Anno | 2020 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Mimmo Verdesca |
Attori | Pierpaolo De Mejo, Piero Tosi, Livia Silvi, Mariù Pascoli, Tatiana Farnese Larry De Mejo, Carlo De Mejo, Maurizio Ponzi, Charlotte Rampling, Bernardo Bertolucci, Margarethe von Trotta, Thierry Frémaux, Marco Tullio Giordana, Dario Argento, Roberto Benigni, Maria Laura De Mejo, Felice Laudadio, Vanessa Redgrave. |
Uscita | lunedì 17 maggio 2021 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Venice Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,92 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 15 maggio 2021
Un ritratto inedito della grande attrice che ha saputo far emozionare il pubblico italiano e internazionale. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Alida ha incassato 10,9 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nata a Pola il 31 maggio 1921 da padre insegnante di origine nobile e madre musicista, Alida Maria Altenburger è una ragazza non comune, che desidera sopra ogni cosa l'indipendenza. Con il nome di Alida Valli avrà una vita di successo, tesa a cercare, prima del lavoro, l'amore. Per difenderlo dalle speculazioni, proprio come nella canzone Ma l'amore no che la identificò. E a smitizzare la propria immagine di diva.
Il nipote Pierpaolo De Mejo (figlio dell'attore Carlo, scomparso nel 2015, a cui il film è dedicato) passa al setaccio la fitta corrispondenza che la nonna intrattenne con la famiglia e molti colleghi, per scriverle un'emozionata lettera d'amore.
La voce narrante di Giovanna Mezzogiorno, che ne fa riecheggiare non solo i caratteri fisici ma anche quell'intenzione solo apparentemente ruvida e sbrigativa, riporta alla luce i pensieri e la carriera di una donna misteriosa, timida, inquieta. Mentre una ricerca precisa inanella meravigliosi segmenti di alcuni dei suoi film, non solo i più famosi, alternati a interviste e commenti di amici e compagni di set.
"Un'eccezione fisica", nelle parole di Piero Tosi: la bellezza quasi insostenibile alla vista è stata la cifra, la prima chiave di lettura di "Valli". Quell'inconfondibile sguardo penetrante, il portamento fiero, nobile, che seduce e intimorisce. Alida Valli è stata soprattutto un'interprete precoce, dalla carriera imponente e notevolmente diversificata: oltre centotrenta crediti tra cinema e televisione raccolti tra il 1935 e il 2002 e molte stagioni teatrali.
Ha attraversato il cinema disimpegnato dei telefoni bianchi, accettato nel dopoguerra la sfida linguistica del contratto hollywoodiano con Selznick (poi rescisso per spezzare quello status di "schiava pagata", con una penale perché incinta sul set), a fianco di Hitchcock e dentro lo star system. Una cosmopolita del cinema, una curiosa, molto voluta anche in età non più verde da registi più giovani di lei: Pasolini, i due Bertolucci, Argento, Zurlini, Giordana.
Una biografia davvero troppo tumultuosa per poter essere condensata nella misura di un film. Pur ricostruendo con rigore una filmografia composita, Mimmo Verdesca privilegia l'approccio sentimentale, identificando nel nipote di Valli, Pierpaolo, il tramite con il suo oggetto d'indagine e aprendo a interviste d'archivi tv diseguali e ricordi familiari ad alto tasso emotivo. Alida palpita d'amore romantico per un'icona un po' fraintesa e dimenticata del Novecento, dalla grandezza tardivamente riconosciuta. Fornisce quindi una preziosa occasione di studio e riscoperta.
"Alida, come sei bella", parafrasando il poeta apparentemente più lontano dalla figura della Valli, così altera e aristocratica sulla superficie di uno splendore regale e invece (pure) umanissima e popolare. Se c'è una cosa che viene da dire subito e spontaneamente, sin dalle prime immagini che la ritraggono giovanissima e ammaliante, è proprio questa: Alida, come sei bella.
Poco alla volta, quasi timidamente, il cinema si sta riaffacciando in quella che dovrebbe essere la sua destinazione naturale, ovvero le sale. Sala cinematografica che è anche terreno di incontri. E in linea con tale opportunità, mercoledì 19 maggio abbiamo assistito al cinema Eden di Roma a una proiezione di Alida cui erano presenti anche il regista Mimmo Verdesca, Antonio Adinolfi per Fenix Entertainment [...] Vai alla recensione »
Inizia proprio a fine anni Trenta, quando si chiude il percorso artistico ed esistenziale di D'Annunzio, la straordinaria carriera di Alida Valli, figlia dell'Istria (nata a Pola nel 1920, allora terra italiana), nata Alida Maria Altenburger, che in 85 anni di continua vita d'interprete, tra palcoscenici, set e tv, ha interpretato 109 film (dal 1936 al 2002), 15 tra sceneggiati e serie tv e un notevole [...] Vai alla recensione »
«Non ero poi tanto bella, al massimo fotogenica»: così Alida Valli nei suoi diari, recitati a mezza voce da Giovanna Mezzogiorno a uso di un doc che è bilancio tanto di una carriera - straordinaria - quanto di una vita. Sulla seconda si soffermano (non senza sbrodolamenti) figli e nipoti, perché lei, riservata fino alla timidezza, con una fierezza che i più prendevano per alterigia, lo faceva malvolentieri. [...] Vai alla recensione »
Scriveva tanto, tantissimo. Immaginate una vita di lettere, bigliettini, telegrammi, diari di bambina/ragazzina/adulta conservati. Aveva cominciato per combattere la solitudine. Il documentario sull'attrice più enigmatica del cinema italiano (e quindi la più divina, in senso hollywoodiano) parte da qui. Il nipote e la voce di Giovanna Mezzogiorno prendono le parole scritte e conservate per una vita [...] Vai alla recensione »
Dopo In arte Lilia Silvi (2011), Protagonisti per sempre (2016) e Sciuscià 70 (2016), il già pluripremiato regista Mimmo Verdesca ritorna dietro le quinte del cinema italiano, questa volta scandagliandone le luci e le ombre attraverso l'immortale seppur materna Alida Valli: e, in effetti, quale fantasma migliore per descrivere l'enigmatico fascino che la settima arte, ieri come oggi come domani, esercita [...] Vai alla recensione »
È un ritratto affettuoso ed emozionante di Alida Valli quello che ha realizzato il regista Mimmo Verdesca, con la collaborazione del nipote dell'attrice Pierpaolo De Mejo. Semplicemente "Alida" si intitola il documentario pluripremiato che esce in sala a Trieste da lunedì, e che nessun appassionato della leggendaria diva nata a Pola, ma anche nessun cinefilo, dovrebbero perdere.
Un labirinto sembra aprirsi dentro le immagini di questa cangiante e mirata biografia per immagini di Mimmo Verdesca, già selezionata per l'ultima edizione regolare del festival di Cannes. Un labirinto di immagini e parole, ma soprattutto di silenzi, quei silenzi che l'ancora non attrice Alida Valli, Alida Altenburger, istriana di Pola, viveva nella sua famiglia e poi lei così sensibile proprio a quella [...] Vai alla recensione »