Million Dollar Baby

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Un film di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Mike Colter, Lucia Rijker.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 132 min. - USA 2004. - 01 Distribution uscita venerdì 18 febbraio 2005. MYMONETRO Million Dollar Baby * * * * - valutazione media: 4,14 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
stefano burini lunedì 13 giugno 2011
million dollar eastwood Valutazione 4 stelle su cinque
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Chi l’avrebbe mai immaginato, anni or sono, che il rude cowboy dei western di Sergio Leone sarebbe stato in grado di creare film profondi e toccanti come questo? Probabilmente nessuno, come nessuno pareva aver avuto fiducia nella mostruosa H. Swank (ichi se la ricoda ai tempi di Beverly Hills, qui potrà ammirare una grande attrice: oscar meritatissimo), eppure siamo qui a parlare di un film altamente drammatico, un vero pugno nello stomaco (è proprio il caso di dirlo) che mescola alla perfezione la tecnica dei combattimenti del recente Alì con una storia assolutamente tragica e senza speranza trattata dal vecchio Clint (anche superbo comprimario accanto al fedele M. [+]

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dinozzz venerdì 9 settembre 2011
capolavoro assoluto, film commuovente e riflessivo Valutazione 5 stelle su cinque
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Il genio del maestro Clint Eastwood si rinnova in questo film. Si rinnova a tal punto da aver creato un film capolavoro meglio apprezzato da chi ha purtroppo vissuto un momento della propria vita segnato dalla domanda: eutanasia si, eutanasia no? Non ci sono pretese in questo film di dare un insegnamento su cosa sia meglio fare in questi casi; il regista vede le cose a suo modo voi vedetele come volete!
Quello che colpisce di certo, più di un pugno a tradimento in un incontro di boxe, è il credo nella vita! In questo caso una ragazza che credeva nella sue capacità sportive e ha fatto di tutto per riuscire a realizzare il suo sogno. Ci stava riuscendo ma è stata strappata ad un passo dal trofeo! Ma tanto le è bastato per avere la forza di non chiedere altro dalla vita tanto da arrivare al punto di chiedere la sospensione di ogni inutile cura. [+]

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paolo assandri sabato 11 febbraio 2012
la pace discenda goccia a goccia Valutazione 5 stelle su cinque
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Mi leverò e andrò, ora, andrò a Innisfree,
E costruirò una capanna laggiù, fatta d'argilla e canne,
Nove filari a fave avrò laggiù, un'arnia per le api da miele,

E solo starò nella radura  ronzante d'api.
E avrò un po' di pace laggiù, ché la pace discende goccia
a goccia ,
Discende dai velami del mattino fin dove canta il grillo;
La mezzanotte laggiù è tutto un luccichio, il meriggio
purpurea incandescenza,
La sera è piena d'ali di fanello.
Mi leverò e andrò, ora, ché sempre notte e giorno
Odo l'acqua del lago lambire con lievi suoni la sponda;
Stando in mezzo alla strada, sui marciapiedi grigi,
La sento nella fonda intimità del cuore.

