilletto.
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Nell’aprile del 45 gli Sherman americani devono vedersela con i più possenti Tiger tedeschi in terra di Germania. L'equipaggio americano protagonista è caratterizzato da modalità di relazione grezze e a tratti violente (tranne per un soldato, quello religioso). I componenti si prendono a male parole e calci e si sfidano per il possesso delle donne, ma in fin dei conti sono più uniti di un gruppo di seminaristi dello stesso corso. La guerra abbruttisce, ma unisce(?). Ad un certo punto arriva il ragazzino delicato (i fanciulli sono tutti innocenti), che ha bisogno dell’iniziazione per diventare adulto: ovvero uccidere un nazista, che è lì apposta. Lo fanno diventare grande costringendolo a premere il grilletto. E questo dovrebbe farci dire che è una storia edificante di formazione. Il ragazzino è talmente fortunato che gli arriva persino il colpo di fulmine (non si può chiamare altrimenti) con la bella tedescotta. In una situazione al limite della violenza (i soldati conquistatori, si sa, a volte fanno anche brutte cose), il ragazzino si mette a suonare il piano e la tedescotta entusiasta inizia ad accompagnarlo col canto. Ah, la musica! Linguaggio universale che unisce! E unisce così bene che l’incontro culmina IMMEDIATAMENTE col successo erotico, perché la biondina è talmente sveglia da capire subito che, se non tromba subito col ragazzino pianista, può finire nelle mani del più rude sergente. Poi è tutta epopea di guerra, dove l’eroico equipaggio americano, da un carro armato IN PANNE , riesce a tenere testa a lungo a una compagnia di centinaia di Tedeschi, che proprio non ne azzeccano una (non usano neppure come dovrebbero i lanciagranate) e si fanno ammazzare come polli, perché sono una razza inferiore. La storia è un coacervo di trovate inverosimili, belliche e non, e un concentrato di luoghi comuni (tra i peggiori) sulla guerra, sull’educazione, sulle donne, sull’amicizia. Unico scopo: esaltare ancora una volta l’eroismo made in USA. Retorica. Un pessimo film.
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barone16
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giovedì 3 settembre 2015
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la storia la scrive chi vince!
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Pregevole per quanto riguarda la fotografia, l'ambientazione e i costumi di scena ma molto meno convincente e credibile lo svolgimento dell'intera pellicola. Un film riuscito a metà, peccato perché le basi per far meglio c'erano tutte, a partire da un cast di primo ordine. Le interpretazioni sono state ottime, ma mancava di realisticità sopratutto nel finale, di certo non per colpa degli attori. Trovo molto buona la performance di Brad Pitt che inizialmente mostra un personaggio burbero e schivo ma nonostante ciò carismatico, Intelligente e abile. Tirando le somme direi che non è l'evento così tanto atteso ma può risultare comunque un buon film del genere Guerra.
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alexander 1986
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domenica 27 settembre 2015
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fumettone pseudo-bellico
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Aprile 1945. La guerra sta per finire ma gli alleati ancora non lo sanno. Avanzano sempre più all'interno del territorio tedesco, con il nemico che proprio non accenna ad arrendersi. A distinguersi su tutti è una squadra di carristi capitanata dal tenebroso Dan Collier (Brad Pitt) che però, causa spappolamento craniale di uno dei suoi membri, dovrà accogliere l'efebico soldatino Norman Ellison (Logan Lerman). Quest'ultimo spera di finire la guerra senza uccidere nessuno. La compagnia dei suoi commilitoni gli toglierà dalla testa questa fantasia e lo farà diventare "uomo", sotto tutti gli aspetti.
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Aprile 1945. La guerra sta per finire ma gli alleati ancora non lo sanno. Avanzano sempre più all'interno del territorio tedesco, con il nemico che proprio non accenna ad arrendersi. A distinguersi su tutti è una squadra di carristi capitanata dal tenebroso Dan Collier (Brad Pitt) che però, causa spappolamento craniale di uno dei suoi membri, dovrà accogliere l'efebico soldatino Norman Ellison (Logan Lerman). Quest'ultimo spera di finire la guerra senza uccidere nessuno. La compagnia dei suoi commilitoni gli toglierà dalla testa questa fantasia e lo farà diventare "uomo", sotto tutti gli aspetti.
