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patty1955
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domenica 20 febbraio 2011
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bravissimo vincent cassel / film 5 stelle
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Mi aspettavo molto di meno da questo film. Grandi gli interpreti,
bravo il regista,bella la fotografia e ambientazione,MAGNIFICA LA TRAMA.
Un film che vi lascia senza respiro,interessante dall'inizio alla fine.
Grande e bravo attore VINCENT CASSEL.Un film profondo, sensuale,erotico,thriller
eccezonale che Vi terra' inchiodati alla poltrona senza annoiarVi
Un film internazionale !
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ipoclorito
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domenica 20 febbraio 2011
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una rasoiata foderata di velluto
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Film allucinante nel quale spicca la bravura di Natalie Portman. Due ore di pieno coinvolgimento,una perfetta sinergia tra scene armoniose di danza,di sesso e di delirio psichico. Veramente una bella opera.
[+] meraviglioso il film e bravi interpreti!
(di patty1955)
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lady libro
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domenica 20 febbraio 2011
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oltre l'apparenza...
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Ero impaziente di vedere questo film credendo che fosse un capolavoro, ma mi sono completamente sbagliata: ci sono troppe scene violente e di autolesionismo (per non parlare del sesso esagerato: ma non hanno di meglio da fare?) che farebbero impressione a chiunque.... E io che pensavo di vedere un film tranquillo e rilassante... La storia non ha praticamente senso e si fa piuttosto fatica a capirla e seguirla, affidandosi troppo all'intuizione dello spettatore.
Tuttavia mi è piaciuta moltissimo l'interpretazione di Natalie Portman che ho trovato meravigliosa nella parte e spero tanto che vinca l'Oscar, e mi sono piaciuti anche i balletti e le musiche. Il resto però è una vera bruttezza.
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Ero impaziente di vedere questo film credendo che fosse un capolavoro, ma mi sono completamente sbagliata: ci sono troppe scene violente e di autolesionismo (per non parlare del sesso esagerato: ma non hanno di meglio da fare?) che farebbero impressione a chiunque.... E io che pensavo di vedere un film tranquillo e rilassante... La storia non ha praticamente senso e si fa piuttosto fatica a capirla e seguirla, affidandosi troppo all'intuizione dello spettatore.
Tuttavia mi è piaciuta moltissimo l'interpretazione di Natalie Portman che ho trovato meravigliosa nella parte e spero tanto che vinca l'Oscar, e mi sono piaciuti anche i balletti e le musiche. Il resto però è una vera bruttezza.
Non consiglio affatto questo film, non vale la pena vederlo.
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dado1987
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domenica 20 febbraio 2011
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tanto chiasso per nulla
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Perchè adesso è così di moda la telecamera a mano? Che barba tutte queste scene mosse!
Black Swan non rispetta le aspettative, si è parlato tanto e bene di questo film, Mymovies e soprattutto l'onniscente IMDB lo descrivono come un capolavoro, ma io mi trovo in contrasto con i loro giudizi, mi sembra solo un vortice di delirio, la storia di una ragazza frigida ed isterica, che a causa dello stress impazzisce. Per quanto riguarda la regia, a parte il ballo del cigno nero, è un po' deludente, tecnicamente è molto simile a Requiem for a dream, dello stesso regista. La recitazione di Natalie Portman è memorabile, ed anche la colonna sonora è molto buona, ma le scenografie ed i dialoghi sono alquanto scarni e insipidi.
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Perchè adesso è così di moda la telecamera a mano? Che barba tutte queste scene mosse!
Black Swan non rispetta le aspettative, si è parlato tanto e bene di questo film, Mymovies e soprattutto l'onniscente IMDB lo descrivono come un capolavoro, ma io mi trovo in contrasto con i loro giudizi, mi sembra solo un vortice di delirio, la storia di una ragazza frigida ed isterica, che a causa dello stress impazzisce. Per quanto riguarda la regia, a parte il ballo del cigno nero, è un po' deludente, tecnicamente è molto simile a Requiem for a dream, dello stesso regista. La recitazione di Natalie Portman è memorabile, ed anche la colonna sonora è molto buona, ma le scenografie ed i dialoghi sono alquanto scarni e insipidi. Un film che ritengo sia altamente sopravvalutato. Il Cigno Nero ha una storia drammatica, a tratti quasi horror, ma come tutte le storie di pazzi-schizofrenici è difficile da classificare correttamente.
