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Mario Bertolazzi

Mario Bertolazzi ha lavorato come musicista, è nato il 10 ottobre 1918 a Bologna (Italia) ed è morto il 8 ottobre 1986 all'età di 68 anni a Roma (Italia).

Il jazz in Italia

A cura di Fabio Secchi Frau

Pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano, fu sporadicamente anche autore di colonne sonore del cinema di genere italiano. Conosciuto anche sotto lo pseudonimo di Colt J. J.

Autodidatta musicale
Mario Bertolazzi nacque il 10 ottobre 1918 a Bologna, ma crebbe a Trieste. Cominciò a suonare il pianoforte da autodidatta a soli sei anni, con una naturale predisposizione e un innato orecchio per armonie e tempo.

Il jazz
Nel 1938, tornò alla sua città natale, affacciandosi sul nuovo genere musicale: il jazz, e in particolare al trombettista Bix Beiderbecke. Entrò così in contatto con il panorama musicale del capoluogo (ma anche con quello milanese grazie al Circolo del Jazz Hot di Milano) affermandosi con alcuni primi concerti per piano, che furono seguiti da ottimi riscontri da parte della critica. Nel 1940, firmò un contratto discografico con La voce del Padrone, grazie alla quale inciderà il suo primo disco con brani come "Sera" e "Improvvisando" e il secondo con "Ciribiribin" e "Sogno d'amore", che però rimarranno invenduti. Ma l'arrivo della guerra gli impose di interrompere il suo lavoro in campo musicale per entrare come sottotenente dell'Artiglieria Contraerea a Napoli. Terminato il conflitto, cominciò a lavorare come compositore e direttore d'orchestra, scrivendo anche per alcune riviste goliardiche del GUF di Bologna. Furono gli anni di brani come "Con te in un bar" e "Una pallida stella". Finalmente laureato in chimica, superò con il massimo di voti anche l'esame di composizione al Conservatorio Rossini.

A teatro
Poi, messo su il suo complesso (costituito da Corrado Bezzi, Sergio Nardi, Cesare Bergonzi, Filippo Francesconi e Vincenzo Greci), cominciò a suonare in vari locali da ballo e club notturni, alternando la nightlife bolognese a quella milanese, nella quale si trasferì definitivamente nel 1946, iniziando a scrivere arrangiamenti, a incidere musica per le radio e a musicare spettacoli teatrali ("Rosso e Nero", "Festival", "Sexophone", "Valentina", "Chiamate Arturo 777", "Sayonara Butterfly" e "Un juke box per Dracula"), arrivando a collaborare con artisti come Nilla Pizzi, Teddy Reno, Wanda Osiris, Curzio Malaparte, Isa Barzizza, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, Gino Bramieri, Isa Pola, Enrico Viarisio, Marisa del Frate e Macario.

I programmi tv
La sua fama lo spinse a partecipare anche a trasmissioni televisive come "Invito al sorriso", "Lui e lei", "Lui, lei e gli altri", "La belle epoque", "Noi e loro", "La vita del successo", "Un due tre", "Il ventaglio", "Controcanale" e "L'impareggiabile Arturo", stringendo legami professionali con Delia Scala, Nino Taranto, Walter Chiari e Ugo Tognazzi. Sono gli anni di "Piccina picciò", " Però però però", "Quella spira di fumo", "La donna di Marzo" e tante altre.

La collaborazione con Marcello Marchesi
Fortunata e lunghissima la collaborazione con Marcello Marchesi, con il quale collaborerà in un lungo e solido sodalizio artistico continuato fino agli Anni Sessanta. I due si uniranno nella creazione del personaggio "Il signore di mezza età", già delineato in "Alta fedeltà" e che avrà una serie di trasmissioni prima radiofoniche e poi televisive.

Altri successi
Negli Anni Sessanta, si avvicinò al rock'n'roll con "Teddy Rock" e "Dormi piccino", poi incisa da Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci. Parallelamente, lavorò come arrangiatore per etichette come Cinevox e Ariston, collaborando con Sergio Endrigo e Umberto Bindi. Entrato fa il 1964 e il 1965 come direttore d'orchestra della commedia musicale "I trionfi" con Miranda Martino, Carlo Dapporto, Gianni Musy e Maurizio Merli, negli Anni Settanta, iniziò una lunga collaborazione con il Quartetto Cetra, dirigendo l'orchestra in "Stasera sì", un programma tv della Rai.

Le colonne sonore
Da ricordare anche il suo apporto musicale dato alla cinematografia, come autore di colonne sonore di pellicole di genere decamerotico e poliziottesco come Decameron '300 di Mauro Stefani, Beffe, licenzie et amori del Decamerone segreto e Fratello homo sorella bona oppure Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale, il noto La padrina (1973) che rimane forse una delle colonne sonore più belle e più note, e Studio legale per una rapina (1973). Tutte incise fra il 1972 e il 1973 e, di solito, dirette da Giuseppe Vari.

Talent scout
Fu anche un noto talent scout. Fu lui infatti a notare il cantante Giuseppe Negroni.

Ultimi film

Giallo, (Italia - 1974), 91 min.
Drammatico, (Italia - 1973), 92 min.
Erotico, (Italia - 1972), 90 min.
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