Fermo restando che è difficile trovare pellicole a tema bellico non inclini alle solite retoriche e/o semplificazioni storiografiche (qui i tedeschi sono i soliti mostri, gli americani i soliti eroi), ciò che colpisce di questo film è la forbice tra il dispendio di risorse in termini di messa in scena e la pacchiana superficialità della scrittura. Dialoghi pressoché fumettistici e tantissime gaffes che minano la credibilità della storia: 4 aerei che volano a 5m l'uno dall'altro? il panzer tedesco che cerca l'approccio ravvicinato con tre carri armati americani? e come si fa, nell'ultima scena, a passare dal giorno alla notte nel giro di due minuti? Questo, solo per citare le cose più grosse. A salvare la dignità del film è il carisma di Brad Pitt, cui forse può essere imputato il solo difetto di essere troppo palestrato per un soldato di quel tempo. Decisamente sopravvalutato.
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muttley72
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mercoledì 3 giugno 2015
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film ben fatto e gradevole, rovinato dal finale
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Film abbastanza ben fatto e ben curato per quanto attiene agli equipaggiamenti ed ai costumi ed al combattimento.....con attori all'altezza di quanto gli si richiede nel film....cioè di essere credibili nel ruolo dei soldati sporchi e stressati dal combattimento (in prima linea). Unica scena fuori dal "contesto" del combattimento (per modo di dire) è quella in cui l'equipaggio mangia a tavola in una casa tedesca con 2 donne...ma anche li lo stress accumulato dai soldati non rimane fuori dalla porta di casa. Nella scia o genere di "Salvate il soldato Ryan".
Il film non racconta nulla di nuovo come trama e infatti ricorda molto altri lavori anche "minori" (alcuni in anche per la TV degli anni '60 girati in B/N) sulla 2° GM.
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Film abbastanza ben fatto e ben curato per quanto attiene agli equipaggiamenti ed ai costumi ed al combattimento.....con attori all'altezza di quanto gli si richiede nel film....cioè di essere credibili nel ruolo dei soldati sporchi e stressati dal combattimento (in prima linea). Unica scena fuori dal "contesto" del combattimento (per modo di dire) è quella in cui l'equipaggio mangia a tavola in una casa tedesca con 2 donne...ma anche li lo stress accumulato dai soldati non rimane fuori dalla porta di casa. Nella scia o genere di "Salvate il soldato Ryan".
Il film non racconta nulla di nuovo come trama e infatti ricorda molto altri lavori anche "minori" (alcuni in anche per la TV degli anni '60 girati in B/N) sulla 2° GM...cioè di bambini/soldati tedeschi (degli ultimi mesi/giorni di guerra), di agguati con pezzi anticarro e isolati panzer alle colonne corazzate USA, dello "svezzamento" del soldato novellino da parte dei più esperti e cinici (e inumani, soprattutto con i prigionieri tedeschi già arresi e soprattutto con le "SS") vecchi veterani.
Unica pecca del film è nella scena finale, che vede il carro "Fury" immobilizzato da una mina (che rompe il cingolo): tutti sanno che un carro immobilizzato se non protetto dalla fanteria amica e se attaccato da ingenti forze di fanteria dotate di armi anticarro o mine magnetiche è spacciato in pochissimo tempo....perchè facilmente aggirabile (quando la torretta è rivolta altrove), soprattutto di notte con l'oscurità. Ebbene i nostri eroi dal carro immobilizzato sterminano centinaia di soldati tedeschi che (molto e forse troppo ingenuamente) continuano a correre per mezz'ora di fronte al cannone ed alle mitragliatrici del carro fermo...una baggianata che rovina in parte il film, ma che è "funzionale" all'inquadratura finale ........in cui si vede il carro dei "nostri eroi" circondato a 360° gradi da centinaia di tedeschi morti...evidentemente in modo poco furbo e quindi molto poco credibile.
