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Giancarlo Giannini insegnerà recitazione

Due nuovi corsi al Centro Sperimentale Lombardo.
di Pino Farinotti


lunedì 28 febbraio 2011 - Focus

Il Comitato scientifico del Centro Sperimentale della Lombardia ha approvato due nuovi corsi che si affiancheranno a quelli di Creazione e Produzione Fiction e di Cinematografia d'impresa Documentario e Pubblicità. Si tratta di un corso di Recitazione e di uno di Critica cinematografica. Titolare della "recitazione" sarà Giancarlo Giannini, che peraltro fa parte del Consiglio di amministrazione del Centro. La scelta è perfettamente in linea con la politica delle collaborazioni del Centro Sperimentale che, va ricordato, è la più antica istituzione in quel senso, e tuttora una delle più prestigiose. Dunque una piattaforma di numeri uno.

Completo
Giannini è il più completo attore italiano. Presenta tutte le schede in questo senso. Per cominciare è uno dei pochissimi internazionali. Le citazioni indispensabili: un paio di "007"; il famoso Hannibal di Ridley Scott, Il Mosto selvaggio di Arau. E poi la "perla" Fassbinder che lo aveva chiamato per Lili Marleen. Dopo essere partito benissimo sul piccolo schermo con Dickens, il David Copperfield, nel tempo ha dato corpo e volto a eroi di epoche diverse, come Carlo Cattaneo e Paolo Borsellino. Nel panorama italiano Giannini è ... tutto. Significa Wertmuller che lo ha valorizzato, e poi Monicelli, Petri, e l'ultimo Visconti dell'"Innocente". E molti altri. Sempre al massimo livello, sempre protagonista. Un segmento decisivo dell'attore è il doppiaggio, dove si rivela un virtuoso, anzi, il numero uno, appunto. Caratteri diversi, magari opposti. Ricordiamo, davvero in una moltitudine, Al Pacino in una performance come L'avvocato del diavolo, il leggendario Gordon Gekko di Michael Douglas, o Jack Nicholson in The Departed. Tutti mostri sacri, interpreti e personaggi. E poi i virtuosismi shakespeariani dissimili: il ragazzo Whiting (Romeo), il giovane Gibson (Amleto), il maturo McKellen (Riccardo III) e ancora Pacino che fa Sylock, Il mercante di Venezia.

Opportuna
L'azione di Giannini è davvero opportuna in queste stagioni della recitazione, che sia cinematografica e televisiva. I registri sono poveri e inadeguati. Anzi, il registro finisce per essere uno solo. Nei film e nelle fiction prevale una comunicazione "detta" più che recitata, minimalista, piatta, spesso farfugliata. Lontana da un'indispensabile base tecnica, da un minimo di studio accademico. Giannini ha dimostrato dunque di possedere tutte le tecniche e i registri: dall'Actor's Studio (Pacino) al rigore classico shakespeariano, allo stile oggettivo delle produzioni internazionali, al naturalismo, al dialetto, persino alla commedia dell'arte (Mimì) e allo speakeraggio per le campagne pubblicitarie nazionali. Un altro come lui, proprio non c'è. E quanto sarà utile.
Replico le sette parole dette sopra: Giannini è il più completo attore italiano.

Critica
L'altro corso sarà, come detto, di critica cinematografica. Chi scrive questo pezzo ne sarà il titolare. Docenti principali di riferimento Giancarlo Zappoli e don Roberto Di Diodato. Zappoli è direttore responsabile di MYmovies, autore di libri importanti sul cinema e direttore artistico di festival internazionali. Fa parte, inoltre, del Direttivo del Centro Studi Cinematografici. Don Roberto è direttore editoriale di Multimedia San Paolo (home video), produttore di documentari, collaboratore delle testate San Paolo, fra cui Famiglia Cristiana.
Il Corso ospiterà inoltre lezioni da parte di alcune delle più importanti firme della critica italiana, di quotidiani e magazine, e di diversa cultura.
La didattica prevede la lettura storica e culturale dei film, rispetto al momento e all'evoluzione. Magari rispetto all'opera letteraria da cui è tratto il film, o ai momenti di arte figurativa che ne ispirano l'estetica. E poi, la scrittura. Quella del quotidiano, che deve attenersi alla "cronaca" del film. Quella del settimanale che darà una lettura in prospettiva vicina, così come il magazine mensile darà giudizi già sufficientemente accreditati. Insomma uno stile di "breve saggistica". E poi c'è la scrittura dei libri. Che unisce tutti i linguaggi e le informazioni precedenti, attraverso una summa finale.
La didattica deve essere quella "dell'imparare e del fare", che è il codice del Centro Sperimentale. Una Scuola e una bottega. Ci saranno proposte di sequenze di film, magari di un film intero, agendo dal vivo. Interrompendo la proiezione e attribuendo esercizi estemporanei.

Piattaforme
La didattica si sviluppa da tre fondamentali piattaforme. La prima fase di docenza tende a fornire il fondamentale di conoscenza del linguaggio cinematografico. Si procederà quindi a identificare le principali funzioni del montaggio. Si passerà ad individuare le varie modalità di comunicazione, con attenzione particolare a una forma decisiva nell'era recente, il web. Non basta la critica di un film, ma occorre saper scrivere una news, sintetizzare un comunicato stampa, scrivere biografie, offrire la sintesi di una conferenza stampa, formulare domande appropriate in un'intervista, presentare una serie televisiva o un festival. Per ognuna di queste attività verranno fornire occasioni di riflessione e di verifica/confronto con l'esistente nonché attività di laboratorio con esercitazioni pratiche.

Storia
Parallela a questa fase procede una storia dei grandi movimenti del cinema, materia indispensabile, non soltanto come richiamo di citazioni, ma come base culturale ed estetica. I momenti fondamentali del cinema saranno illustrati attraverso la visione diretta dei titoli esemplari. Ogni movimento cinematografico naturalmente è legato alle altre discipline contemporanee, al momento politico e a quello sociale. Il cinema sarà l'occasione per un ripasso storico generale. Oltre che occasione di scrittura.

Valori
Il cinema veicolo di idee e di valori.
Questa serie di lezioni ha come obiettivo didattico di far comprendere l'enorme importanza e responsabilità del cinema come vettore di visioni del mondo, atteggiamenti di vita, valori etici e morali. L'obiettivo verrà raggiunto soprattutto con la visione e l'analisi critica di opere significative sul piano della comunicazione valoriale. La convinzione è che il cinema non è solo lo specchio della società in cui è prodotto, ma possiede la proprietà – attraverso le suggestioni che l'immagine riesce a creare nella mente e nella psiche – di orientare la società verso le scelte.
Gli scritti migliori dei candidati saranno pubblicati sul sito MYmovies, in uno spazio riservato al Centro Sperimentale e alla fine del corso saranno raccolti in un libro che avrà distribuzione nazionale.
Il Centro Lombardo formalizzerà al più presto i bandi coi dettagli dei Corsi: numero e caratteristiche degli iscritti, materiale da consegnare per la selezione sono in fase di perfezionamento. I Corsi dureranno 30 settimane e alla fine il Centro rilascerà un attestato.

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