Anno | 2009 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Giacomo Campiotti |
Attori | Beppe Fiorello, Gioia Spaziani, Giorgio Faletti, Ettore Bassi, Matilde Piana Ignazio Oliva, Francesco Grifoni, Mimmo Mancini, Francesco Di Leva, Dario Costa, Riccardo Lombardo, Toni Mazzara, Antonella Stefanucci, Renato Liprandi, Guja Quaranta, Gianluca Gambino, Marcela Guevara, Chiara Perino, Franco Maino, Elena Presti, Giovanni Ribò. |
Tag | Da vedere 2009 |
MYmonetro | 3,25 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 ottobre 2010
La vita di Tonino, operaio della Fiat con la passione per il ballo, cambia completamente quando viene sorteggiato per la giuria popolare nel primo processo alle Brigate Rosse.
CONSIGLIATO SÌ
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Tonino Barone ama ballare il tango con la compagna. Non gli interessa la politica, né si intende di sindacalismo. Però lavora allo stabilimento Fiat Mirafiori di Torino durante gli anni di piombo, dove la lotta contro il potere borghese cresce e prende forma di giorno in giorno. Lo scontro con il terrorismo avviene per caso, attraverso una chiamata dal tribunale, che lo vuole giurato popolare al primo processo alle brigate rosse. Sotto la pressione psicologica dei media e quella ricattatoria dei terroristi, Tonino verrà coinvolto in un affare di stato più grande di lui. Ma non così estraneo come pensa.
Produrre Il sorteggio, realizzarlo e poi riuscire a mandarlo in onda ha assunto, per gli autori, lo statuto di una laica missione di giustizia. La sceneggiatura del giornalista Giovanni Fasanella, cronista de l'Unità di Torino alla fine degli anni Settanta, era già pronta nel 1995. Dalla sua stesura sono passati quindici anni. In mezzo un iter burocratico omertoso che ha ostacolato la riuscita del progetto, senza però estinguere del tutto il desiderio di raccontare un periodo storico pieno di tensioni e contraddizioni con il quale non ci siamo confrontati abbastanza. Da qui l'ostinazione a dare voce ad una piccola storia moraleggiante che, con grande decoro e senso di collettività, affronta il dramma di quegli anni oscuri.
La posizione alienata di Tonino, indeciso se andare ad una frivola gara di ballo o partecipare ad uno dei processi più importanti della storia italiana, apre una dialettica con il senso civile (diritto e dovere di tutti) di esprimere il proprio pensiero in una condizione più libera possibile. Fregarsi della politica o tenersi vigili e attenti per tutelarsi in caso di soprusi e oppressioni? La domanda è attualissima. E la risposta giusta sempre la stessa. Il film però ci mostra come sia corrosiva la strategia del terrore (che venga dal popolo o dalle cariche governative non ha importanza), come sia burrascoso il percorso di un cittadino che, da qualunquista ignaro della gravità del momento si appresti forzatamente a formare una coscienza politica. Degli anni Settanta, il regista Giacomo Campiotti, sceglie di mostrarci la violenza psicologica, più che quella fisica. Ci sono morti crudeli nel film (il sindacalista della fabbrica e l'avvocato) ma non vediamo una goccia di sangue. La regia si appoggia sullo strumento realistico e impreciso della ripresa a mano che insegue e marca stretto Tonino: l'obiettivo corrisponde all'occhio persecutore del brigatista. Le suggestioni che ne derivano disegnano un clima sociale asfissiante che soffoca la libertà di pensiero. Anche i bambini hanno uno sguardo impaurito e il film non esita a mostrarli, li rincorre per mettere in luce la loro preoccupazione verso il futuro e le grandi responsabilità che hanno dovuto affrontare. Quei ragazzini sono gli adulti di oggi, ancora in crisi e sperduti a cercare il senso in una politica confusa. Certamente non più cruenta, ma psicologicamente altrettanto feroce.
Sono due le giurie con cui deve confrontarsi Beppe Fiorello nel film-tv Il sorteggio di Giacomo Campiotti: una, piccola, lo dovra' giudicare per come balla il tango in una gara amatoriale con un bel premio in denaro per il vincitore, l'altra, assai piu' importante, e' la giuria popolare del processo alle Brigate Rosse che si tenne a Torino nel 1978 e di cui e' stato chiamato a fare parte come giurato [...] Vai alla recensione »
Il nucleo storico delle Brigate Rosse e il clima ansiogeno degli anni di piombo vengono rievocati da Giacomo Campiotti con «Il sorteggio», il tv movie interpretato da Beppe Fiorello, Giorgio Faletti e Ettore Bassi, in onda lunedì alle 21.10 su Raiuno. Tratto da una sceneggiatura menzione speciale al Premio Solinas di Giovanni Fasanella (a cui in seguito si sono aggiunti Giuseppe Rocca e Giorgio Glaviano) [...] Vai alla recensione »
Gli anni di piombo visti da un operaio della Fiat chiamato a fare il giurato popolare nel primo processo alle Br. È Il sorteggio, film per la tv firmato da Giacomo Campiotti che Raiuno manderà in onda lunedì in prima serata. Una storia da cinema, che il cinema ha rifiutato racconta il giornalista Giovanni Fasanella che quegli anni ha già indagato, insieme a Gianfranco Pannone, con Il sol dell'avvenire. [...] Vai alla recensione »
Perché il cinema italiano sembra avere tanta difficoltà a raccontare le Brigate Rosse? A parte poche, lodevoli eccezioni (quasi sempre dedicate, però, al solo caso Moro), e nonostante un potenziale tematico e drammaturgico evidente, anzi ideale per una riflessione cinematografica, i plumbei anni del terrorismo rosso raramente riescono a diventare film.
È più forte la paura o la coscienza? Il sorteggio, diretto da Giacomo Campiotti e interpretato da Beppe Fiorello e da Giorgio Faletti è il film che martedì sera ha inaugurato la Settimana della Fiction della Rai alla New York University. È anche il primo lavoro Rai sull'Italia delle Brigate Rosse. Tema difficile, tragico, controverso, affrontato raccontando la storia di un operaio Fiat che, nella Torino [...] Vai alla recensione »
«Chi sono questi i ''giudici'' che emettono condanne di vita e di morte e non vogliono essere giudicati?» dice il sindacalista al giovane operaio per convincerlo a presentarsi come giurato popolare al processo contro le Br. Dopo tanto cinema, è la tv a raccontare gli anni di piombo col film di RaiUno Il sorteggio di Giacomo Campiotti, presentato in anteprima alla quarta edizione della rassegna della [...] Vai alla recensione »