xxx
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martedì 14 novembre 2017
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tragedia americana.
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fedezena
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sabato 1 aprile 2017
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capolavoro, da vedere assolutamente,
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Emozionante, intrigante, divertente.
Non è facile fare un film che tiene le persone incollate alla poltrona dall'inizio alla fine; in questo film ci sono riusciti, Audio, inquadrature, dialoghi, attori.. non ci sono momenti di noia, o momenti di eccessiva confusione.. è tutto perfettamente equilibrato.
E volendo, fa anche riflettere.
Da vedere assolutamente, non ve ne pentirete.
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aristoteles
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domenica 24 aprile 2016
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chi è il re?
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A tratti è tremendamente sincero.
L'unica vera esagerazione è che "esplode" tutta la famiglia,se solo uno dei due genitori si fosse "contenuto" avrei messo una stella in più.
Tuttavia è una pellicola ammirabile che desta grande interesse e veritiera.
Può arrivare il punto in cui l'equilibrio diventa un limite insopportabile.
Spacey esagera di brutto quando si "pompa" per la nuova fiamma o quando letteralmente ricatta il proprio datore di lavoro,tuttavia invaghirsi di una ragazza più giovane o sentirsi frustati al lavoro può capitare a chiunque.
Come può capitare di non ritrovarsi in sintonia,per usare un eufemismo, con la compagna di una vita.
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A tratti è tremendamente sincero.
L'unica vera esagerazione è che "esplode" tutta la famiglia,se solo uno dei due genitori si fosse "contenuto" avrei messo una stella in più.
Tuttavia è una pellicola ammirabile che desta grande interesse e veritiera.
Può arrivare il punto in cui l'equilibrio diventa un limite insopportabile.
Spacey esagera di brutto quando si "pompa" per la nuova fiamma o quando letteralmente ricatta il proprio datore di lavoro,tuttavia invaghirsi di una ragazza più giovane o sentirsi frustati al lavoro può capitare a chiunque.
Come può capitare di non ritrovarsi in sintonia,per usare un eufemismo, con la compagna di una vita.
Una coppia allo sbando finisce per far sbandare i propri figli.
Mettioci anche un po di sana omofobia ed il frittatone della borghesia in rovina è servito su un piatto d'argento.
Bravo e furbo il regista perché ognuno di noi può ritrovarsi (anche in dosi minori) in questo film diventato negli anni un piccolo Cult.
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orion84
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lunedì 29 febbraio 2016
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un film che vi sorprenderà
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American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
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American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
Un film che si può davvero definire un capolavoro e che fa riflettere come pochi altri (pur con la leggerezza con cui è girato) sulla miseria di un'esistenza umana ormai votata solo al consumismo fine a se stesso, e che uccide i sogni della gente fino a ridurli a squallidi attori di una routine che non piace a nessuno ma che pochi hanno il coraggio di cambiare davvero.
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orion84
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lunedì 29 febbraio 2016
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un film che vi sorprenderà
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American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
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American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
Un film che si può davvero definire un capolavoro e che fa riflettere come pochi altri (pur con la leggerezza con cui è girato) sulla miseria di un'esistenza umana ormai votata solo al consumismo fine a se stesso, e che uccide i sogni della gente fino a ridurli a squallidi attori di una routine che non piace a nessuno ma che pochi hanno il coraggio di cambiare davvero.
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fabio57
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martedì 23 febbraio 2016
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grande mendes
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Veramente notevole questa pellicola di Mendes, che scava a fondo nelle dinamiche psicologiche di una famiglia americana tipo,sfatando il mito del sogno americano, che s'infrange su un muro di ipocrisie,bugie,tradimenti e fallimenti.Spacey superbo, come uomo di mezz'età mediocre, afflitto da "lolitismo" Bening perfetta nel ruolo della nevrotica,arrivista fedigrafa e insoddisfatta, ma la palma del migliore di tutti va al personaggio del Colonnello dei marines.Uomo autoritario,senza mezze misure,tutto d'un pezzo, maschilista,tradizionalista, vistosamente omofobo,fino al paradosso ma non tanto di scoprirsi attratto anche lui dagli uomini.L'ostracismo tenace di una classe sociale conformista e conservatrice avverso la diversità, potrebbe nascondere in taluni casi una latente omosessualità, il più delle volte repressa o mascherata, non sempre consapevolmente, sotto una coltre di intolleranza oltranzista.