Di carri tedeschi "Tigre" se ne incontra solo uno nel film...bella scena di combattimento tra carri in cui gli Sherman USA (nella versione con cannone standard, non quindi nella più potente versione "Firefly") per riuscire a perforarlo .....sudano parecchio
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tarantasio
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sabato 6 giugno 2015
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indiani e cow boy
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Molto bravo Brad Pitt ottimamente calato nella parte assegnatagli, belle le ricostruzioni, la fotografia, le scene, gli allestimenti, bravo il regista, coinvolgenti le atmosfere, assurda la storia e la sceneggiatura da film western carica di elementi alla moda che devono piacere in questo preciso momento, a partire dalla pettinatura del nostro eroe di gran moda sulla costa californiana, all'introduzione del cecchino camaleontico, figura di recente riscoperta e di successo filmico e completamente fuori luogo nel contesto della battaglia, ai personaggi paranoici di ispirazione Tarantinica, tutti elementi inseriti, a mio parere, per fare cassetta e che finiscono per svilire un bel film.
Nella battaglia finale il carro armato diventa un inutile Fort Alamo e sinceramente speravo che i messicani ci mettessero meno tempo a sopraffare i nostri eroi in quanto l'assurda battaglia mi aveva sinceramente stancato.
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Molto bravo Brad Pitt ottimamente calato nella parte assegnatagli, belle le ricostruzioni, la fotografia, le scene, gli allestimenti, bravo il regista, coinvolgenti le atmosfere, assurda la storia e la sceneggiatura da film western carica di elementi alla moda che devono piacere in questo preciso momento, a partire dalla pettinatura del nostro eroe di gran moda sulla costa californiana, all'introduzione del cecchino camaleontico, figura di recente riscoperta e di successo filmico e completamente fuori luogo nel contesto della battaglia, ai personaggi paranoici di ispirazione Tarantinica, tutti elementi inseriti, a mio parere, per fare cassetta e che finiscono per svilire un bel film.
Nella battaglia finale il carro armato diventa un inutile Fort Alamo e sinceramente speravo che i messicani ci mettessero meno tempo a sopraffare i nostri eroi in quanto l'assurda battaglia mi aveva sinceramente stancato. Per rendere tutto più epico e spettacolare, il nostro attento e carismatico eroe, deve pure recuperare le munizioni che ha dimenticato fuori dal carro. Gli sparano addosso in 300 ( gli indiani gli tirano le frecce, i messicani le palle di cannone ) , la sua sagoma ( aggrappata alla diligenza circondata ) si staglia per momenti infiniti sul fondale rosso delle fiamme, ma l'inquadrata soldataglia nazista, addestrata solo a marciare ed a compiere nefandezze, non sa sparare e deve ricorrere all'improbabile cecchino che per altro non lo colpisce neppure in modo definitivo consentendoci così di assistere all'eroica agonia. Sbruffonata americana.
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[+] un cecchino da rimandare a scuola!
(di bizantino73)
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alex2044
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sabato 6 giugno 2015
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non sempre gli ideali sono positivi
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Un film sulla seconda guerra mondiale fatto in modo molto professionale . Gli attori sono tutti bravi , con una menzione particolare per Brad Pitt ed un'apertura importante per Logan Lerman ,un giovane attore veramente interessante . Le scene di guerra sono coinvolgenti . Con picchi positivi ,lo scontro finale ed il duello con il tigre e qualche caduta , il paese occupato un po' troppo di cartapesta ma sostanzialmente la ricostruzione storica è quella che gli appassionati del genere si aspettano . Il politicamente corretto è rispettato , i nostri non sempre sono buoni e le popolazioni civili sono le vere vittime insomma la guerra è uno schifo . Qualche volta, come in questo caso , obbligatoria ma rimane uno schifo .
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Un film sulla seconda guerra mondiale fatto in modo molto professionale . Gli attori sono tutti bravi , con una menzione particolare per Brad Pitt ed un'apertura importante per Logan Lerman ,un giovane attore veramente interessante . Le scene di guerra sono coinvolgenti . Con picchi positivi ,lo scontro finale ed il duello con il tigre e qualche caduta , il paese occupato un po' troppo di cartapesta ma sostanzialmente la ricostruzione storica è quella che gli appassionati del genere si aspettano . Il politicamente corretto è rispettato , i nostri non sempre sono buoni e le popolazioni civili sono le vere vittime insomma la guerra è uno schifo . Qualche volta, come in questo caso , obbligatoria ma rimane uno schifo . Per il resto ottima regia e due ore e passa con una buona tensione e pochi momenti di noia . Piccola precisazione : gli ideali non sempre sono positivi e la II guerra mondiale ne è la dimostrazione più evidente : i nazisti avevano degli ideali ma, se sono quelli che loro propagandavano , è meglio non averne .
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zavatta
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giovedì 11 giugno 2015
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gloria, ma infamia e senza lode
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Forse se non avessero gonfiato questo film con sparate del tipo “il miglior film di guerra degli ultimi trent’anni” avrei apprezzato di più un film che, pur senza infamia e senza lode, non è né un’americanata né un film da disprezzare completamente. Dal punto di vista della sceneggiatura è interessante il fatto che sia un film sulla seconda guerra mondiale in Germania che parla esclusivamente dell’America. Il Fury (il nome da combattimento del Carro comandato da Brad Pitt) mi ha ricordato molto la diligenza di Ombre Rosse, il quella scatola di acciaio il regista ha racchiuso l’America anche e soprattutto dei giorni nostri; fatta di immigrati messicani, di “redneck”, di contraddizioni e di una religiosità da predicatore a noi estranea.
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Forse se non avessero gonfiato questo film con sparate del tipo “il miglior film di guerra degli ultimi trent’anni” avrei apprezzato di più un film che, pur senza infamia e senza lode, non è né un’americanata né un film da disprezzare completamente. Dal punto di vista della sceneggiatura è interessante il fatto che sia un film sulla seconda guerra mondiale in Germania che parla esclusivamente dell’America. Il Fury (il nome da combattimento del Carro comandato da Brad Pitt) mi ha ricordato molto la diligenza di Ombre Rosse, il quella scatola di acciaio il regista ha racchiuso l’America anche e soprattutto dei giorni nostri; fatta di immigrati messicani, di “redneck”, di contraddizioni e di una religiosità da predicatore a noi estranea. Il nocciolo di questo film, il “take home message” penso sia questo visto la scarsa caratterizzazione del nemico descritto, forse volutamente, come cattivo e niente di più, vista la prevedibilità di alcuni risvolti della trama e la totale assenza di cura per altri, visti i temi dello stupro di guerra, dell’organizzazione dell’esercito, dei bambini reclutati per la guerra totale buttati un po’ lì solo per fare scenografia.
Molto bene i combattimenti, chiari e originali, anche perché riescono ad avvincere pur essendo piuttosto lenti, vista la natura del carro armato, apprezzabile che non si sbrodolino in particolari gratuitamente cruenti. Quello che mi ha deluso più di tutto invece è sul piano della recitazione, che pure poteva contare su nomi importanti. In definitiva è questo quello che secondo me è mancato per rendere veramente appassionante la storia di cinque soldati carristi della seconda guerra mondiale che riprende un po' pigramente temi non esattamente nuovi (come la recluta giovane col capo difficile). Ma forse esagero, in realtà l'unica cosa che mi ha dato fastidio è che nei primi 10 minuti di film inquadrano 10 volte il nome del carro scritto sulla canna, che poi è la locandina del film, perché indurre così tanto su un'immmagine che dovrebbe diventare iconica? Perché non ci riesce.
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glasser
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lunedì 15 giugno 2015
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temo i film con brad pitt
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Essendo passati 70 anni dal conflitto mondiale, gli sceneggiatori dovrebbero capire che questo conflitto è stato studiato, analizzato, rivoltato,mostrato e rimostrato talmente tante di quelle volte che sull'argomento tutti hanno il palato molto fine e forse chiunque ne sa di più degli stessi sceneggiatori del film. Non che si voglia la storia vera ma che sia almeno un po' verosimi. Ma non esiste che un carro armato, immobilizzato e per giunta di notte riesca a tener testa a 200 uomini armati di tutto punto anche con i temibili "panzerfaust" (la cui efficacia viene mostrata nlle fasi iniziale del film). Capisco che i Tedeschi stessero perdendo la guerra ma anche scemi?
A parte alcune belle scene nel combattimento tra il Tiger e gli Sherman, il resto non mi piace.
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Essendo passati 70 anni dal conflitto mondiale, gli sceneggiatori dovrebbero capire che questo conflitto è stato studiato, analizzato, rivoltato,mostrato e rimostrato talmente tante di quelle volte che sull'argomento tutti hanno il palato molto fine e forse chiunque ne sa di più degli stessi sceneggiatori del film. Non che si voglia la storia vera ma che sia almeno un po' verosimi. Ma non esiste che un carro armato, immobilizzato e per giunta di notte riesca a tener testa a 200 uomini armati di tutto punto anche con i temibili "panzerfaust" (la cui efficacia viene mostrata nlle fasi iniziale del film). Capisco che i Tedeschi stessero perdendo la guerra ma anche scemi?
A parte alcune belle scene nel combattimento tra il Tiger e gli Sherman, il resto non mi piace. E' un fil che si trascina per giustificare la parte finale che è una "palata"
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markwalter
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venerdì 5 giugno 2015
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film discreto ma non imperdibile
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Questo film è stato pompato e pubblicizzato tantissimo, infatti già dall'inizio di questo anno vedevamo i poster giganti fuori dai cinema col faccione di brad pitt in FURY.
Partendo dal fatto che sono stati spesi 80 milioni di dollari per produrlo e che il cast è spettacolare uno si aspetta un film fuori dalle righe, uno di quelli che consiglieresti a tutti, ma invece, almeno per me non è stato cosi, il film ha un'ottima sceneggiatura, le scene di guerra sono davvero eccellenti come tutte le ricostruzioni delle varie zone di combattimento, anche i dettagli sono pazzeschi, non si sono dimenticati di nulla, pure i legni a fianco del carroarmato, quindi bisogna dire che sotto quel punto di vista il film è eccellente, sotto il punto di vista della recitazione abbiamo un ottimo, come sempre, brad pitt che si incarna in un personaggio al quanto strano e un pò confuso, non si capisce molto bene, a volte paranoico quasi pazzo altre fermo e deciso.
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Questo film è stato pompato e pubblicizzato tantissimo, infatti già dall'inizio di questo anno vedevamo i poster giganti fuori dai cinema col faccione di brad pitt in FURY.
Partendo dal fatto che sono stati spesi 80 milioni di dollari per produrlo e che il cast è spettacolare uno si aspetta un film fuori dalle righe, uno di quelli che consiglieresti a tutti, ma invece, almeno per me non è stato cosi, il film ha un'ottima sceneggiatura, le scene di guerra sono davvero eccellenti come tutte le ricostruzioni delle varie zone di combattimento, anche i dettagli sono pazzeschi, non si sono dimenticati di nulla, pure i legni a fianco del carroarmato, quindi bisogna dire che sotto quel punto di vista il film è eccellente, sotto il punto di vista della recitazione abbiamo un ottimo, come sempre, brad pitt che si incarna in un personaggio al quanto strano e un pò confuso, non si capisce molto bene, a volte paranoico quasi pazzo altre fermo e deciso. Abbiamo poi un eccellente Shia LaBeouf che dimostra di saper stare a fianco ed a emergere anche con uno come brad pitt.
Ed arriviamo al punto debole del film, la "storia".
All'inizio e fino a circa 3/4 la storia è realistica, bella, forse inutilmente crudele, ma comunque buona, poi diventa la solita americanata 4 contro tutti.. davvero irrealistica, si sono rovinati sul finale a parere mio in cui il film cade un pò in basso. Ad ogni modo il film complessivamente mi è piaciuto, ma sinceramente mi aspettavo qualcosina in più sulla trama.
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