Il 2012 è l'anno di Amour. Dopo la consacrazione al Festival di Cannes con la conquista della Palma d'oro, il film diretto dall'austriaco Michael Haneke si è ora aggiudicato i più importanti premi assegnati dalla European Film Academy. Il dramma straziante di un uomo anziano che si prende cura della moglie in punto di morte ha messo d'accordo gli oltre 2700 registi europei riuniti nell'istituzione che, dal 1988, attribuisce i riconoscimenti che attestano l'eccellenza nella produzione cinematografica del vecchio continente. Ad Amour sono andati ben quattro European Film Awards, i più prestigiosi: miglior film, migliore regia, migliore interpretazione femminile (a Emmanuelle Riva) e miglior interpretazione maschile (a Jean-Louis Trintignant).

La cerimonia di consegna dei premi, che si è tenuta a Malta, ha celebrato poi un altro titolo apprezzato all'ultimo Festival di Cannes, Il sospetto. Il toccante dramma di un uomo che vive sulla propria pelle le conseguenze devastanti della maldicenza, diretto dal danese Thomas Vinterberg, dopo essersi aggiudicato il premio per la miglior interpretazione maschile (a Mads Mikkelsen) sulla Croisette, si vede ora assegnato l'European Film Award per la migliore sceneggiatura, andato allo stesso Vinterberg e a Tobias Lindholm.

Ottimi risultati anche per le compulsioni sessuali tese a colmare il vuoto dell'anima di Shame, diretto da Steve McQueen, e per la spy story d'altri tempi raccontata da Tomas Alfredson nel film La talpa. I due lungometraggi inglesi sono stati premiati rispettivamente per fotografia e montaggio e per scenografia e musica.

L'Italia era presente alla cerimonia degli European Film Awards con il regista Bernardo Bertolucci, che ha conquistato il premio alla carriera. Invece, il riconoscimento per il contributo europeo al cinema mondiale è andato all'attrice britannica Helen Mirren.