Se vi piacciono film come: assassini nati, requiem for a dream, pi-greco il teorema del delirio, secret window o paura e delirio a las vegas, questo è un film per voi, altrimenti ve lo sconsiglio altamente.
Voto 4
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club dei cuori solitari
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domenica 20 febbraio 2011
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le due facce dell'artista
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Nero, bianco, musica de Il lago dei cigni di Cajkovskij. Il pianosequenza che segue, e che fa da incipit, è di per sé splendido, e funge anche da simbolico riassunto dell'intera vicenda. Ma quando Nina (Natalie Portman) si sveglia, scopriamo che si tratta di un suo sogno. Perciò ancora non lo sapevamo, ma la discesa è già iniziata. L'ossessione che divora lei e tutto ciò che la circonda per il resto del film parte da questo piccolo segnale, e dilaga in modo inaspettato e incontrollabile. Come in The Wrestler la macchina da presa (calata nella fotografia grezza e sgranata di Matthew Libatique) segue un corpo non più massiccio, anzi quasi scheletrico, ma ugualmente ferito e martoriato dagli eventi, in un percorso difficile, in una città cupa e impietosa.
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Nero, bianco, musica de Il lago dei cigni di Cajkovskij. Il pianosequenza che segue, e che fa da incipit, è di per sé splendido, e funge anche da simbolico riassunto dell'intera vicenda. Ma quando Nina (Natalie Portman) si sveglia, scopriamo che si tratta di un suo sogno. Perciò ancora non lo sapevamo, ma la discesa è già iniziata. L'ossessione che divora lei e tutto ciò che la circonda per il resto del film parte da questo piccolo segnale, e dilaga in modo inaspettato e incontrollabile. Come in The Wrestler la macchina da presa (calata nella fotografia grezza e sgranata di Matthew Libatique) segue un corpo non più massiccio, anzi quasi scheletrico, ma ugualmente ferito e martoriato dagli eventi, in un percorso difficile, in una città cupa e impietosa. La colonna sonora di Clint Mansell spazia dalla rielaborazione della musica originale a creazioni proprie di grande impatto, delicatezza, o partecipe accompagnamento. Il compositore scoperto da Aronofsky si rivela ancora una volta formidabile nella varietà e nell'espressività dei temi.
Nina lavora sodo per essere la migliore all'interno della compagnia di balletto di Thomas Leroy (VIncent Cassel), e dopo il ritiro della prima ballerina Beth (Winona Rider) vede spalancarsi le porte del successo. Arriva però un'altra talentuosa ragazza, Lilly (Mila Kunis) con la quale entra in competizione, e inoltre Leroy non si dimostra quello che credeva. Sua madre (Barbara Hershey) è un grande aiuto per lei, ma il fatto che sia una ballerina fallita per aver preferito la gravidanza alla carriera, la rende frustrata e maniacale nel gestirne la vita. Un'esistenza completamente dedicata al balletto, senza compromessi, tanto da essere rimasta infantile sotto qualsiasi altro aspetto. La ricerca di perfezione porta Nina a provare e riprovare acquisendo un livello tecnico eccelso, ma Leroy per la parte del cigno nero vuole passione, anima, e sesso. Una componente questa, fondamentale nel personaggio, e di conseguenza nel film, che per l'abbondanza di scene spinte si è meritato il divieto per i minori di 14 anni. Passare dal lato candido a quello oscuro non sarà facile per Nina, sarà fonte di uno stress che le logorerà i nervi fino a farle perdere la concezione della realtà. Nel combattimento contro sé stessa tutti diventano nemici, e si profila all'orizzonte l'amara fine di Beth anche per lei.
