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ce1973
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martedì 15 febbraio 2011
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davvero un bel film, forse da oscar
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il film è bellissimo
un pugno nello stomaco per lo spettatore
in lingua originale merita certamente di essere visto dato che la portman è bravissima
e Cassel anche
la catarsi di una ragazza/donna e il suo distacco dalle insicurezze
e contestualmente la trasformazione da cigno bianco a cigno nero
il tutto reso con una forza una durezza che davvero ho visto di rado.
capolavoro.
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luana
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lunedì 14 febbraio 2011
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ridicolo
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Aronofsky è un regista che non sa proprio cosa sia la dimensione simbolica che sostituisce con uno splatter privo di rimandi. Viene eccheggiato qui il film "La pianista" di Haneke con la differenza che quest'ultimo, sebbene discutibile ha un indubbio mestiere. La dilettica tra ombre e luci: male e bene; perfezione e caducità del corpo e dela vita è in questo black swan solo sfiorata riuscendo a diventare persino fastidiosa in quanto la semplicità e l'ingenuità dell'effetto prendono il sopravvento ridicolizzando l'aspetto allucinogeno e ultra ossessivo della protagonista.
E POI un film interamente girato in primi piani e mezzi busti è un massacrare la danza e l'arte cinematografica.
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barryallen
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martedì 8 febbraio 2011
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la ballerina dimezzata
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Magnifica poesia. Il thriller psicologico di Darren Aronofsky provoca un misto di brivido e passione, innalzandosi verso l'eleganza e diventando già da ora un classico moderno.
Una spettacolare Natalie Portman interpreta la ballerina mentalmente labile Nina Sayers, scelta come Regina dei Cigni nel famoso balletto di Cajkovskij, inscenato dal regista Thomas Leroy; dovrà interpretare quindi sia Odette che la gemella Odile, rispettivamente il cigno bianco ed il cigno nero. Nina è oppressa dalla madre che vede in lei l'artista che non è mai riuscita a diventare, che la trattandola come fosse la sua bambola cercando di proteggerla dai 'pericoli' del mondo esterno nel tentativo di mantenere immacolata la sua "sweet girl", e dal suo professore Thomas, interpretato da un buon Vincent Cassel, che la incita a lasciarsi andare, a reprimere il cigno bianco che è in lei , dolce e fragile, per far uscire il lussurioso e seducente gemello, il cigno nero.
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Magnifica poesia. Il thriller psicologico di Darren Aronofsky provoca un misto di brivido e passione, innalzandosi verso l'eleganza e diventando già da ora un classico moderno.
Una spettacolare Natalie Portman interpreta la ballerina mentalmente labile Nina Sayers, scelta come Regina dei Cigni nel famoso balletto di Cajkovskij, inscenato dal regista Thomas Leroy; dovrà interpretare quindi sia Odette che la gemella Odile, rispettivamente il cigno bianco ed il cigno nero. Nina è oppressa dalla madre che vede in lei l'artista che non è mai riuscita a diventare, che la trattandola come fosse la sua bambola cercando di proteggerla dai 'pericoli' del mondo esterno nel tentativo di mantenere immacolata la sua "sweet girl", e dal suo professore Thomas, interpretato da un buon Vincent Cassel, che la incita a lasciarsi andare, a reprimere il cigno bianco che è in lei , dolce e fragile, per far uscire il lussurioso e seducente gemello, il cigno nero. Entrerà poi in competizione con la ballerina Lily, interpretata molto bene da Mila Kunis, che la seduce così come nel balletto Odile fa con il principe. Ossessionata dall'opera si avvia ad un processo di completamento spirituale che la porterà inevitabilmente all'autodistruzione.
Grazie agli eleganti movimenti della telecamera, la bellezza delle musiche e dei costumi, l'esplorazione di nuovi scenari completamente nuovi a gran parte del pubblico, l'incredibile interpretazione della Portman, ed il balletto finale che rende il film un capolavoro, il 'Cigno Nero', film della maturità di Aronofsky, raggiunge la perfezione.
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[+] voto 4.75
(di barryallen)
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[+] ottima analisi
(di alberto1988)
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areta
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domenica 6 febbraio 2011
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miss portman e' un cigno da 10 e lode
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E' difficile distogliere lo sguardo dall'attrice che riesce con una leggiadria imparagonabile, ad interpretare il suo 'black swan'.
Il registra d'altro canto ha svolto un lavoro ineccepibile. Il film non manca di nulla: suspence, emozioni, magia. Il filo conduttore non si spezza mai. Insomma, è una delizia che ci gusteremo al cinema molto presto.
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detodounpoco2011
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martedì 1 febbraio 2011
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"lasciate ogni speranza voi che entrate"?