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Veramente notevole questa pellicola di Mendes, che scava a fondo nelle dinamiche psicologiche di una famiglia americana tipo,sfatando il mito del sogno americano, che s'infrange su un muro di ipocrisie,bugie,tradimenti e fallimenti.Spacey superbo, come uomo di mezz'età mediocre, afflitto da "lolitismo" Bening perfetta nel ruolo della nevrotica,arrivista fedigrafa e insoddisfatta, ma la palma del migliore di tutti va al personaggio del Colonnello dei marines.Uomo autoritario,senza mezze misure,tutto d'un pezzo, maschilista,tradizionalista, vistosamente omofobo,fino al paradosso ma non tanto di scoprirsi attratto anche lui dagli uomini.L'ostracismo tenace di una classe sociale conformista e conservatrice avverso la diversità, potrebbe nascondere in taluni casi una latente omosessualità, il più delle volte repressa o mascherata, non sempre consapevolmente, sotto una coltre di intolleranza oltranzista.Naturalmente non è una regola però uno spunto su cui riflettere.
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floyd80
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lunedì 8 giugno 2015
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capolavoro
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Un fulmine a ciel sereno...lo vidi per sbaglio in un soleggiato pomeriggio d'estate e ne rimasi affascinato.
K. Spacey è da oscar, la regia è meravigliosa, la fotografia è stupefacente, la musica è celestiale e la sceneggiatura non fa un grinza.
Un capolavoro del cinema americano.
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claudio92s
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sabato 28 febbraio 2015
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la bellezza, o meglio ciò che appare di essa
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Questo film è sicuramente un cult del cinema, e con i suoi 5 oscar e un Kevin Spacey straordinario gode di una fama indiscussa,
Ciò che particolarmente colpisce di questo film è l'incredibile diversità dei personaggi nei quali però si percepisce un qualcosa in comune: l'insofferenza per una vita nella quale la realtà lascia posto all'apparenza. I personaggi infatti hanno tutti dei limiti, mentali, che non permettono di godere della vita ma che li vede totalmente oppressi dalle convenzioni sociali. Il cambiamento di Lester dimostra il voler vivere al di fuori del conformismo borghese, senza dover sottostare a finti sorrisi o a qualche buona parolina per mantenere il posto di lavoro. Nel cambiamento decisivo molti, se non quasi tutti danno particolare ed estrema importanza ad Angela che con la sua bellezza trasgressiva cattura Lester.
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Questo film è sicuramente un cult del cinema, e con i suoi 5 oscar e un Kevin Spacey straordinario gode di una fama indiscussa,
Ciò che particolarmente colpisce di questo film è l'incredibile diversità dei personaggi nei quali però si percepisce un qualcosa in comune: l'insofferenza per una vita nella quale la realtà lascia posto all'apparenza. I personaggi infatti hanno tutti dei limiti, mentali, che non permettono di godere della vita ma che li vede totalmente oppressi dalle convenzioni sociali. Il cambiamento di Lester dimostra il voler vivere al di fuori del conformismo borghese, senza dover sottostare a finti sorrisi o a qualche buona parolina per mantenere il posto di lavoro. Nel cambiamento decisivo molti, se non quasi tutti danno particolare ed estrema importanza ad Angela che con la sua bellezza trasgressiva cattura Lester. Senza ovviamente mettere in dubbio, in quanto molto chiaro anche dalle scene, appare a mio parere rilevante anche l'incontro con Ricky, il più affine, colui che permette a Lester di rivivere la propria spensieratezza.
La trama scorre abbastanza fluida, i dialoghi sono molto curati e l'interpretazione di kevin Spacey, lo ripeto ancora, è magnifica.
Questo film ha la capacità di far riflettere e far comprendere come per qualche ideale di bellezza, nel senso più metaforico possibile, ci costringiamo ad una vita insoddisfaciente, a relegare le nostre aspirazioni e a celare l'essenza dei nostri pensieri e del nostro io. L'essenza, quella che forse solo Ricky, nella sua ambiguità, sembra essere l'unico a volerla fortemente cercare in tutto, anche in un sacchetto di plastica che danza circondato da foglie ormai al vento donate.
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benues
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sabato 21 febbraio 2015
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un'icona del cinema di fine millennio....