Così sembra che io abbia raccontato tutto, ma in realtà non è proprio niente. Aronofsky ha girato un film sul balletto classico, ispirato, potente e ricco di suggestioni, ma anche un formidabile thriller psicologico che si tinge di horror, e che non risparmia acute riflessioni psicanalitiche. Intensissimo e appassionante, Black Swan riesce ad essere allo stesso tempo raffinato e sporco. Si agita mentre rimane immobile tutto attorno alla figura tragica di Natalie Portman, che lo domina e lo percorre subendo e incassando fino alla inquietante e memorabile trasformazione finale. Al contrario di The Wrestler, dove Randy "The Ram" era un personaggio maturo e fortemente vitale, e dove tutto il film era permeato da una grande umanità, in questa pellicola non c'è nulla di umano. L'ambizione di Nina, la sua ossessione, raggiungono contorni mostruosi non solo metaforicamente, il suo personaggio non comunica, e reagisce all'oppressione chiudendosi in camera e rifugiandosi nella danza. Nell'ossessione stessa, ed è un circolo vizioso dal quale non c'è via d'uscita.
Randy affronta il suo destino con convinzione, cercandolo. Sa quali sono gli effetti dell'abbandonarsi all'urlo della folla, e decide di proseguire lo stesso. Nina è solo vittima inconsapevole, prima di tutto il resto, di sé stessa. Il fatto che sia così giovane fa pensare alle tante ragazze di oggi, impegolate nei mondi competitivi dei concorsi di bellezza, delle moda, dello sport, anche del cinema.
La luce dei riflettori è un abbaglio che porta via tutto, in cambio della vana illusione di poter ambire alla perfezione.
La scelta di trattare un tema del genere con un film disturbante, violento e morboso è stata sicuramente vincente. E non solo nelle intenzioni, ma anche nell'effettivo risultato, davvero sorprendente. La dote migliore de Il cigno nero infatti, piaccia o non piaccia, è l'originalità.
La stupenda sceneggiatura di Andres Heinz, Mark Heyman e John J. McLaughlin era nelle mani di Darren Aronofsky già nel 2000, ma prima di per realizzare questo progetto ha dovuto faticare non poco, e affermarsi in modo importante. Per quanto mi riguarda, con questo viaggio oscuro nei labirinti di un amore deviato, è definitivamente entrato nella lista dei "registi da seguire".
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reservoir dogs
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domenica 20 febbraio 2011
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kafka secondo aronofsky
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Al New York City Ballet hanno in programma di portare sul palco una versione alternativa a "Il lago dei cigni" dove la principessa Odette trasformata in cigno bianco si suicida dopo che la sorella Odile, il cigno nero, seduce il principe che la doveva liberare dall'incantesimo.
Nina (Portman), una giovane ballerina che si applica costantemente alla danza, sogna il ruolo importante nell'opera che la possa portare alla perfezione ma per avere la parte è necessaria la delicatezza del cigno bianco e la sensualità di quello nero che Nina solo in parte ha.
Una madre possessiva e disturbata (Hershey), la continua pressione artistica ed erotica del coreografo Leroy (Cassel) e l'arrivo di Lily (Kunis), una nuova ballerina disinibita, avversaria nel balletto e segreto sogno erotico, farà cadere Nina in un limbo tra allucinazione e persecuzione in una continua scoperta di se stessa e della propria sessualità.
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Al New York City Ballet hanno in programma di portare sul palco una versione alternativa a "Il lago dei cigni" dove la principessa Odette trasformata in cigno bianco si suicida dopo che la sorella Odile, il cigno nero, seduce il principe che la doveva liberare dall'incantesimo.
Nina (Portman), una giovane ballerina che si applica costantemente alla danza, sogna il ruolo importante nell'opera che la possa portare alla perfezione ma per avere la parte è necessaria la delicatezza del cigno bianco e la sensualità di quello nero che Nina solo in parte ha.
Una madre possessiva e disturbata (Hershey), la continua pressione artistica ed erotica del coreografo Leroy (Cassel) e l'arrivo di Lily (Kunis), una nuova ballerina disinibita, avversaria nel balletto e segreto sogno erotico, farà cadere Nina in un limbo tra allucinazione e persecuzione in una continua scoperta di se stessa e della propria sessualità.
In un continuo gioco di specchi fra Bene e Male (vestito rispettivamente di bianco e di nero) troviamo la risposta di Aronofsky a "La metamorfosi" di Kafka in una trasformazione fisica conseguente ad una mentale più profonda e radicata; il percorso lesivo di una ragazza votata alla perfezione artistica.
