Un compleanno importante per l'attore pugliese.
Senza sosta
Alle soglie di quelle che saranno le festività più attese dell'anno per molti di noi, c'è chi proprio è ingordo di regali e, in mezzo alle altre cose, ci fa cascare pure il proprio compleanno. Tra questi c'è il nostro attore/regista Sergio Rubini, che in questa gelida giornata varca la soglia solenne dei cinquant'anni.
Un traguardo importante per chi, come lui, nella vita non si è mai fermato, ghiotto e mai sazio di cinema, del suo cinema, che a tratti lo ha visto interprete, a tratti lo ha visto direttore o sceneggiatore, portando con sé il privilegiato fardello di chi è stato scoperto niente meno che da Federico Fellini (Intervista, 1987). Guardandosi indietro, Sergio può di sicuro applaudire i suoi successi e ricordare il teatro, la collaborazione con Antonio Calenda, Gabriele Lavia, Enzo Siciliano, Ennio Coltorti, Andrea De Carlo, Gabriele Salvatores e quel 1990 che lo ha consacrato anche come regista (La stazione). Oltre i confini italici, Rubini ha pure lavorato con Anthony Minghella ne Il talento di Mr. Ripley (accanto a Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law) e con Mel Gibson nel kolossal La passione di Cristo (2004).
Tanti altri nomi e tanti altri titoli potremmo ancora citare, non tralasciando la parentesi a base di commedia (Manuale d'amore 1 e 2, Commedia sexi, No problem) e i lavori più personali (Tutto l'amore che c'è, L'uomo nero) ma ci fermiamo lasciando a lui i bilanci e augurandogli altri cinquant'anni di questo cinema.