Goccia a goccia discende l’adrenalina nella flebo di Maggie. Anche in Million Dollar Baby, come in Mystic River non c’è scampo. Il messaggio di Eastwood, uno dei tanti, è fin troppo chiaro: c’è un momento preciso nella vita in cui arriva un dolore enorme, definitivo che gli uomini non riescono quasi mai a sopportare finendo per trasformarsi in fantasmi. In defunti rievocati dalla fantasia, in non vivi. Come in Mystic River è un campo lungo a raccontarci l’approssimarsi della morte. Frankie uscirà da quella porta d’ospedale e sparirà, per sempre. Il prete l’aveva avvertito: “non riuscirai mai più a ritrovarti”. Ma ci sono certi appuntamenti che non si possono rimandare, a costo di mandare all’aria un’esistenza. La speranza di Innisfree è flebile, ma viva, in un modo o nell’altro ci sarà, forse, un dopo nel quale rincontrarsi, ma ora, staccare la spina è l’unica soluzione. Una vita nella boxe insegna che l’unica soluzione è andare incontro alla distruzione, muovere celermente verso la propria rovina. La boxe è l’unica religione che Frankie riesce a capire ed è infatti l’unica a cui dà retta alla fine. Il suo incontro deve combatterlo fino alla fine, ormai è tardi per gettare la spugna.
Paul Haggis, unico ad aver messo in fila il doppio oscar sceneggiatura/regia, sceglie di fare una collazione di racconti di F.X. Toole. Million Dollar Baby e Acqua ghiacciata, in cui due anziani veterani del pugilato ora proprietari di una palestra allenano talenti e disperati. Sono di quest’ultimo racconto le sequenze che tolgono pathos alla vicenda tragica del primo, è di questo racconto il pers. di Morgan Freeman Scrap, di nuovo premio Oscar, dopo Gli spietati come miglior attore non protagonista. Scene irresistibili come quella dei calzini bucati, continui battibecchi tra vecchi amici orgogliosi e la vicenda di Barch, vero e proprio episodio parallelo alla storia, che, concludendosi positivamente, affranca uno spettatore distrutto dalla drammaticità della vicenda. A tenere unite le trame è la scelta di affidare a Scraap il ruolo di narratore, che solo nel finale scopriamo essere un falso narratore, poiché in realtà tutto il film non è altro che la rievocazione della mente dell’ex pugile durante la rilettura di una lunga lettera scritta alla figlia di Frankie Dunn, sparito, per rivalutarne l’umanità ai suoi occhi di figlia.
Stilisticamente Eastwood prende le distanze dal piano americano di stampo televisivo e prosegue sulla linea dei suoi maestri Mann, Ford, Hawks nell’alternanza di inquadrature ampie e di primi piani, di dialettica campo / controcampo e di alternanza del punto di vista. Le riprese degli incontri sono abbastanza ellittiche, sebbene non manchino particolari  disturbanti come la ricostruzione del setto nasale di Maggie nell’angolo e la scena madre del colpo a tradimento di Billie "The Blue Bear", che porta alla frattura della spina dorsale di Maggie.
Eastwood mette in scena, con una finezza di tratto rara, la corsa dell’uomo verso un senso, che possa rivalutarne lo scontato fallimento esistenziale; o forse ancor più verso un ruolo attraverso il quale mascherare le proprie debolezze, sminuire le proprie nevrosi e lenire il sentimento di assoluta vacuità con cui i suoi personaggi senza Dio devono continuamente combattere. Il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari e ha vinto 4 premi Oscar.


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carlo vecchiarelli domenica 6 aprile 2014
il destino senza pistola Valutazione 4 stelle su cinque
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Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale, che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare. Ma se arretri troppo, non combatti più. Rischi tutto per un sogno che nessuno vede, tranne tu.


Inizia così, con il tono asciutto di chi conosce le sofferenze della vita e della boxe, Eddie Dupris, ex pugile dalla carriera sfortunata, nel raccontare la determinazione di una ragazza nell'affrontare la propria sfida. Seppur trentenne, Maggie Fitzgerald ( Hilary Swank ) sogna la gloria, sogna di abbandonare il grembiule di umile cameriera, e indossare i guantoni, cercando il riscatto da una realtà difficile e senza spiragli di serenità. [+]

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nicola lunedì 14 marzo 2005
vietato banalizzare! Valutazione 0 stelle su cinque
53%
No
47%

Lo avevo lasciato in mezzo alle zuffe tra Rojo e Bugster a disquisire con l’epico Volontè sulla presunta supremazia del fucile sulla pistola nel pugno più famoso del cinema, targato Leone. Ora lo ritrova quà: dietro alla macchina da presa e simultaneamente davanti a tirare pugni. Fronte corrugata, viso asciutto e solcato dalle rughe, capelli rarefatti e imbiancati, pantaloni troppo su forse anacronistici per i nostri tempi. Ma è sempre lui. Eastwood non è tipo da facili mode, ha visto passare di fianco a lui innumerevoli meteore ma lui è rimasto imperterrito pilastro del cinema mondiale. Improvvisatosi da qualche anno, con mirabili esiti, anche regista ha arricchito valevolmente il suo “entourage” cinematografico già illustre. [+]

