Premettiamo che assegnare delle stelle a questo film è veramente difficile.
Se le stelle rappresentano il valore puramente artistico del film, sono 5. Se rappresentano un consiglio ad andarlo a vedere, la stella è una (non fatelo!)
Da questa visione abbiamo infatti ricevuto 2 sensazioni molto forti e molto distanti tra loro, quasi antitetiche.
La prima è certamente una sensazione di altissimo valore artistico, che esalta il Cinema nel pieno delle sue componenti visive e che va oltre il cinema con i contributi letterari, musicali, filosofici, anch'essi innalzati ai massimi livelli.
Tutti gli aspetti tecnici, quindi, sono pressoché eccezionali: riprese, inquadrature, fotografia, luci, scenografia, sonoro, ecc. E pure le interpretazioni degli attori sono di altissimo livello, partendo dalle star (Pitt, Penn e la rivelazione Chastain) per arrivare ai ragazzi non professionisti per la prima volta sullo schermo. Anche il "tema" trattato, quello profondo in cui viene ambientato il tema più superficiale, è il massimo trattabile: non solo la storia dell'Uomo e della Natura, ma addirittura la Creazione dell'Universo, avvenuta in maniera miracolosa per volere di un Dio che, per il regista "guru" Terrence Malick, è sicuramente cristiano, ma che potrebbe essere quello di qualsiasi altra religione, di tutte le religioni.
Ma tutto questo viene "incrociato" con la storia in primo piano (più piccola, più immediata, più vicina a noi) di una famiglia americana classica degli anni cinquanta, con le caratteristiche positive e negative di una qualsiasi famiglia media non solo americana ma anche, generalizzando, occidentale.
L'utilizzo estremo e l'enorme padronanza dello strumento "cinema" da parte di Malick, danno vita ad un linguaggio cinematografico inedito e molto originale, in cui la narrazione è scarna ed essenziale ma allo stesso tempo intensa e visionaria, nel complesso immensamente poetica. Sia le scene strabilianti dell'evoluzione della Natura che quelle domestiche, che ritraggono il quadro familiare americano, sono dotate di una purezza stilistica e poetica veramente fuori dal comune.
E qui però emerge l'altra sensazione, radicalmente opposta a quella iniziale di "capolavoro senza precedenti".
Purtroppo (ed è un rammarico vero) questo linguaggio, così puro, rigoroso, perfetto, bellissimo, è anche difficilissimo da seguire, e fatalmente carica il film di una pesantezza davvero impossibile da metabolizzare.
L'aurea filosofica e religiosa è opprimente, continuamente e costantemente richiamata all'attenzione tramite le voci sussurrate dei protagonisti (a turno alternano frasi della bibbia a domande esistenziali, a "definitivi" consigli di vita, slegati dalla scena rappresentata in quel momento, e spesso, francamente, ridotti a banalità un po' sconcertanti).
I dialoghi molto scarni, a volte ridotti a frasi solo suggerite e non sviluppate quasi fossero soltanto frammenti di ricordi lontani, gli avvenimenti più che comuni che vivono i
personaggi e le caratteristiche non troppo originali dei personaggi stessi (padre autoritario ma con animo artistico, madre esemplare ma sottomessa, fratelli più o meno
affezionati, amici più o meno esuberanti, ecc.), le musiche sacre, le uniche della colonna sonora, alternate a lunghe scene di silenzio assoluto o ai rumori della natura, le visioni "bibliche" e l'eccessiva, esagerata presenza di simboli spesso indecifrabili e addirittura difficilmente collegabili alla storia, tutte queste cose ne fanno un'opera veramente alta dal punto di vista artistico, ma clamorosamente impossibile da godere, non solo per lo spettatore medio ma nemmeno per quello medio/alto che anela al Cinema con la "C" maiuscola.
Forse soltanto i veri esperti e i critici professionisti potranno trarre un reale piacere da questa visione, gli altri, quando resisteranno all'istinto di andarsene già dopo un
quarto d'ora e rimarranno stoici per riuscire a vedere dove si vuole andare a parare, se resteranno anche svegli, giureranno tremenda vendetta a chi li ha convinti a vedere
questo film (quindi non io). Bello ma impossibile!
