33ª edizione del Trieste Film Festival, il programma dei 38 film genere documentario. Trieste - 21/30 gennaio 2022. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Attraverso il racconto di un luogo ormai poetico, si traccia il grande cambiamento dato dall'industria pesante. Espandi ▽
Il film racconta il passaggio dall'industria pesante - che ha caratterizzato la produzione del XIX e del XX secolo - alla logistica gestita da sistemi digitali. Non è soltanto la mera narrazione di una trasformazione urbanistica quanto il racconto dei cambiamenti sociali legati allo sforzo di adeguare i contesti a nuove forme di produzione, più pulite anche se forse più anonime. La storia è quella della Ferriera, il famoso impianto siderurgico di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà. La fabbrica del capoluogo giuliano, per il ruolo che ha avuto nell'economia e nella società del posto, è scelta a simbolo, ma non è un evento unico. Il documentario si dipana lungo un itinerario poetico intervallato dalle testimonianze degli operai, degli altri protagonisti della trasformazione e di esperti del settore: da Giulio Sapelli al presidente dell'Autorità portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, dal sindaco della città, Roberto Dipiazza, allo scrittore e giornalista Pietro Spirito. Recensione ❯
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Il novantenne Michail Gorbachev vive in una modesta casa fuori Mosca, aspettando il momento in cui sarà chiamato a entrare nel novero delle personalità più significative del XX secolo. La storia lo giudicherà ma in questo film Gorbachev ci dà la sua personale, ultima testimonianza. Recensione ❯
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L'attività poliedrica di un grande intellettuale: critico cinematografico, produttore, autore teatrale e scrittore. Espandi ▽
Avvalendosi del materiale di archivio dell'Istituto Luce, e attraverso brani tratti da testi autobiografici e interviste di repertorio, il documentario ripercorre, a mo' di una vera e propria "autobiografia", la vita e la carriera di Tullio Kezich, ridando voce alla sua grande personalita` culturale e artistica, e permettendoci di riscoprire la quantita` multiforme di progetti che ha saputo realizzare come critico cinematografico, sceneggiatore, produttore, scrittore e drammaturgo. Recensione ❯
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Le storie di un piccolo villaggio della Bielorussia. Espandi ▽
Storie minime in un villaggio della Bielorussia apparentemente indifferente alle rivolte popolari di Minsk. La giovane regista, che ha lasciato il paese, le definisce "coreografie di vita quotidiana" in un film sulle "regole che limitano le libertà personali e al tempo stesso fanno in modo che l'organismo sociale funzioni..." Recensione ❯
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La regista segue la storia di una sua amica che come lei si è trasferita dalla Bielorussia alla Francia. Espandi ▽
La regista nata in Bulgaria riprende l'amica Aliona, di origine bielorussa, che sta scrivendo un libro sul padre scomparso molti anni prima. Entrambe si sono stabilite da tempo in Francia e il vero tema del film è come creare in una lingua e in un contesto diverso da quello nativo. Senza perdersi "in translation" e anzi provando a immaginare un linguaggio complesso e differente, dolcemente sospeso tra sogno e realtà. Recensione ❯
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Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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La vita di un lettore geniale ed eclettico, grande intellettuale del Novecento. Espandi ▽
Roberto Bazlen è l'unica figura del Novecento italiano, che dichiara ufficialmente che non si possono scrivere più libri. Disse: "io scrivo sole note senza testo". Nasce a Trieste nel 1902, orfano di padre l'anno dopo, frequenta in città scuole tedesche, cresce in un milieu intellettuale di matrice ebraica; lascia Trieste nel 1937, dicendo che non sarebbe tornato mai più ... Lettore geniale ed eclettico vivrà da nomade solitario con una fitta rete di rapporti umani e professionali, che faranno di lui un rabdomante della letteratura da scoprire, un dispensatore d'illuminazioni letterarie, un protagonista d'imprese editoriali, come la nascita della casa editrice Adelphi nel 1962. Il film è una ricerca della persona attraverso chi l'ha conosciuto e i suoi percorsi letterari e psicanalitici. Parlano di lui Daniele Del Giudice, Mathieu Amalric, Gian Pietro Calasso, Elisa Debenedetti, Anna Foà, Franca Malabotta, Mary De Rachewiltz e altri che hanno seguito le cangianti tracce che ha lasciato. Lui non voleva apparire. Recensione ❯
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Alla scoperta di un autore la cui vita è sempre stata un grande mistero. Espandi ▽
Milan Kundera è un autore avvolto nel mistero. Non ha rilasciato una sola intervista in 30 anni e non appare in pubblico: dobbiamo quindi imparare a conoscerlo attraverso le sue opere. I suoi saggi e i discorsi filosofici racchiusi nei romanzi rivelano molto. Tra le numerose questioni, il film si interroga anche su quale aspetto della sua opera gli ha fatto guadagnare lo status di autore leggendario. Cosa c'è di così unico nei suoi libri? Ci aiuta nella narrazione uno studente che ha la fantastica opportunità di intervistarlo. Dopo settimane di attesa in un caffè accanto alla casa di Kundera, a leggere i suoi romanzi, lo studente inizia a identificarsi con alcune idee dello scrittore. E questo ci permette di conoscere meglio il messaggio contenuto nell'opera di Kundera, come e perché le sue storie ci commuovono e ci portano a riflettere non solo sui protagonisti, ma anche su noi stessi. Recensione ❯
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Un road movie attraverso la storia della Jugoslavia e le immagini di un grande regista. Espandi ▽
Un documentario che è un road movie che attraversa mezzo secolo di cinema di Zelimir Zilnik. Ma anche un viaggio attraverso la storia della Jugoslavia, un paese che non esiste più. Con il tipico stile del docu-drama, messo a punto nel corso degli anni, Zilnik è riuscito a rimanere un regista impegnato e coraggioso, ma soprattutto libero, realizzando film a basso costo per decenni. Seguiamo gli sforzi del suo team per finire Sloboda ili strip, sequestrato della censura 50 anni fa e recentemente ritrovato, in modo fortuito. La storia di una lotta senza fine in favore di minoranze e di gruppi sociali privati dei loro diritti, da sempre eroi dei suoi film. Recensione ❯
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C'è un corto circuito tra la fuga, il timore della persecuzione, della follia omicida e l'affabulazione di una felicità spensierata in un presente dove negare l'invecchiamento, il dramma del mondo e la morte Espandi ▽
Una villa sopra il confine tra Italia e Francia, vicino a Ventimiglia. Negli anni '20, il chirurgo francese, ebreo, di origine russa Serge Voronoff, uno degli uomini più affascinanti ed influenti del suo tempo, condusse qui le sue ricerche sull'immortalità, allevando scimmie importate dall'Africa per trapiantare i loro testicoli sui suoi facoltosi pazienti, nel tentativo di creare un uomo "potenziato". Oggi, sopra la villa, passa uno stretto sentiero che attraversa il confine, l'ultimo ostacolo da superare per i migranti in cerca di una speranza di vita. Le gabbie delle scimmie, la frontiera, la fuga, la vita, la morte, si fondono in un cortocircuito tra il C'era una volta e il presente, in una favola come se fosse vista da molto lontano, da un altro pianeta. Una favola dal Pianeta degli Umani. Una favola. Atroce, ma una favola. Recensione ❯
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Un'opera affascinante e originalissima dove il cinema di Bellocchio diventa chiave di interpretazione della storia. Documentario, Italia, Francia2021. Durata 142 Minuti.
Una riflessione sull'Italia di ieri e di oggi che parte dai film di Marco Bellocchio. Espandi ▽
Meditazione per immagini e parole che tenta di indagare i movimenti storici, politici e culturali dell’Italia della seconda parte del ventesimo secolo. Segmenti di animazione e immagini di repertorio si uniscono a interviste originali per tracciare un parallelo tra il “crepuscolo” storico del paese e il cinema di Marco Bellocchio. Da I pugni in tasca fino a Buongiorno, notte, le opere del regista sono analizzate da storici, giornalisti e critici, e diventano chiave di interpretazione degli eventi più importanti e dolorosi degli anni sessanta e settanta. Il risultato è un’opera affascinante eppure nebulosa, ricca di interventi e analisi incisivi ma che rimane irrisolta, intrappolata proprio nelle pieghe di quel torbido che sceglie di indagare. Più si va avanti e più il puzzle di un’identità nazionale ancora incompleta inizia a gravare sul film, il cui doppio discorso tra cinema e storia non trova mai un vero punto d’incontro. Che una cronaca espressionista di un fallimento morale sia condannata a fallire anch’essa è forse il punto d’arrivo più coerente che potessimo augurarci. Recensione ❯
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Le vite di chi dal 2014 al 2019 ha dovuto subire la guerra civile in Ucraina. Espandi ▽
Il 24 Febbraio 2022 le truppe della Federazione Russa hanno avviato l'invasione dell'Ucraina. Da allora una violenta guerra di propaganda ha impedito di rendere conto delle premesse che hanno disegnato lo scenario attuale. Il conflitto ha radici in una crisi che già aveva portato alla guerra nel 2014. Questo documentario racconta ciò che ha preceduto i drammatici fatti del 2022. Recensione ❯
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Un saggio letterario-cinematografico che racchiude l'esperienze della regista con i rifugiati. Espandi ▽
Un film-poesia, il racconto dei migliaia che cercano rifugio. Attraversano acque, deserti, fuochi, cielo, fino alla Liberazione. Una poesia scritta in prosa incisa sullo schermo, frase dopo frase. Il racconto di un'odissea di erranti da ieri a oggi, dal deserto alle porte della Cittadella. Al testo rispondono delle immagini d'archivio, delle immagini prese su Internet, dei quadri, delle immagini filmate oggi: le sequenze che, come il testo, collegano il Mito e il Presente dei naufragi, dei superstiti, dei perduti. Recensione ❯
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Un racconto corale che evidenzia il nuovo desiderio di incontro con l'altro. Espandi ▽
Ogni immagine porta sempre in sé il ritratto intimo di chi l'ha creata. Un racconto corale di voci soliste, un patchwork di più di settanta sguardi personali, di singolari visioni del mondo, frammenti sensibili di un'attualità incerta e mutevole che invita a pensare, a riflettere. Recensione ❯
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Il viaggio degli alberi che vengono trasportati nel giardino privato dell'ex primo ministro delle Georgia. Espandi ▽
Il documentario segue gli alberi che vengono trasportati, con grandi spese e disagi, dalla costa della Repubblica di Georgia al giardino privato dell'ex primo ministro di quel paese. Recensione ❯
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