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Film nelle sale: mutanti contro criminali

X-Men, London Boulevard e Bronson i film della settimana.
di Robert Bernocchi

In foto Michael Fassbender, protagonista di X-Men: L'inizio, da mercoledì
Michael Fassbender (47 anni) 2 aprile 1977, Heidelberg (Germania) - Ariete. Interpreta Eric Lensherr / Magneto nel film di Matthew Vaughn X-Men: L'inizio.

venerdì 10 giugno 2011 - News

Decisamente, un fine settimana che si può dividere nettamente in due. Da una parte, l'arrivo di X-Men – L'inizio, già uscito di mercoledì in ben 550 sale, anche se con risultati poco soddisfacenti. Dall'altra, quattro pellicole che sbarcano oggi in sala, con poche aspirazioni al botteghino, ma che magari possono sperare in un passaparola positivo.

I mutanti sono tornati
Come far continuare la serie degli X-Men, dopo che il terzo capitolo della saga vedeva morire tanti personaggi importanti e che lo spin-off Wolverine non aveva raccolto grandi consensi? Semplice: tornare alle origini vere e proprie, ossia agli anni Sessanta. È l'epoca in cui Charles Xavier ed Eric Lensherr (futuro Magneto), ancora poco consapevoli dei loro poteri e soprattutto della direzione da dare alle loro vite, sono amici e lottano insieme per salvare il mondo dalla catastrofe di una guerra atomica. Ma è anche un periodo in cui tanti giovani mutanti si ritrovano combattuti tra l'orgoglio per le loro doti straordinarie e la voglia di integrarsi con il resto dell'umanità, anche a condizione di uniformarsi. Matthew Vaughn dà vita a un film che, almeno per un'ora, sembra uscire fuori dai canoni supereroistici classici e diventare un elegante thriller di spionaggio, con un'interpretazione di Michael Fassbender che riesce nell'impresa di superare il Magneto originale, incarnato per tre pellicole da Ian McKellen. Difficile dire se il tentativo di prendere una strada nuova funzionerà al botteghino e permetterà di continuare la serie, ma per ora siamo di fronte al miglior adattamento Marvel degli ultimi anni.

Le mie prigioni
Escono in contemporanea due pellicole incentrate su criminali. La differenza? Uno cerca di cambiar vita, l'altro non ci pensa neanche. Bronson (che arriva in Italia con un ritardo di più di due anni rispetto all'Inghilterra) porta sullo schermo la vita di Michael Petersen, diventato famoso non tanto per quello che aveva fatto nel mondo della criminalità (un misero colpo a un ufficio postale), quanto per la sua attività all'interno della prigione. Infatti, Petersen non ha intenzione di scontare pacificamente la sua condanna a sette anni e finisce per mettersi continuamente nei guai. Risultato? Passa in galera 34 anni della sua esistenza, quasi sempre in isolamento considerando il pericolo che rappresenta per chi gli sta vicino. Se il vero Petersen è diventato famoso in questa maniera inconsueta, anche l'attore che lo interpreta, Tom Hardy, ha ricevuto grandi benefici dalla sua prova, finendo a lavorare con Christopher Nolan a Inception e al nuovo film di Batman, The Dark Knight Rises. Last but not least, da segnalare che il regista di Bronson, Nicolas Winding Refn, è uno dei nomi più acclamati ultimamente dai cinefili di tutto il mondo, grazie al premio alla regia ottenuto al Festival di Cannes per il suo Drive.

L'altra pellicola che propone figure poco raccomandabili è London Boulevard. D'altronde, rappresenta l'esordio alla regia di William Monahan, vincitore del premio Oscar per The Departed – Il bene e il male, quindi cos'altro aspettarsi? Nella classica tradizione del noir, è la storia di un ex galeotto (Colin Farrell) che cerca di riscattarsi e di trovare una maniera onesta di vivere. L'obiettivo sembra raggiunto quando si trova a dover fare da guardia del corpo di un'attrice famosa (Keira Knightley), che non ama l'attenzione dei mass media e che conduce un matrimonio poco soddisfacente. Inutile dire che il rapporto tra i due non potrà mantenersi su un piano strettamente professionale e che le tentazioni di ritornare alla vita disonesta per lui sono molto forti. Un cast notevole (David Thewlis – l'attore lanciato da Mike Leigh - Anna Friel, Ben Chaplin, Ray Winstone ed Eddie Marsan) contribuiscono con le loro prove (e magari con i loro volti duri e significativi) alla pellicola.

Il problema non è la caduta...
Chiudono la settimana due prodotti ambientati ai piani alti e non è una metafora. Punto d'impatto è il classico prodotto indipendente americano che offre interpreti notevoli (Liv Tyler, Patrick Wilson e Terrence Howard, tra gli altri) in una storia difficile. Un uomo si trova sul cornicione di un palazzo, pronto a suicidarsi, fino a quando un agente di polizia non viene chiamato per cercare di fermarlo. Scoprirà che non si tratta di un semplice depresso che vuole farla finita.

Edificio francese invece per Le donne del 6° piano, capitanato dal solito mattatore Fabrice Luchini, nei panni di un esperto finanziario che si ritrova a condurre un'esistenza serena e un po' monotona assieme alla moglie. Tutto cambia quando, al momento di cercare una nuova governante, si imbatte in una ragazza spagnola, nipote di una delle donne che vivono nella soffitta del palazzo. Così, scoprirà un universo particolare e che arricchirà la sua grigia esistenza, portandolo a cambiare le sue idee.

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