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American beauty entra di diritto o per meglio dire è entrata di diritto 15 anni fa ,nella lista dei capolavori assoluti, sfornati dal cinema americano e non...e nel suo genere di sicuro quello che si definisce una pietra miliare,difficilmente ripetibile in questi termini....una black comedy che lascia in tutti noi un senso di frustrazione ma al tempo stesso di magnifica ossessione di quello che realmente rappresenta la vita di ogni individuo in ogni sua piccola sfaccettatura....i sogni ,la frenesia ,la decadenza ed il risorgimento, tutti visti attraverso gli occhi di un quarantenne soffocato oramai da una vita che non gli appartiene più fino al momento che egli stesso definisce SPETTACOLARE.
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American beauty entra di diritto o per meglio dire è entrata di diritto 15 anni fa ,nella lista dei capolavori assoluti, sfornati dal cinema americano e non...e nel suo genere di sicuro quello che si definisce una pietra miliare,difficilmente ripetibile in questi termini....una black comedy che lascia in tutti noi un senso di frustrazione ma al tempo stesso di magnifica ossessione di quello che realmente rappresenta la vita di ogni individuo in ogni sua piccola sfaccettatura....i sogni ,la frenesia ,la decadenza ed il risorgimento, tutti visti attraverso gli occhi di un quarantenne soffocato oramai da una vita che non gli appartiene più fino al momento che egli stesso definisce SPETTACOLARE.....Sfido chiunque di voi a non aver provato almeno una volta nella vita quel senso di impotenza e frustrazione dovuto al raggiungimento di un dato obiettivo che nel tempo si calcifica e rende tutto più piatto e banale...è chiaro che il film di Mendes nato senza alcuna pretesa,e divenuto un cult grazie al cast stellare ,il duo Spacey/ Bening si rivela davvero unico ed inimitabile,i co protagonisti a partire dalla figlia di Spacey e dal fidanzato di quest ultima sono autentici mattatori ; nessun personaggio si può definire fuori dal contesto ,sono tutti messi li a rendere questo film un autentica chicca ; per gustare sino in fondo ogni piccola sfumatura ,vi consiglio di rivederlo più volte,perché solo così potrete apprezzarne lo spessore e il signiifcato più profondo che esso vuol trasmetterci....ė un film emozionante ,con una fotografia e dei piani d'inquadratura davvero unici,la scena del giornale che danza nell'aria sapientemente ripreso dall obiettivo della videocamera di Ricky Fitts ,il sovrapporsi delle immagini dei due ragazzi che si riprendono e nello stesso tempo si confidano i loro sogni e le loro speranze,la maniacale ossessione di Catherine nel tenere in ordine la casa ed il suo attaccamento alle cose materiali,il rapporto tra i due protagonisti che arriva ad un punto di non ritorno ,fanno di American beauty un film denso,autentico dove ognuno di noi può trovare un pezzo di se stesso
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samn97
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sabato 10 gennaio 2015
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tragicommedia catartica, capolavoro sulla bellezza
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American Beauty è uno di quei film che capitano raramente. In esso riescono ad essere presenti allo stesso tempo e con le stesso successo tutti gli elementi che rendono un film un vero e proprio capolavoro: già dall'inizio, il gusto della citazione (Viale del Tramonto) e il progressivo richiamo al personaggio di Jack Lemmon de "L'appartamento" ci fanno capire che è un film colto, ma fin dalle prime sequenze possiamo anche dedurre un certo gusto per il grottesco, il tragicomico e la satira. Infinite sono le chiavi di lettura, ma ciò che accomuna tutte è la catarsi,a cui lo spettatore è sottoposto - con un gusto modernissimo - attraverso lo shock della morte mixata all'apoteosi della bellezza.