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Si va a vedere questo film con la consapevolezza che non può essere una rivisitazione di Biancaneve: chi conosce anche solo un po' del cinema di Aronofsky sa perfettamente di cosa sto parlando. Sapevo, ne ero sicura, (anche senza andare a leggere le varie recensioni che circolano già dalla presentazione del film al Festival di Venezia) che sarei entrata nelle angosce, nelle ossessioni, nelle paure e nei desideri più nascosti dell'essere umano.
Non mi sembra il caso di raccontare la trama, anche perchè il web ne è pieno; ma ho voglia di dire che davvero questo film mi è piaciuto, e che consiglio di andare a vedere (ricorda: non è Biancaneve, se sei debole di cuore o sei fan delle commedie romantiche, te lo sconsiglio caldamente).
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Si va a vedere questo film con la consapevolezza che non può essere una rivisitazione di Biancaneve: chi conosce anche solo un po' del cinema di Aronofsky sa perfettamente di cosa sto parlando. Sapevo, ne ero sicura, (anche senza andare a leggere le varie recensioni che circolano già dalla presentazione del film al Festival di Venezia) che sarei entrata nelle angosce, nelle ossessioni, nelle paure e nei desideri più nascosti dell'essere umano.
Non mi sembra il caso di raccontare la trama, anche perchè il web ne è pieno; ma ho voglia di dire che davvero questo film mi è piaciuto, e che consiglio di andare a vedere (ricorda: non è Biancaneve, se sei debole di cuore o sei fan delle commedie romantiche, te lo sconsiglio caldamente). Natalie Portman (Nina, la protagonista) è veramente brava, esprime tutta l'angoscia e l'affanno di chi è ossessionato dalla perfezione, di crede che il fine ultimo per realizzare se stessi sia raggiungerla a qualunque costo.
La domanda di felicià che ognuno di noi ha dentro il cuore, di appagamento ,di soddifazione: è proprio questo che Nina vuole riempire, che Nina vuole sentire, che desidera con tutto il suo essere. Eccola, persona sola che non si fida di nessuno, che non si vuole bene, che crede che con uno sforzo mastodontico e smisurato per le sue forze, possa finalmente trovare quella gioia e quella pace che nella sua giovane vita le sono sempre mancate a causa di una visione fin troppo moralistica del mondo.
Consigliatissimo Black Swan, consigliatissimo Aronofsky, anche se vorrei essere sorpresa la prossima volta; vorrei che questo regista ci portasse fuori dalle nostre ossessioni e ci portasse a scoprire una risposta positiva che aspetta l'essere umano e che semplicemente vuole essere trovata.
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edwood87
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domenica 23 gennaio 2011
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aronofsky alla ricerca della perfezione
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La conoscete tutti la storia: il cigno bianco che perde il suo amore e si abbandona alla morte considerandola l'unica soluzione per ottenere la sua libertà. Questo è il mondo in cui entriamo sin dall'inizio della visione di "Black Swan", con Cassel che spiega alle sue ballerine ciò che andranno a rappresentare. "To be continued": possiamo interpretare la fine di "The Wrestler in questo modo. Infatti è proprio cosi che comincia "Black Swan", riaccendendo quelle luci che si sono spente nel finale del precedente film di Aronofsky. Questa volta sul "ring" c' è Nina (Natalie Portman), alle prese con il casting per un ruolo da protagonista nella rappresentazione de "Il lago dei cigni".
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La conoscete tutti la storia: il cigno bianco che perde il suo amore e si abbandona alla morte considerandola l'unica soluzione per ottenere la sua libertà. Questo è il mondo in cui entriamo sin dall'inizio della visione di "Black Swan", con Cassel che spiega alle sue ballerine ciò che andranno a rappresentare. "To be continued": possiamo interpretare la fine di "The Wrestler in questo modo. Infatti è proprio cosi che comincia "Black Swan", riaccendendo quelle luci che si sono spente nel finale del precedente film di Aronofsky. Questa volta sul "ring" c' è Nina (Natalie Portman), alle prese con il casting per un ruolo da protagonista nella rappresentazione de "Il lago dei cigni". Il coreografo Cassel decide di rivoluzionare lo show scegliendo una sola ballerina che possa sdoppiare la propria personalità raffigurando il bene e il male, ovvero il cigno bianco e quello nero. Ma la nostra Nina incarna alla perfezione solo la figura angelica, ciò nonostante le verrà assegnata la parte e da qui comincerà il viaggio verso lo smascheramento del suo lato oscuro. Nina vive con sua madre ed è lei ad aprirci gli occhi sul perché la protagonista indossa sempre un coprispalle, che le serve per coprire delle ferite che lei stessa si infligge. Ancora "il corpo", quindi, chiamato in causa da Aronofsky. Un altro tentativo da parte del regista che cerca in questo caso di completare ciò che aveva iniziato con "The Wrestler" cercando la perfezione. Egli sceglie infatti il parallelismo tra la storia del cigno e quella della vita di Nina. Quest'ultima, ossessionata dalla perfezione, trova difficoltà a liberarsi da quella maschera che porta da troppo tempo ormai e si abbandona alle tentazioni che troverà sul suo cammino. Cambiamenti dunque, come quello che avviene tra la ormai "finita" Winona Ryder e la nuova stella nascente Natalie Portman che diviene quindi la nuova "piccola principessa" di Cassel. L'uomo seduce Nina e cerca di far uscire fuori il suo cigno nero, finendo poi per farsi desiderare dalla ragazza. Se Odette cerca la libertà, Nina cerca la perfezione, cosi come la cerca il nostro Aronofsky regalandoci un finale tra i più belli di tutti i tempi. "Black Swan" è cinema, immersione in un mondo immaginario che si ibrida col reale e che riesce a farci evadere dalla realtà per catapultarci nel pensiero di un autore che definirei semplicemente perfetto.
