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Il sorteggio: Tango e coscienza politica

Presentato al RomaFictionFest il film tv sul primo processo alle Brigate Rosse.
di Edoardo Becattini

Doveri di Stato
Giuseppe Fiorello Altri nomi: (Giuseppe Fiorello ) (55 anni) 12 marzo 1969, Catania (Italia) - Pesci. Interpreta Tonino Barone nel film di Giacomo Campiotti Il sorteggio.

mercoledì 7 luglio 2010 - Televisione

Doveri di Stato
Dopo la serata inaugurale dedicata agli autori della ABC e alla proiezione di prova di una delle loro ultime creazioni (Body of Proof), il palco del RomaFictionFest si apre anche al prodotto televisivo nostrano. Il valzer delle anteprime delle fiction italiane che ci accompagneranno nelle prossime prime serate autunnali si è aperto col passo dell'impegno civile e della coscienza storica de Il sorteggio. Film per la tv dal carattere unitario, senza pause o sospensioni narrative, il lavoro nasce dall'esperienza del giornalista Giovanni Fasanella ai tempi in cui era un giovane cronista per L'Unità a Torino negli anni del terrorismo politico e dei primi processi di stato. La sceneggiatura da lui elaborata assieme a Giuseppe Rocca arrivò a vincere il premio Solinas più di dieci anni fa, ma senza mai accedere ai finanziamenti ministeriali necessari per produrre il progetto, che quindi col tempo è passato a RaiFiction e al formato televisivo. Come lo stesso cronista racconta sul palco dell'Auditorium della Conciliazione, "il film è un omaggio a quelle persone che hanno avuto il coraggio semplice ma nient'affatto scontato di contribuire alla giustizia di stato e di non piegarsi alla paura e al terrore". Aggiunge poi: "Se non fosse stato per loro, quel giornalista che in quegli anni raccontava il processo e che era indeciso fra il rischio di prendersi una pallottola e fare il proprio lavoro oppure tornarsene a casa, probabilmente avrebbe smesso di fare il giornalista".
Il "coraggio semplice" è quello di Tonino Barone, giovane operaio farfallone più interessato alla quotidianità dell'acciaio della fabbrica Fiat che al clima politico degli anni di piombo. Sorteggiato per costituire la giuria popolare della Corte d'Assise al primo processo ufficiale ad alcuni membri delle Brigate Rosse, Tonino si trova costretto a ripensare il proprio disinteresse politico e la mondanità del proprio stile di vita, nel momento in cui comincia a ricevere le prime intimidazioni da parte del gruppo armato di estremisti di sinistra. A questo proposito, il regista Giacomo Campiotti sottolinea l'importanza che ha avuto per lui lavorare con un progetto che "mette in primo piano il rapporto non scontato fra il cittadino e lo stato, un rapporto fatto di diritti ma anche di doveri".

L'eroe popolare
Ad interpretare questo uomo qualunque che, suo malgrado, si trova a confrontarsi coi doveri dello Stato, ritroviamo Giuseppe Fiorello, da quasi un decennio piccolo grande eroe della fiction italiana di impegno storico e civile. Dopo la storia dedicata a Il grande Torino, Giuseppe Fiorello torna così nella capitale sabauda per trasformarsi in un nuovo "eroe popolare". Un eroe con la passione per il tango, attraverso il quale vive il suo tormentato rapporto con Anna, che rappresenta il lato sentimental-amoroso della storia e che si muove di pari passo con quello politico. Assente alla serata per gli impegni a Linosa sul set del nuovo film di Emanuele Crialese, Fiorello ha delegato il suo pensiero sulla storia ad un video proiettato subito prima del film e alle parole dell'attrice che interpreta la sua compagna nel film, Gioia Spaziani. "Lavori come Il sorteggio sono fondamentali per divulgare le pagine della nostra storia anche ai più giovani, a coloro che non c'erano. In questo caso poi, oltre al valore politico, il messaggio passa anche attraverso il conflitto amoroso e i passi infuocati del tango, che esprimono meglio di qualunque parola la tensione fra i due protagonisti e il conflitto interiore di Tonino". La proiezione, molto applaudita, è stata introdotta dalla consegna del premio Solinas ai migliori soggetti per una seria televisiva. Il presidente della Fondazione Roberto Rossellini, e i due delegati RaiFiction e Mediaset, Luca Milano e Giorgio Grignaffini, hanno annunciato i vincitori del primo premio e della menzione di quei progetti che diventeranno presto un pilota da cinquanta minuti e preludio a un lavoro che arricchirà il panorama televisivo. La menzione speciale da tremila euro è andata allo script di Nello Calabrò Dopo la pioggia, mentre il primo premio da dodicimila euro viene suddiviso ex aequo fra i lavori di Filippo Bologna, Tommaso Capolicchio, Andrea Garello, Marcello Olivieri (Milano da bere) e quello di Nicholas Di Valerio intitolato Secolo.

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