Che persone siamo oggi? Come e quanto l’esperienza traumatica degli ultimi due anni ci ha cambiato. E, soprattutto, siamo davvero poi così cambiati? Sedicicorto Forlì International Film Festival con i film proposti per la propria sezione internazionale Movie, cerca di suggerire qualche risposta a queste domande. I mood sono molteplici e l'intensità è un filo sottile, teso, che tiene unite 33 storie diverse, ma con alcune tematiche principali. 

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L’amore, che sembra voler continuare a guidare tutto. Con rapporti familiari spesso complessi. Questi sono alcuni degli ingredienti che vedrete ad esempio in Mamma di Aslak Danbolt, dove entriamo nel conflittuale rapporto tra una madre esasperata ed una figlia che non riesce a liberarsi dalla dipendenza alla droga. O nella storia di Long distance del regista israeliano Or Sinai, in cui la lontananza fisica di una madre, afflitta per non poter essere presente accanto alla figlia in un momento delicato ed importante della sua vita, nasconde storie di distanze emotive.

Ma alcune di queste dinamiche le ritroviamo, in modo delicato, anche nel film olandese Stolen Kisses di Lidi Toepoel, in cui Amy si approfitta della demenza senile della nonna per vincere a carte o nascondere la propria pagella. Celando nel suo cuore il dolore di vedere che sta perdendo prematuramente l’adorata nonna. Amore che vuole essere anche verso se stessi, puntando a farsi accettare da chi non vuole riconoscere una identità diversa. È il caso del sud coreano God’s Dauther Dance di Sungbin Byun, che narra le vicende della ballerina transgender Shin-mi.
 
Non potevano certo mancare film rappresentativi del tema più caro alla direzione artistica del Festival, ovvero l’ambientazione surreale e onirica. Filone che ha sempre caratterizzato la sezione Movie sin dagli esordi. Nel belga Squish Flo deve andare a a Marrakesh per lavoro e lascia una lista di cose da fare all’amico Tom, che si occuperà di suo figlio di 5 anni. Una apparentemente insignificante dimenticanza potrebbe costargli molto cara.

In Le Roi (di Stefano Ridolfi, già decretato vincitore in questa edizione del Premio Cinemaitaliano nel Mondo), Antoine, un musicista fallito, vive con il suo anziano padre ammalato, Gabriel, un grande fan di Elvis. Quando la salute di Gabriel peggiora, Antoine decide di partecipare a un concorso per sosia di Elvis, sia per fare un piacere a suo padre che per mostrargli il suo talento, ma niente andrà come previsto...

Una selezione che mescola drammi, passioni, sogni e colori all’interno di un caleidoscopio di suggestive visioni che ruotano attraverso gli occhi di spettatori curiosi e appassionati, con atmosfere che non dimenticheremo.