[+] lascia un commento a boyracer »
[ - ] lascia un commento a boyracer »
|
peplo
|
martedì 24 maggio 2011
|
l'arte e' per pochi
|
|
|
|
per definizione.l'unica cosa che non e' legittima e' consigliare se andare o no al cinema.per il resto la tua zoppicante nausetta da capolavoroe' la tua.per quelli come te tarkovskj, carne', lang, godard, pasolini andrebbero boicottati?uno dei film piu' sottili degli ultimi anni, a poco vale riassumere le linee narrative...se non l'avete capito
[+] 100
(di tommaso battimiello)
[ - ] 100
[+] mah
(di zikutomo)
[ - ] mah
[+] la poesia è rimasta tutta sullo schermo
(di francirano)
[ - ] la poesia è rimasta tutta sullo schermo
|
|
[+] lascia un commento a peplo »
[ - ] lascia un commento a peplo »
|
|
d'accordo? |
|
larifranco
|
domenica 29 maggio 2011
|
nuova esperienza estetica
|
|
|
|
Non solo critici e addetti ai lavori possono godere di questo film. Si sta dicendo un'enorme bugia quando si parla della banalità della costruzione dei personaggi, non sono affatto banali sono semplici, e mi stupisco nel sentir dire che i protagonisti sparano consigli definitivi. Di consigli definitivi i personaggi non ne danno, la grande capacità del regista è stata quella di farli alternare continuamente e creare un grande magma. Si rimane a bocca aperta e non c'è cosa che possa esser ridotta a semplice pensiero logico, il leitmotiv visivo del film è già di per se qualcosa d'indefinibile.Un'esperienza estetica unica, una lavanda degli occhi di una purezza che fa paura ai nostri cervelli drogati di sofisticazioni.
[+]
Non solo critici e addetti ai lavori possono godere di questo film. Si sta dicendo un'enorme bugia quando si parla della banalità della costruzione dei personaggi, non sono affatto banali sono semplici, e mi stupisco nel sentir dire che i protagonisti sparano consigli definitivi. Di consigli definitivi i personaggi non ne danno, la grande capacità del regista è stata quella di farli alternare continuamente e creare un grande magma. Si rimane a bocca aperta e non c'è cosa che possa esser ridotta a semplice pensiero logico, il leitmotiv visivo del film è già di per se qualcosa d'indefinibile.Un'esperienza estetica unica, una lavanda degli occhi di una purezza che fa paura ai nostri cervelli drogati di sofisticazioni. Sicuramente rimarranno insoddisfatti quelli che guardano i film come risolvono i cruciverba.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a larifranco »
[ - ] lascia un commento a larifranco »
|
|
d'accordo? |
|
rossvegas
|
domenica 29 maggio 2011
|
tempi moderni.
|
|
|
|
Non abbiamo più né la voglia né la pazienza di aprirci ad una visione che non abbia un ritmo supersonico. Siamo pigri e diamo la colpa a chi vuole far sentire emozioni vere. Questo penso della tua recensione.
|
|
[+] lascia un commento a rossvegas »
[ - ] lascia un commento a rossvegas »
|
|
d'accordo? |
|
maxgentile
|
martedì 31 maggio 2011
|
bello e impossibile
|
|
|
|
Caro boyracer, concordo pienamente con la sua recensione e la ringrazio per aver scritto così bene quello che avevo in mente già all'uscita dal cinema. Ho visto il film in lingua originale, come faccio sempre (e pensi che di mestiere faccio il doppiatore!!!) - ma stavolta forse non ce ne sarebbe stato bisogno. Posso solo aggiungere che le immagini della "creazione" quasi all'inizio del film sono in gran parte elaborazioni delle foto (peraltro magnifiche) di galassie che dobbiamo al telescopio Hubble (il mio hd ne è pieno), e in generale, comprese quelle di argomento biologico, potrebbero figurare in un bel documentario del National Geographic piuttosto che in un film d'autore. E già che ci siamo vorrei chiederle di spiegarmi il senso del siparietto con i due dinosauri.
[+]
Caro boyracer, concordo pienamente con la sua recensione e la ringrazio per aver scritto così bene quello che avevo in mente già all'uscita dal cinema. Ho visto il film in lingua originale, come faccio sempre (e pensi che di mestiere faccio il doppiatore!!!) - ma stavolta forse non ce ne sarebbe stato bisogno. Posso solo aggiungere che le immagini della "creazione" quasi all'inizio del film sono in gran parte elaborazioni delle foto (peraltro magnifiche) di galassie che dobbiamo al telescopio Hubble (il mio hd ne è pieno), e in generale, comprese quelle di argomento biologico, potrebbero figurare in un bel documentario del National Geographic piuttosto che in un film d'autore. E già che ci siamo vorrei chiederle di spiegarmi il senso del siparietto con i due dinosauri. Cos'è, l'origine del senso di compassione? Tra rettili? Allora era molto meglio l'origine del senso di sopraffazione armata degli scimmioni di Kubrick in 2001 (anche se francamente quei finti scimmioni erano inguardabili, allora come ora).
