Advertisement
Cannes, il glamour è Gaga

Nel giorno dedicato a Bertolucci tutti i flash sono per la cantante americana.
di Ilaria Ravarino


giovedì 12 maggio 2011 - News

Doveva essere il gran giorno di Woody Allen, maestro atteso con l'affetto che Cannes tributa ai veterani, e di Bernardo Bertolucci, onorato finalmente di una Palma alla carriera dopo quattro tentativi andati a vuoto, «e l'unica volta che avrebbero voluto premiarmi, con Novecento, il mio film era fuori concorso». Doveva essere il gran giorno dell'inaugurazione, battezzata dalla zazzera bianca di Robert De Niro e dal codazzo di blasonati in giuria (Uma Thurman e Jude Law i più fotografati), e ancora il giorno dei primi vagiti del concorso, con Sleeping Beauty di Julia Leigh clamorosamente fischiato a fine proiezione.
Ma Cannes, anche in questo, è un festival speciale. Dove le pretese della cultura alta vanno a braccetto con l'evento gossipparo, il premio Oscar sfila sulla passerella aperta a chiunque abbia un papillon da indossare, la star si veste di stracci per strafare e i barboni chiedono l'elemosina con il bancomat «just for alcool and drugs», per giocare. E così a smuovere le folle, ad eccitare gli animi, a costringere la gente a file di oltre quattro ore non è stato Allen il divo mite, né Bertolucci su di giri anche in carrozzella («Che ci posso fare, ho vissuto la mia vita da un punto di vista spettacolare e forse per questo sono stato punito»), né la maschera muta di De Niro o la Thurman apparsa giusto il tempo di esibirsi in una rapida imitazione dell'amico esule Tarantino. Se intorno alle sette di sera la Croisette ha perso la testa, animandosi di grida e flash e bassi pompati in riva al mare, è stato per una diva che col cinema ha poco a che fare. Piombata sul palco davanti all'Hotel Martinez giusto il tempo di una canzone, Lady Gaga è stata la meteora più luminosa della giornata. Centinaia di persone schiacciate davanti alle transenne in fila da ore, e altrettante dietro su esclusivo invito, a scattare una foto ai suoi collant leopardati, al vestito rosso sormontato da parrucca bionda apparso e scomparso in un istante milionario. Né per beneficienza («Chi, Lady Gaga? Non scherziamo», si offende una fan messicana), né per dovere: solo per il gusto di apparire, Lady Gaga ha portato a Cannes il superficiale, inconfessabilmente atteso glamour, leggermente appannato da un'inaugurazione impeccabile, elegante, ma così senilmente autoriale.
Trascorsa una notte placida, la prima e ultima senza feste, si attende oggi Tilda Swinton con We need to talk about Kevin di Lynne Ramsay, secondo film al femminile di un concorso spiccatamente aperto al rosa, e Gus Van Sant con il suo Restless, che per "Un certain regard" porterà in passerella la prima stella under 30, l'ex Alice burtoniana Mia Wasikowska. Arranca l'Italia, costretta ancora per un giorno a tenersi gli assi in mano. Nel frattempo presta Riccardo Scamarcio a Polisse di Maïwenn, oggi in concorso, riservando la mattinata alla sua star più istituzionale: il fresco Ministro dei beni culturali Giancarlo Galan, che a un anno esatto dal gran rifiuto del predecessore Sandro Bondi sarà a Cannes per un temerario «in bocca al lupo» a (tutta, dice lui) la squadra italiana.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati