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La ragazza che gioca col fuoco

Incontro con Jennifer Lawrence, protagonista di Hunger Games.
di Robert Bernocchi

In foto Jennifer Lawrence, a Madrid per la presentazione del film di cui è protagonista, Hunger Games.
Jennifer Lawrence (33 anni) 15 agosto 1990, Louisville (Kentucky - USA) - Leone. Interpreta Katniss Everdeen nel film di Gary Ross Hunger Games.

venerdì 30 marzo 2012 - Incontri

Senza timore di esagerare, si può ragionevolmente sostenere che Jennifer Lawrence sia in questi giorni la donna più popolare negli Stati Uniti, dove Hunger Games ha aperto con un dato straordinario nel primo weekend, 155 milioni di dollari, diventando di gran lunga il film di maggiore incasso tra le pellicole non sequel. E si può dire che se lo merita, perché la prova in Hunger Games conferma il suo enorme talento, tanto che l'etichetta di miglior attrice della sua generazione sembra spettargli di diritto.

Incontriamo Jennifer Lawrence a Madrid, in una delle tappe di un tour europeo che l'ha portata a presentare il film e il suo personaggio, molto simile a quello che aveva incarnato in Un gelido inverno ("entrambe devono affrontare una lotta dura da sole", spiega l'attrice).

Apparentemente tranquilla per il successo ottenuto (che, come ricorda saggiamente, "offre tante possibilità"), non troppo loquace, ma in grado di tirar fuori un certo umorismo quando deve difendere il diritto delle donne a non essere magrissime, soprattutto in questa pellicola ("Kate Moss come protagonista di questo film non farebbe paura a nessuno").

D'altronde, come ha ricordato lei stessa, ama i film divertenti in cui le risate provengono dalle situazioni e tra le sue pellicole preferite cita Harold e Maude e I Heart Huckabees - Le strane coincidenze della vita. Tuttavia, qualche preoccupazione le arriva dagli impegni futuri, per cui dovrà barcamenarsi tra il sequel di X-Men e tutti gli episodi futuri di Hunger Games. Infatti, non è folle pensare che i produttori vogliano sfruttare il successo di questa pellicola, magari dividendo il terzo e ultimo libro in due film, come già capitato per Harry Potter e Twilight. Comunque, la Lawrence ci sarà, anche se non sa se ha un contratto già firmato o un'opzione (più probabile), aspetto che fa ridere anche lei.

Ma non finisce qui. L'attrice infatti conferma il suo amore per il cinema piccolo ("farò sempre film indipendenti") e dà per scontato un suo impegno nei prossimi anni come produttrice, così come, non appena si sentirà pronta, anche come regista. "Ma vorrei rallentare un po' il ritmo", dice con un sorriso, forse consapevole dell'incongruenza delle sue parole e forse no. Di sicuro, inizia a capire che le sue frasi hanno un peso importante, visto che a una domanda sulle motivazioni per far fuori qualcuno evita la pallottola accuratamente. "È difficile dire se c'è una buona ragione per uccidere, ho tante cose che mi passano per la mente a questo proposito, ma forse è meglio che non dica nulla".

Decisamente preferibile affrontare il discorso sentimentale portato avanti dal film. "È difficile innamorarsi in una situazione del genere, quando la storia d'amore risulta un modo di salvarsi, per cui non è semplice capire cosa è reale e cosa invece serve per esigenze televisive". E a proposito dei reality show, anche l'attrice ammette candidamente il suo interesse. "Sono una droga e io lo posso dire forte. D'altronde, a differenza dei film, sono ancora un mistero per me, perché non so cosa succederà".

Per il resto, tante parole gentili per tutti, a cominciare dagli attori, che sono stati "fantastici. Avevo paura di incontrare degli interpreti così famosi, perché temevo di rimanere delusa. Invece Woody Harrelson e Lenny Kravitz sono proprio così come appaiono, disponibili e aperti con tutti".

Poi si passa ai familiari, che come è noto l'hanno accompagnata al Festival di Venezia a loro spese quando i produttori di The Burning Plain - Il confine della solitudine hanno ritenuto che la sua presenza al Lido non fosse fondamentale (sbagliando decisamente il pronostico, visto che poi ha ottenuto il premio Mastroianni per la miglior giovane attrice). "Senza di loro non sarei qui. Mia madre ha stravolto la sua vita per starmi vicino, trasferendosi a New York, mentre mio padre ha venduto la sua azienda e i miei fratelli mi hanno accompagnata ovunque".

Insomma, Jennifer Lawrence sembra aver capito tutte le regole necessarie per continuare nella sua fortunata carriera di successo. Senza dimenticare l'elemento fondamentale: offrire grandi interpretazioni e scegliere bene i suoi progetti. Per ora, missione compiuta.

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