[-]
[+] veramente brutto
(di grace 12)
[ - ] veramente brutto
[+] film "di maniera"
(di estel)
[ - ] film "di maniera"
|
|
[+] lascia un commento a maxgentile »
[ - ] lascia un commento a maxgentile »
|
|
d'accordo? |
|
scarp
|
venerdì 3 giugno 2011
|
only the braves
|
|
|
|
Se il fatto che sia un film difficile è pienamente comprensibile, non posso condividere l'affermazione che sia riservato a pochi eletti che lo possono capire e godere. E' un film originale, innovativo sotto molti punti di vista e a parer mio anche molto coraggioso, dal momento che tratta una tematica filosofica ad alto livello, ponendosi però come un film commerciale. Anche se la prima senzazione è un forte straniamento, seguito dalla noia e dai colpi di sonno ( soprattutto a vederlo in seconda serata come il sottoscritto), lo spetttatore non può non venire coinvolto in una storia di un'umanità sconcertante, vista in cotrapposizione e analogia con le grandi forze della natura, che non solo fa battere il cuore, ma soprattutto, cosa più importante, mette in moto il cervello.
[+]
Se il fatto che sia un film difficile è pienamente comprensibile, non posso condividere l'affermazione che sia riservato a pochi eletti che lo possono capire e godere. E' un film originale, innovativo sotto molti punti di vista e a parer mio anche molto coraggioso, dal momento che tratta una tematica filosofica ad alto livello, ponendosi però come un film commerciale. Anche se la prima senzazione è un forte straniamento, seguito dalla noia e dai colpi di sonno ( soprattutto a vederlo in seconda serata come il sottoscritto), lo spetttatore non può non venire coinvolto in una storia di un'umanità sconcertante, vista in cotrapposizione e analogia con le grandi forze della natura, che non solo fa battere il cuore, ma soprattutto, cosa più importante, mette in moto il cervello. Ma forse queste sono cose poco di moda al giorno d'oggi...soprattutto al cinema, anche quello con la "C" maiuscola!! Quindi il mio consiglio è di evitare questo film se cercate la classica storia familiare strappalacrime, se vi aspettate qualcosa di prevedibile e schematico, se non siete abbastanza coraggiosi di fronteggiare il nuovo e il diverso, se avete paura di mettervi in discussione e di porvi delle domande; in caso contrario.....non lasciatevi scappare questo capolavoro!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a scarp »
[ - ] lascia un commento a scarp »
|
|
d'accordo? |
|
dottordudy
|
sabato 4 giugno 2011
|
ottima recensione
|
|
|
|
Sono d'accordo con lei. Recensione ben scritta. Vedo molti film di generi diversi e non credo che per fare arte si debbano dilatare i tempi fino a chiedersi se il film avra prima o poi una fine...Una tecnica straordinaria ma non mi ha toccato dentro.
[+] ottimo!
(di estel)
[ - ] ottimo!
|
|
[+] lascia un commento a dottordudy »
[ - ] lascia un commento a dottordudy »
|
|
d'accordo? |
|
gianluca78
|
martedì 14 giugno 2011
|
perfettamente d'accordo
|
|
|
|
hai scritto ciò che avrei voluto scrivere io...e l'effetto abbiocco ha colpito anche me.Si poteva montare meglio, e sviluppare meglio la storia.Comunque 20 minuti pieni di scene visive, pianeti e natura varia, è dura da sopportare, fossero state distribuite cpiù equamente non avrebbe nociuto talmente tanto.
|
|
[+] lascia un commento a gianluca78 »
[ - ] lascia un commento a gianluca78 »
|
|
d'accordo? |
|
partenopeo7
|
lunedì 11 luglio 2011
|
al cinema...
