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Dinosauri e il concetto dell'universo nel dramma familiare di Malick

The Tree of Life, l'Inghilterra prima di Cannes.
di Marlen Vazzoler

Una scena del film The Tree of Life di Terrence Malick.
Sean Penn (63 anni) 17 agosto 1960, Santa Monica (California - USA) - Leone. Interpreta Jack da adulto nel film di Terrence Malick The Tree of Life.

giovedì 31 marzo 2011 - News

L'anno scorso la domanda che i festivalieri si sono posti più frequentemente è stata: "Quando e dove riusciremo a vedere The Tree of Life di Terrence Malick? Cannes? Toronto? Telluride? Venezia? Roma?". Il film doveva teoricamente approdare nei cinema americani nel natale del 2009, ma la data di uscita è stata continuamente spostata per l'impossibilità di completare il progetto in tempo e soddisfare così le esigenze di Malick. Così, nonostante gli organizzatori di Cannes 2010 si fossero assicurati l'anteprima del film, la partecipazione saltò perché per Malick il film non era ancora pronto. A complicare le cose è stata la ristrutturazione della compagnia americana Apparition che si era assicurata i diritti di distribuzione per il territorio americano. L'uscita è così slittata per la fine del 2010, periodo prediletto dalle major per presentare i film che hanno più probabilità di essere prese in considerazione per gli Oscar, ma anche questa data saltò quando, lo scorso settembre, la Fox Searchlight comprò i diritti del film ed annunciò la nuova data di uscita di The Tree of Life: il 27 maggio del 2011.
La possibilità che il film venga presentato quest'anno a Cannes è altamente probabile, considerando che la 64a edizione del Festival si terrà dall'11 al 22 maggio. Una decina di giorni fa Variety ha riportato che The Tree of Life apparirà sulla Croisette, ma non è chiaro se sarà dentro o fuori la competizione, bisognerà dunque aspettare l'annuncio della lineup previsto per il 14 aprile.
Ma 72 ore fa Twitter è stato invaso da rumor riguardanti la possibilità che The Tree of Life possa uscire nei cinema inglesi il 4 maggio, prima di Cannes, in anteprima mondiale. La notizia naturalmente ha preso di sorpresa giornalisti e critici del settore, si tratta di una mossa inusuale considerando quanto buzz è stato generato attorno a questo progetto di cui si conoscono pochissimi dettagli. Ieri il sito ufficiale dei distributori inglesi ha confermato i rumor che sono circolati nelle ore precedenti.

La sinossi dell'American Film Market
Ma cosa sappiamo del film? Si tratta di una storia ambientata nel 1950 che racconta di un ragazzo texano, dalla sua innocente infanzia ai disillusi anni della maturità, un'anima persa nel mondo moderno mentre cerca di riconquistare il senso della vita.
Durante l'American Film Market è stata distribuita una sinossi ufficiale che fornisce dettagli maggiori riguardanti la storia. Viene tracciata l'evoluzione di un ragazzino di undici anni del Midwest, Jack, il maggiore di tre fratelli. All'inizio per il bambino tutto sembra meraviglioso. Osserva la madre con gli occhi dell'anima. Lei rappresenta l'amore e la pietà, mentre il padre cerca di insegnare al figlio il modo di porre se stesso davanti agli altri. Ogni genitore cerca di ottenere la sua alleanza e Jack deve riconciliare le loro rivendicazioni. La storia comincia ad oscurarsi man mano che compaiono i primi accenni riguardanti la malattia, la sofferenza e la morte. Il mondo, una volta elemento da glorificare, è diventato un labirinto.
Da qui parte la storia di Jack da adulto, un'anima persa nel mondo moderno, che cerca di scoprire durante il passaggio del tempo che cosa non cambia: lo schema eterno di cui noi facciamo parte. Quando capisce che tutto fa parte della preparazione del mondo ogni cosa sembra un miracolo, prezioso, incomparabile. Jack con la sua nuova conoscenza è in grado di perdonare suo padre e di fare i primi passi sulla strada della vita.
La storia finisce con la speranza, la realizzazione della bellezza e della gioia presenti in tutte le cose, nella vita quotidiane e sopratuttto nella famiglia – la nostra prima scuola – l'unico posto in cui molti di noi scoprono la verità sul mondo e su noi stessi e imparano la più importante lezione della vita, l'amore disinteressato.