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American Beauty è uno di quei film che capitano raramente. In esso riescono ad essere presenti allo stesso tempo e con le stesso successo tutti gli elementi che rendono un film un vero e proprio capolavoro: già dall'inizio, il gusto della citazione (Viale del Tramonto) e il progressivo richiamo al personaggio di Jack Lemmon de "L'appartamento" ci fanno capire che è un film colto, ma fin dalle prime sequenze possiamo anche dedurre un certo gusto per il grottesco, il tragicomico e la satira. Infinite sono le chiavi di lettura, ma ciò che accomuna tutte è la catarsi,a cui lo spettatore è sottoposto - con un gusto modernissimo - attraverso lo shock della morte mixata all'apoteosi della bellezza. Come può fare l'uomo a liberarsi dalla prigionia della routine? Come si può spezzare la gabbia dell'ordinario? Qual è il prezzo da pagare in cambio? E poi: davvero chi ci sembra fuori dall'ordinario lo è? O forse, proprio chi appare più grigio è in realtà il prototipo del reietto? American Beauty riesce a darci tutte queste risposte. Il fatto che esca proprio alle soglie del 2000 certamente ha contribuito a dare scenicità: si è forse voluto dare uno scossone al nuovo millennio? Può darsi, ma anche in qualsiasi altro momento, American Beauty avrebbe avuto il medesimo risultato, poichè si tratta di qualcosa di talmente perfetto da dover per forza segnare la storia del cinema. é un film che riesce a suscitare tutte la gamma delle emozioni umane, con un ritmo lento e mai troppo incalzante: c'è il comico, il romantico o per lo meno erotico (benchè mai concreto o esplicitato), l'onirico, la suspence, in brevi istanti persino una penombra di orrore. In altre parole la "Bellezza Americana" non è che la morte grottesca dell' "American Dream".
ma al di là della visione filosofica, mi sembra più che giusto tessere anche le lodi dell'aspetto tecnico del film. La regia è qualcosa di indimenticabile e straordinario: Sam Mendes, aiutato dalla fotografia di Hall e dalla sceneggiatura di Alan Ball, riesce a catturare ogni possibile elemento di bellezza in qualsiasi inquadratura. Alcune sono diventate leggenda come quella di Angela avvolta dalle rose di fronte ad un sognante Lester, ma anche ogni altro momento del film presenta un tributo al bello e all'armonioso, che la splendida colonna sonora accompagna inscindibilmente. Poste queste basi, serve qualcuno a dare vita alla storia: il cast è tutto degno di nota, specialmente Chris Cooper nel ruolo del tenente marines omosessuale represso; ma sono i due protagonisti - Kevin Spacey e Annette Bening - a presentare il non plus ultra dell'interpretazione. Kevin Spacey offre un'interpretazione straordinaria, la sua proverbiale concentrazione è palpabile, e non offre motivo di distrazione per nessuna ragione. Rifacendosi ad un mito quale Jack Lemmon, Kevin presenta il suo personaggio in un continuo processo di cambiamento,e come le sue infinite espressioni non si ripetono mai, così Lester non è mai uguale a sé stesso, attraversato interiormente da un panta rhei innescato dal desiderio catartico/cataerotico della bellezza (all'apparenza diabolica, ma in realtà purissima) di Angela - e il nome non è una casualità. Solo alla fine - involontario canto del cigno del personaggio protagonista - percepiamo in maniera completamente chiara la sua ritrovata felicità, ottenuta solo attraverso la consapevolezza della necessità di un continuo mutare. Altrettanto eccelsa è Annette Bening nel dipingere le fattezze di Carolyn, donna frustrata e repressa al limite dell'isteria, convinta di trovare la propria armonia curando un'immagine solo apparente di bellezza, successo e serenità - come è deducibile dalla musica che sceglie di ascoltare durante le cene di famiglia. é consapevole che nè il marito nè la figlia sono soddisfatti di lei, e che nemmeno lei lo è di sè stessa, ma finchè tutto non diventa più che palese e quindi insostenibile, per Carolyn non è un problema. E quando sceglierà anche lei di lasciarsi andare andrà incontro all'esaurimento e all'autodistruzione, innescando una sorta di miccia interiore e abbandonandosi al tradimento del marito (con quello che fino a poco prima era il suo rivale in lavoro) e a svaghi insoliti per "sfogarsi".
E' un film in cui tutti inseguono la bellezza, la perfezione esterna, ma ciò li porta uno per uno alla rovina. Solo i due personaggi che ne fanno del tutto a meno, Jane e Ricky, sembra abbiano ottenuto un'autentica felicità - al prezzo di separarsi del tutto dal loro mondo precedente.
Vincitore di 5 meritatissimi premi oscar nel 2000: Miglior Film, Regia, Attore Protagonista (Kevin Spacey), Sceneggiatura originale, Fotografia. Candidato anche a Miglior Attrice (grande Annette Bening), montaggio, Colonna Sonora. Film da vedere assolutamente...
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