|
|
|
|
..nella sala non eravamo in molti ma nemmeno pochissimi. A parte una coppia che si è alzata ed è andata via, gli altri ragazzi (molto giovani,non avevano l'aria di critici professionisti) sono rimasti seduti al loro posto per molto tempo dopo la fine del film. E sto parlando di un cinema commerciale con utenza di quel tipo.Mi dispiace per te ma non credo che il tuo destino sia fare il critico cinematografico.
|
|
[+] lascia un commento a partenopeo7 »
[ - ] lascia un commento a partenopeo7 »
|
|
d'accordo? |
|
robert1948
|
mercoledì 28 settembre 2011
|
bravo
|
|
|
|
Condivido parola per parola. Complimenti per la sintesi.
|
|
[+] lascia un commento a robert1948 »
[ - ] lascia un commento a robert1948 »
|
|
d'accordo? |
|
diazvista
|
giovedì 29 dicembre 2011
|
sono tempi difficili questi...
|
|
|
|
Tutti di fretta, tutti poco attenti ai particolari, nessuno che riesca o voglia davvero fermarsi ad ammirare con cura un opera straordinaria e profonda come questa.Se solo fosse uscito in sala 4-5 anni orsono, quando ancora si riusciva a gustare (almeno sufficientemente) un opera d'arte, sarebbe stato un successo, un film senza precedenti, una proiezione che avrebbe lasciato l'animo di qualsiasi spettatore, un pò incerto e pensieroso.Oggi non c'è tempo di essere pensierosi! Non c'è tempo per l'incertezza, n'è tempo per gustare una visione così ampia della vita.Penso che come Malick, nessuno sia riuscito fino ad oggi a trasmettere e anche solo a mettere sulla pellicola una così bella visione della vita come insieme di più istanti, che portano alla fine di tutto.
[+]
Tutti di fretta, tutti poco attenti ai particolari, nessuno che riesca o voglia davvero fermarsi ad ammirare con cura un opera straordinaria e profonda come questa.Se solo fosse uscito in sala 4-5 anni orsono, quando ancora si riusciva a gustare (almeno sufficientemente) un opera d'arte, sarebbe stato un successo, un film senza precedenti, una proiezione che avrebbe lasciato l'animo di qualsiasi spettatore, un pò incerto e pensieroso.Oggi non c'è tempo di essere pensierosi! Non c'è tempo per l'incertezza, n'è tempo per gustare una visione così ampia della vita.Penso che come Malick, nessuno sia riuscito fino ad oggi a trasmettere e anche solo a mettere sulla pellicola una così bella visione della vita come insieme di più istanti, che portano alla fine di tutto.La mia domanda è, gente, chi sarebbe capace di parlare della scomparsa di un figlio, di un fratello, in un film adatto a tutti?diazvista
[-]
|
|
[+] lascia un commento a diazvista »
[ - ] lascia un commento a diazvista »
|
|
d'accordo? |
|
luis23
|
mercoledì 8 febbraio 2012
|
d'accordo a metà
|
|
|
|
e la metà che condivido è la prima. La seconda parte della "critica" niente di personale, ma si dequalifica nel tentativo di voler dare un peso specifico a qualcosa che non può averne.Ovviamente è un diritto di ognuno ritenere questo un film brutto, ma definire "difficilissimo da seguire" (prendo la parte più onorevole) è tutt'altro che condivisibile per parte mia.Un' emozione non ha pesi, non ha ancore che la possano costringere in alcun modo in nessun luogo. Altrimenti converrebbe ammettere, come dice Lucio Dalla in una sua canzone "io non ho visto niente.... passavo di qua..."
|
|
[+] lascia un commento a luis23 »
[ - ] lascia un commento a luis23 »
|
|
d'accordo? |
|
alessandra de pra
|
lunedì 30 luglio 2012
|
poesia
|
|
|
|
Ho letto tutte le recensioni, ma questa mi sembra davvero la più onesta. E' vero: il film è di una noia mortale. Eppure, di un'altezza vertiginosa. Forse perchè nessuno ci ha avvisati che non è un film, ma poesia purissima. Prima di cedere alla tentazione di alzarmi dalla poltrona e piantar lì, ho fatto un ultimo, semplice, tentativo: mi sono abbandonata. Senza più pretese: il senso, la trama, il dialogo, l'azione, la coerenza... Mi sono lasciata andare alle immagini, ai sussurri fuori campo, alle musiche. E ho capito. Giobbe con la sua ribellione, e la risposta di Dio: "dov'eri tu quando creavo l'universo?". Il film inizia con la morte del fratello 19nne:tragedia che provoca la fede di una tranquilla famiglia praticante e continua con le immagini straordinarie sulla creazione.