[+] a nicola stai a parlà del film o di cosa? (di paride)
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keanu lunedì 26 luglio 2010
uno dei più bei film mai realizzati ... Valutazione 5 stelle su cinque
56%
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44%

ESISTONO BEN POCHE PAROLE PER DEFINIRE LA BELLEZZA DI QUESTO CAPOLAVORO.
Clint firma una delle sue più grandi opere cinematografiche. Uno dei più bei film che io abbia mai visto.
Commovente come pochi, recitato più che divinamente da tutti tre gli attori (Hilary Swank è magistrale). L'ultima ora/mezz'ora avevo in cuore in gola, tremavo tutto, talmente triste e angosciante che quasi quasi volevo interrompere la visione del film (non mi è mai successo). Sconvolgente e veramente molto, molto, molto commovente.
Un film che Bisogna vedere ... Non ho parole ... Uno dei più grandi capolavori del cinema, uno dei più bei film degli ultimi 10 anni. [+]

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il cinefilo martedì 14 febbraio 2012
il vecchio clint colpisce ancora nel segno Valutazione 5 stelle su cinque
100%
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Le sale destinate agli incontri di pugilato,in MILLION DOLLAR BABY,mettono in mostra una concatenazione di valori radicalmente opposti a quelli che potevano avere in ROCKY con S.Stallone:se in quel film lo sport esisteva unicamente in funzione di chi"vuole vincere a tutti i costi"in quello di Clint,invece,esiste per innalzarsi a un"livello morale"totalmente diverso che è quello,letteralmente,di"una ricerca spirituale tesa alla costruzione o al miglioramento di se stessi"e che,pultroppo,non rende invulnerabili alle tragedie,come dimostra il triste destino di H.Swanck/M. [+]

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amandagriss martedì 19 marzo 2013
clint eastwood: che meraviglia questa terza età! Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Ancora una volta lo sport,ancora una volta il pugilato come metafora della vita.Ma qui non siamo dalle parti

di Rocky,dove un giovane dei quartieri poveri incarna il sogno americano; qui i sogni si spezzano contro un

destino crudele,che non lascia scampo,non dà alternative,anche se la volontà di riscatto è più forte di ogni

ostacolo presente sulla strada. [+]

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ales oli mercoledì 5 giugno 2013
avrei lottato fino alla morte.. Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Un capolavoro reso possibile senza alcuno sfarzo scenografico,capace di toccare la parte più sensibile del nostro animo parlando implicitamente dell'immensità dell'anima umana,rinchiusa in un misero corpo.La tenacia,la forza di chi nella vita ha avuto solo dolori e ha lottato con tutte le proprie forze senza mai perdere le speranze,anche quando nessuno credeva in lei:è questa la protagonista Maggie Fitzgerald (Hilary Swank),una donna testarda che ci dimostra come la forza di volontà associata ad un grande impegno possa portarti al tuo scopo,possa portarti alla gloria e prima di tutto per te stessa.Questo film è un inno alla vita,alla realizzazione personale,all'anima umana e non alla morte. [+]

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theophilus giovedì 13 marzo 2014
faust redivivo Valutazione 4 stelle su cinque
100%
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MILLION DOLLAR BABY
 
Non un film a tesi, che si proponga di portare sotto i riflettori il problema dell’eutanasia, ma una carrellata sulla bellezza della vita e la sua precarietà; parimenti, non tanto una storia sul mondo della boxe, quanto, più propriamente, una rappresentazione dell’impulso irrefrenabile alla realizzazione di sé, dell’entusiasmo e dell’esaltazione dionisiaca che si trasformano in tragedia: questa è la sostanza di cui ci sembra permeato Million Dollar Baby. È il contrasto fra la gioia di vivere e il suo annientamento a risaltare.
Se in un film come Mare adentro non sappiamo pressoché nulla del protagonista prima dell’istante in cui un incidente lo ha reso tetraplegico, e la sua richiesta di morire è motivata da lunghi anni di una vita inerte in cui si è spenta ogni volontà di andare avanti, nel film di Eastwood a questo bisogno viene lasciato uno spazio molto più limitato, ma – proprio per questo – molto forte, dirompente. [+]

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