Confermata la presenza dei dinosauri
Sebbene la trama dipinga il film come un dramma familiare, alcuni dettagli spuntati nei mesi scorsi ancora non quadrano, come ad esempio la presenza di dinosauri.
Ai primi di marzo, il supervisore degli VFX, Dan Glass, in un'intervista col sito LittleWhiteLies ha spiegato che la creazione del film è stata alquanto non convenzionale: "La sceneggiatura, se si può definirla tale, era più che altro una serie di note che sono state scritte e ampliate nel corso degli ultimi 35 anni. [Malick] Sta lavorando a questo progetto dagli anni Settanta. E abbiamo dei negativi che ha filmato negli anni settanta che sono stati inseriti nel film. In questo modo [il film] è diventato uno disvelarsi di note e idee".
Gli effetti sono stati divisi in categorie distinte chiamate regni che includono: il regno astrofisico per il quale sono state usate immagini ottenute da sonde e telescopi; il regno microbiologico; il regno della storia naturale, per il quale Glass ha confermato la presenza dei dinosauri.
"[Malick] ha preferito l'idea di una trapunta a patchwork. Potrebbe filmare qualcosa su una Super 8, poi con una telecamera IMAX, poi su una telecamera digitale, ma nello spazio potrebbe esserci il bisogno di qualcosa basato sulla risonanza magnetica delle immagini o la fotografia a infrarossi dell'Hubble ...Tutto ciò nella sua mente dà autenticità perché in questo modo non si sta cercando di renderlo omogeneo, dargli una forma, renderlo conforme...
Tutto il lavoro realizzato in The Tree of Life è stato fatto con una risoluzione 5 ½ K... C'è un'originalità in tutto questo; è cercare di rappresentare più da vicino la fotografia dell'oggetto reale. E vorrei aggiungere che la musica e il suono sono fenomenali. Il sound design mi ha sbalordito, il modo in cui ti aiuta, emozionalmente, attraverso tutto il film".
Il veterano degli effetti speciali Douglas Trumbull (2001, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Blade Runner) durante l'Adelaide Film Festival che si tiene in Australia, mentre teneva delle lezioni di cinema ha parlato anche lui del suo lavoro in The Tree of Life.
Trumbull ha spiegato che il film racconta "del concetto dell'uomo nell'universo perché parla dell'intero universo e di come siamo inseriti al suo interno. Si tratta di qualcosa di molto spirituale e molto, molto cosmico. Qualcosa che, in stile e in contenuti, è molto diverso da qualsiasi altra cosa abbiate visto".
Ma in tutto questo, quale spazio occupano i dinosauri? L'artista degli effetti speciali Mike Fink in un'intervista a Empire del marzo del 2009 aveva rivelato: "Stiamo iniziando a lavorare a un progetto di Terrence Malick, animatroni di dinosauri per il film The Tree of Life con Brad Pitt e Sean Penn. Sarà proiettato in IMAX – così i dinosauri saranno a grandezza naturale – e le riprese delle creature saranno lunghe e persistenti". Come i dinosauri sono stati inseriti all'interno della storia rimane ancora un mistero, chissà se si saprà qualcosa di più prima dell'anteprima mondiale in Inghilterra.

Il lavoro di Alexandre Desplat
Da quanto rivelato da Glass, la musica è un componente fondamentale dell'intero progetto. In un'intervista a Allocine, il compositore di The Tree of Life, Alexandre Desplat ha parlato di come è nata la sua collaborazione con Malick:

"Terrence Malick mi ha contattato nel 2007. Ci siamo incontrati a Abbey Road a Londra. Mi ha parlato di questo progetto, dicendo che voleva per la prima volta cercare di avere la musica prima di iniziare il lavoro di montaggio. Così gli ho detto che avrei accettato la sfida... ma si trattava di qualcosa a cui non ero abituato perché guardo i film per sentire le vibrazioni d'energia, è da lì che proviene la mia aspirazione. Ma gli ho detto che potevamo provare, e così abbiamo fatto. Ho scritto la musica nell'arco di due anni mentre stava girando e filmando. Ho registrato numerose volte, 3 o 4 volte, qualche volta a Londra, poi a Parigi, poi a Los Angeles, e gli ho dato dei brani musicali che ha aggiunto a sua discrezione nel film. Sapevo fin dall'inizio che ci sarebbe stata molta musica pre-esistente, come fa di solito nei suoi lavori; ci sono Berlioz, Ligeti e tanti altri. Purtroppo, non ho ancora visto il film finito..."

Malick, spiega Desplat "voleva che la musica fosse un fiume che scorre attraverso il film... La luce, il silenzio, l'innocenza dell'infanzia, elementi di questo genere che compaiono in tutte le sue opere".

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