[+]
Ho letto tutte le recensioni, ma questa mi sembra davvero la più onesta. E' vero: il film è di una noia mortale. Eppure, di un'altezza vertiginosa. Forse perchè nessuno ci ha avvisati che non è un film, ma poesia purissima. Prima di cedere alla tentazione di alzarmi dalla poltrona e piantar lì, ho fatto un ultimo, semplice, tentativo: mi sono abbandonata. Senza più pretese: il senso, la trama, il dialogo, l'azione, la coerenza... Mi sono lasciata andare alle immagini, ai sussurri fuori campo, alle musiche. E ho capito. Giobbe con la sua ribellione, e la risposta di Dio: "dov'eri tu quando creavo l'universo?". Il film inizia con la morte del fratello 19nne:tragedia che provoca la fede di una tranquilla famiglia praticante e continua con le immagini straordinarie sulla creazione.Il dolore del ragazzino che rimprovera Dio: "Tu lasci che tutto accada, tu permetti che succeda qualunque cosa...", "Ci vedi? Cosa siamo per te: formiche?". Ma poi, davanti alla bontà del fratellino minore che perdona i suoi dispetti, dovrà ammettere:"Ci sei sempre stato, c'eri fin d'allora".E poi il padre, severo con se stesso e con i figli, convinto com'è che l'amore sia una questione meritocratica:"volevo essere amato perchè ero importante", ha l'umiltà di ammettere il suo errore e riscoprire ciò che davvero conta nella vita. La sua conversione fa rifluire i rapporti dentro la famiglia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alessandra de pra »
[ - ] lascia un commento a alessandra de pra »
|
|
d'accordo? |
|
krishna307
|
martedì 1 aprile 2014
|
banalità?
|
|
|
|
Mi ha fatto ridere il punto, nella recensione, in cui scrivi " a turno alternano frasi della Bibbia a domande esistenziali, a "definitivi" consigli di vita, slegati dalla scena rappresentata in quel momento, e spesso, francamente, ridotti a banalità un po' sconcertanti".. Addirittura banalità sconcertanti? Mi stavo chiedendo questo : Eri in sala durante la proiezione oppure tra una "banalità" e l'altra stavi chattando con l'iPhone? Non ho parole. La tensione mistica, la maestrìa, ma anche questa lentezza quasi pesantezza fatta di silenzi, immagini, respiri e dolori ricongiunge lo spettatore al regista, incontrando la sua intimità e quella dei protagonisti. Tutti i nostri dolori diventano così universali, tutti i paragoni sono impossibili.
[+]
Mi ha fatto ridere il punto, nella recensione, in cui scrivi " a turno alternano frasi della Bibbia a domande esistenziali, a "definitivi" consigli di vita, slegati dalla scena rappresentata in quel momento, e spesso, francamente, ridotti a banalità un po' sconcertanti".. Addirittura banalità sconcertanti? Mi stavo chiedendo questo : Eri in sala durante la proiezione oppure tra una "banalità" e l'altra stavi chattando con l'iPhone? Non ho parole. La tensione mistica, la maestrìa, ma anche questa lentezza quasi pesantezza fatta di silenzi, immagini, respiri e dolori ricongiunge lo spettatore al regista, incontrando la sua intimità e quella dei protagonisti. Tutti i nostri dolori diventano così universali, tutti i paragoni sono impossibili.. Il film è lungo forse? Io però non rinuncerei neanche a quei dieci o venti minuti -di troppo- così tanto sofferti da voi altri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a krishna307 »
[ - ] lascia un commento a krishna307 »
|
|
d'accordo? |
|
francirano
|
lunedì 18 gennaio 2016
|
che le penso a fare, io le cose?
|
|
|
|
Ho visto il film ieri sera e mi sono detto, No, questo lo devo commentare per forza.Lo devo dire che è un opera d'arte eccezionale ma impossibile da giudicare come film. Mi sono detto: opera d'arte da 5 stelle, film da 1.Poi arrivo e trovo questo commento e mi dico Ma che le penso a fare le cose, che c'è gà altra gente che le ha pensate per me e le ha dette meglio?
|
|
[+] lascia un commento a francirano »
[ - ] lascia un commento a francirano »
|
|
d'accordo? |
|
|