Il tema del Doppio è aiutato considerevolmente dalla grossa (forse esagerata) quantità di effetti speciali che spesso alternano il genere thriller a quello dell'orrore.
Una cinepresa molto fisica, quasi anatomica descrive i corpi dei personaggi, in primis quello di Nina in una serie di dettagli e primi piani restando insistentemente alle spalle della ragazza come elemento di costante osservazione e soggezione.
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darkstar
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domenica 20 febbraio 2011
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fiato sospeso fino all'ultimo
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Film dalle tinte forti,alcune scene anche vicine all'horror,musiche fantastiche,non solo quelle del balletto ;)
Natalie Portman è stata sublime,calatasi perfettamente nel ruolo della fragile,stressata,caparbia ballerina.Un film decisamente consigliato!
[+] un film consigliato a tutti gli adulti/e
(di patty1955)
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tritono
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domenica 20 febbraio 2011
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non resta quasi nulla.
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Un accozzaglia di clichè, il consueto saccheggio di musica classica e psicoanalisi, conflittualità scontate e create a tavolino,
estremizzazione irrealistica dei personaggi ( e non solo nella visionarietà malata della protagonista), un pizzico di effetti speciali ormai
d'obbligo in un film che voglia aspirare a commuovere i sacerdoti della "modernità", un livello tecnico generale smagliante: ecco creato il prodotto che
creerà un sacco di esclamazioni tipo "coinvolgente", "di una belleza nera come il cigno", e, perché no, "ultimamente vero e profondo", e tutto l'immaginabile sproloquio di una certa critica convinta che arte sia pugno (pugnetto) allo stomaco.
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Un accozzaglia di clichè, il consueto saccheggio di musica classica e psicoanalisi, conflittualità scontate e create a tavolino,
estremizzazione irrealistica dei personaggi ( e non solo nella visionarietà malata della protagonista), un pizzico di effetti speciali ormai
d'obbligo in un film che voglia aspirare a commuovere i sacerdoti della "modernità", un livello tecnico generale smagliante: ecco creato il prodotto che
creerà un sacco di esclamazioni tipo "coinvolgente", "di una belleza nera come il cigno", e, perché no, "ultimamente vero e profondo", e tutto l'immaginabile sproloquio di una certa critica convinta che arte sia pugno (pugnetto) allo stomaco. Non c'è idea, non c'`e originalità, non c'è un minimo di finesse, non c'è un nemmeno tocco di leggerezza in questo minestrone "nouvelle cusine"del già mangiato e digerito.
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[+] alle volte...
(di sandman84)
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(di luana)
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[+] concordo in toto
(di critika.altervista.org)
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joe m.h.
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domenica 20 febbraio 2011
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il capolavoro di aronosfky: bianco contro nero
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Sarà sicuramente uno dei film più significativi dell'anno: 'Il cigno nero' colpisce e affonda dritto nel cuore. E' un'esplosione di vita e di morte, che si fondono assieme facendo scintille. Il corpo della Portman (quanto mai bravissima, splendida e meritevolmente candidata -e favorita- alla vittora dell'Oscar) fa da palcoscenico a questa battaglia tra due poli opposti: il Bianco e il Nero, che si trovano radicati, seppur reconditamente, nell'animo di ognuno di noi. Sono complementari l'uno all'altro, e il processo che porta alla conoscenza e alla distinzione di ognuno di essi è distruttivo, lesivo, travagliato ma 'perfetto', come dirà la stessa Nina ( "Me lo sentivo.