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joker 91
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venerdì 21 gennaio 2011
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un bellissimo film
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la Portman deve assolutamente avere l' oscar come miglior attrice per questo film di un aronovsky sempre più maestro dopo i già bellissimi requiem for a driem ed the wrestler. Un film lodato in tutto il mondo soprattutto in america che ottiene 88 per cento delle recensioni positive tranne che nel nostro paese dove i critici bacchettano i grandi film degli altri ingiustamente pur essendo consapevoli della situazione scandalosa del cinema italiano. Un film da vedere assolutamente,molto forte in cui la potman regala una interpretazione soffertissima ed di una pazzia a livello femminile mai vista. Bellissimo
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cry94
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venerdì 14 gennaio 2011
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black swan - stupendo !!!
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Ho visto black swan e mi è piaciuto tantissimo !!! Un film che difficilmente si dimentica...scene che sono veramente forti, difficili da digerire. La Portman assolutamente da oscar! Spero che vinca lei e nn la bening. Spero che vinca l'oscar anche come miglior film perchè l'ho trovato molto meglio di the social network !! Uno dei film più belli mai visti !
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lost876
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venerdì 14 gennaio 2011
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stupendo!!!!!!!!
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Veramente un capolavoro non ci sono altre parole per descriverlo e se potete guardatelo in lingua originale che è veramente strabiliante!!!
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slowfilm.splinder.com
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giovedì 13 gennaio 2011
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l'incubo del cigno nero
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Aronofsky racconta il corpo, la lotta per conquistare il palco dove poterlo esibire, i tentativi fatti per plasmarlo e le mutazioni temute e involontarie. Black Swan, come π, amplifica la relazione e l’interdipendenza fra corpo e psiche, costringendo la protagonista Nina a (ri)scoprire il suo lato oscuro per dare vita al cigno nero, lasciando che si confondano la persona e il personaggio, il palcoscenico e la vita. Il corpo della danzatrice esprime i desideri e le paure di Nina, porta negli specchi la sua ambiguità, subisce cambiamenti e mutilazioni, a volte suggeriti da inquietanti effetti sonori, altre messi in scena con freddo orrore visivo.
Black Swan, pur non impeccabile in ogni sua scelta, sa creare un’atmosfera tesa e malsana, data dalla morbosità per il dettaglio che il regista accompagna al distacco con cui, lui prima delle sue storie, mette in mostra i suoi protagonisti, senza mai accordare pietà o concedere speranza.
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Aronofsky racconta il corpo, la lotta per conquistare il palco dove poterlo esibire, i tentativi fatti per plasmarlo e le mutazioni temute e involontarie. Black Swan, come π, amplifica la relazione e l’interdipendenza fra corpo e psiche, costringendo la protagonista Nina a (ri)scoprire il suo lato oscuro per dare vita al cigno nero, lasciando che si confondano la persona e il personaggio, il palcoscenico e la vita. Il corpo della danzatrice esprime i desideri e le paure di Nina, porta negli specchi la sua ambiguità, subisce cambiamenti e mutilazioni, a volte suggeriti da inquietanti effetti sonori, altre messi in scena con freddo orrore visivo.
Black Swan, pur non impeccabile in ogni sua scelta, sa creare un’atmosfera tesa e malsana, data dalla morbosità per il dettaglio che il regista accompagna al distacco con cui, lui prima delle sue storie, mette in mostra i suoi protagonisti, senza mai accordare pietà o concedere speranza. Il suo rimane un cinema dalle inquadrature in movimento continuo ma controllato, i colori lividi, la predilezione per il primo piano che nell’azione si allarga fino al campo medio, cogliendo in ogni momento lo sguardo del suo protagonista e mostrando solo di rado la figura intera. Questo ha portato a una rappresentazione solo parziale dello spettacolo e dei numeri di danza, non essendo quasi mai visibili i passi, ma ha permesso una buona performance di Natalie Portman anche senza controfigura.
Se con The Wresler, che pure si fonda sul corpo di Rourke e viene spesso richiamato come termine di paragone, Aronofsky mostra un percorso di redenzione, attraverso Black Swan compie il percorso inverso, nel senso di un’inarrestabile perdizione.
slowfilm.splinder.com
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