Anno | 1998 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 140 minuti |
Regia di | Todd Solondz |
Attori | Ben Gazzara, Lara Flynn Boyle, Jared Harris, Dylan Baker, Jane Adams, Philip Seymour Hoffman Jon Lovitz, Justin Elvin, Cynthia Stevenson, Lila Glantzman-Leib, Gerry Becker, Rufus Read, Louise Lasser, Camryn Manheim, Arthur J. Nascarella, Molly Shannon. |
Tag | Da vedere 1998 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,34 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 21 giugno 2017
Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalment... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa Happiness ha incassato 3 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
|
Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.
Il soggetto racconta e mette a nudo le contraddizioni e il bigottismo della società contemporanea, dipingendo il ritratto di una famiglia della medio-alta borghesia del New Jersey e di altri personaggi che casualmente vi vengono a contatto. Attraverso i molti caratteri vengono analizzate le diverse crisi generazionali, dal bambino undicenne che muore dalla voglia di crescere al sessantacinquenne [...] Vai alla recensione »
Bello che ogni tanto qualcuno guardi la società e la riesca ad osservare senza le fette di salame sugli occhi. Film sgradevole da vedere, e, per la sua "cattiveria", piace. Poche volte ho visto operazioni simili. Mi vengono in mente "Festen" (Vintemberg) e "Il ladro, suo moglie, l'amente, il cuoco" (Greenaway) anche se quì c'è una [...] Vai alla recensione »
Happiness secondo me è uno dei film più sottovalutati della storia del cinema, è un film tipo PVC-1, viene osannato dalla critica e poi viene buttato nel dimenticatoio, destinato a rimanere nell'underground e, al limite, essere rivalutato grazie a YouTube (un po' come "... E ora parliamo di Kevin"); come disse Andrea di ShivaProduzioni, "prendete American [...] Vai alla recensione »
Al suo secondo film,Solondz(anche sceneggiatore)organizza un abile mosaico sullo stile di Robert Altman,e mostra gli orrori quotidiani di un gruppo di squallidi medio-borghesucci che tentano in tutti modi di dissimulare il proprio vuoto interiore o i propri scheletri nell'armadio nella finzione del quieto vivere.Un gruppo di "mostri" di tutti i giorni descritti con un humor nero [...] Vai alla recensione »
Le tre sorelle Jordan, la loro famiglia e le persone che ruotano attorno. Sono tutti alla ricerca di qualcosa di bello nella vita, alternando delusioni e speranze. Joy vorrebbe fare la musicista, colleziona insuccessi sentimentali e lavora ad un call center. Helen è una scrittrice di buon successo, ma che non è felice di raccontare storie che non le appartengono.
la realtà è anche questa,perchè no? divertente a tratti ironico,mette in risalto le "difficoltà" della gente,mi ha strappato pure due risate,comunque ottimo film,bravi attori,seymour-hoffman sempre sopra le righe.
Commeda nerissima che si propone di scorticare la società americana e i suoi stereotipi. Brillante nella regia e nello svolgimento, come pure per gli attori; un po' meno per il pessimismo a senso unico che non riguarda unicamente i personaggi, ma tutto il genere umano.
Film caustico, coraggioso e straordinario, che dipinge in maniera cinica e spietata la media borghesia americana, così impegnata nella ricerca affannosa della felicità da essere sempre più infelice e sola. La storia ruota intorno a tre sorelle, tutte immancabilmente frustrate (anche se due di loro si ritengono realizzate), e al mondo apparentemente normale in cui si muovono, popolato [...] Vai alla recensione »
Bellissimo film stile american beauty...migliore secondo me...
Todd Solondz mette inn scena un racconto cinico e lineare di ciò che è anche la vita americana borghese. Tutto ciò che gli uomini non dicono e fanno, sempre a volte esagerato, ma è verisimile. Ben costruito meriterebbe miglior successo. Chiunque l'ha visto è rimasto favorevolmente colpito
New Jersey, "Garden State": a pochi minuti da Manhattan sembra esserci la felicità. Un piccolo Stato-giardino, disseminato di casette linde, abitato da famigliole tranquille, lontano dagli incubi del Central Park e ancora vicino, molto vicino al "sogno americano". Che però, come ci hanno insegnato schiere di sceneggiatori e registi, da tempo si è trasformato in un vero e proprio incubo.
Si vede con pena profonda, Happiness (Usa, 1998). La felicità dichiarata nel titolo è il capovolgimento dell'infelicità mostrata nelle immagini, o almeno da esse suscitata. In questo consiste l'ironia: nel capovolgimento retorico del senso d'un discorso, o d'un film. A tale scopo, le sono essenziali un distacco (apparente) dal proprio oggetto e però, insieme, un solido punto di vista morale, per quanto [...] Vai alla recensione »