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Sarà sicuramente uno dei film più significativi dell'anno: 'Il cigno nero' colpisce e affonda dritto nel cuore. E' un'esplosione di vita e di morte, che si fondono assieme facendo scintille. Il corpo della Portman (quanto mai bravissima, splendida e meritevolmente candidata -e favorita- alla vittora dell'Oscar) fa da palcoscenico a questa battaglia tra due poli opposti: il Bianco e il Nero, che si trovano radicati, seppur reconditamente, nell'animo di ognuno di noi. Sono complementari l'uno all'altro, e il processo che porta alla conoscenza e alla distinzione di ognuno di essi è distruttivo, lesivo, travagliato ma 'perfetto', come dirà la stessa Nina ( "Me lo sentivo. Era perfetto", a cagion di Beth, che attraverso le parole di Thomas, ci viene presentata come impulsiva, disposta a tutto, pronta a fare qualsiasi cosa si sentisse di fare, pur di essere perfetta e di stregare i suoi spettatori; ma ciò implicava la sua devastazione interiore). Il film mescola ossessioni (quelle che ancora logorano la madre di Nina per aver dovuto rinunciare alla sua carriera e che la spingono a rigettare ogni suo tormento e sogno sulla figlia; quelle di Nina, che si trova a fronteggiare il suo lato oscuro con il quale ha convissuto troppo a lungo tacitamente, in silenzio, tenendolo in disparte; quelle di Beth, divorata dalla fama, dalla vana gloria, dal suo ego smisurato ridotto in frantumi; quelle dell'istruttore di danza, che vuole tutto e niente; quelle dell'intero corpo di danza, sondato singolarmente dal desiderio di prevaricazione), passione (quella che deve ottenere Nina, attraverso la scoperta di se stessa; quella che trapela dagli occhi roventi della giovane infiammata Lily), tristezza (quella radicata in fondo al cuore di Nina, risucchiata in una vita monotona, metodica, dettata dal rigore e dalla disciplina materna, con la perseverante mania per la danza),paure e insicurezze (quelle di un po' tutti i personaggi), e, insomma, la vita. Viene scandagliata in ogni sua sfaccettatura. Ogni singolo personaggio funge da tassello di un grande mosaico, che si configura e si delinea agli occhi dello spettatore in uno sbattito d'ali di cigno. E' un viaggio attraverso la mente di Nina, tra i nervi del suo apparato psicologico che deragliano dai binari in una dilagante deflagrazione di colori, musica, arte e spettacolo. Gli attori sono decisamente straordinari: la Portman spicca sugli altri, conformandosi ad una parte cucita perfettamente su di lei, rendendola propria, autentica, vera; si spoglia di ogni inibizione e si mostra al pubblico in ogni sua ramificazione interna o esterna, facendosi conoscere, appunto, scoprendo la passione, trovandola nella morte del suo personaggio.
5 stelle piene. Da 1 a 10, il 10 tondo è più che meritato.
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riccardo t.
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domenica 20 febbraio 2011
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l'incubo di una fragile
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film poco razionale ma molto emozionale e che colpisce. tutto il film ruota attorno al personaggio della Portman, Nina ragazza fragile e debole che per riuscire nel ruolo della vita dovrà sdoppiarsi, trovare e amare dentro di se il suo cigno nero, ma Nina come detto è debole troppo debole mentalmente e ossessionata dalla perfezione del ruolo e dalla madre e dall'affermazione di se stessa per non rimanere affogata dalle sue stesse paranoie, dalle sue stesse paure di perdere ciò che ha ottenuto. paura che ha un volto si chiama Lily, l'ostacolo principale per il piano di perfezione di Nina, che non riuscirà mai a attuare, finendo coll'autodistruggersi. Aronofsky è bravo a dare forma e dimensioni alla paura e al terrore, con una regia che segue costantemente la sua protagonista nella sua discesa all'inferno in un mortale gioco di specchi e riflessi.
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film poco razionale ma molto emozionale e che colpisce. tutto il film ruota attorno al personaggio della Portman, Nina ragazza fragile e debole che per riuscire nel ruolo della vita dovrà sdoppiarsi, trovare e amare dentro di se il suo cigno nero, ma Nina come detto è debole troppo debole mentalmente e ossessionata dalla perfezione del ruolo e dalla madre e dall'affermazione di se stessa per non rimanere affogata dalle sue stesse paranoie, dalle sue stesse paure di perdere ciò che ha ottenuto. paura che ha un volto si chiama Lily, l'ostacolo principale per il piano di perfezione di Nina, che non riuscirà mai a attuare, finendo coll'autodistruggersi. Aronofsky è bravo a dare forma e dimensioni alla paura e al terrore, con una regia che segue costantemente la sua protagonista nella sua discesa all'inferno in un mortale gioco di specchi e riflessi. plauso alla bellezza delle scene di ballo. infine, film coraggioso e che merita, anche se non troppo coeso e originale, dove i punti di forza sono la Portman e la manifestazione visiva delle sue paure.
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