Cantautrice alternative-rock, musicista, visual artist e attrice, diventata celebre nella scena punk-grunge degli Anni Novanta come frontwoman delle Hole. Nota per le sue performances disinibite sul palco e per le sue canzoni anticonformiste basate sulla lucida riflessione delle numerose contraddizioni della cultura americana, è stata la trasgressiva moglie di Kurt Cobain.
Non tutti i grandi nomi del rock hanno avuto vite spericolate o angosciate, ma è altrettanto vero che quando si vive oltre i confini, spesso non si hanno limiti. Courtney Love è il tipico esempio di questo secondo stile di esistenza. Incastrata fra il binomio talento-sgregolatezza e poesia-pazzia che erano l'ombra di Kurt Cobain, odiata dai fans dei Nirvana che la definivano "la vampira", ha pescato a piene mani fra le scelte più hard che le si prospettavano davanti per costruire quello spettacolare e scorticante dramma che è la stata la sua vita artistica e non. Come vedova del grande cantautore americano, ha fatto della sua missione quella di affrescare a santino il suo compagno suicida, mettendo da parte i panni di una vedova perbene e continuando a fare musica per come da lei veniva concepita. Splendida e decadente come attrice cinematografica, ha portato davanti alla cinepresa strazianti donne sventurate e pericolose per se stesse. Esplosione e sfacelo di un altro angelo che s'è bruciato le ali troppo presto e che ora cammina fra di noi con un trucco sbavato.
La difficile adolescenza
Courtney Love nasce il 9 luglio 1964 a San Francisco, figlia della psicoterapista Linda Carroll Risi (figlia della scrittrice Paula Fox e, si dice, di Marlon Brando) e dell'editore Hank Harrison (per brevissimo tempo manager dei Grateful Dead). Nel 1969, assiste al divorzio dei suoi genitori e viene data in custodia alla madre, dopo che questa aveva scoperto che suo marito le aveva dichiarato di averle somministrato LSD da bambina. Nel 1970, la madre si trasferisce in una comune, dove si risposa. La Love viene legalmente adottata dal patrigno, Frank Rodriguez, e vive con le sue due sorellastre e un altro fratello che era stato adottato (un suo fratellastro era morto per un difetto cardiaco) a Portland, in Oregon. Va ancora alle elementari, quando le viene diagnosticato un lieve autismo. Nel 1972, sua madre divorzia anche dal nuovo marito e l'intera famiglia si trasferisce in Nuova Zelanda. La Love viene iscritta al Nelson College for Girls, ma sono frequenti i viaggi della ragazza verso Portland, per andare a trovare il suo ex-patrigno, i suoi fratellastri e i suoi amici. A dodici anni, si presenta a un provino per il programma "Mickey Mouse Club", ma viene scartata per aver letto una poesia di Sylvia Plath all'audizione. A quattordici anni, cominciano i guai giudiziari. È infatti arrestata per il taccheggio di una T-shirt e viene immediatamente mandata all'Hillcrest Correctional Facility. Dopo aver speso molti anni fuori e dentro i riformatori per varie azioni illegali, riesce a diventare legalmente emancipata all'età di sedici anni e, per guadagnarsi da vivere, accetta un lavoro come stripper al Mary's Club di Portland dove, spesso, lavora anche come disc jockey (anche in alcuni gay clubs). Non è il solo lavoro che si trova, infatti, spesso viene chiamata per raccogliere bacche in alcune fattorie e, a intermittenza, frequenta un corso di Inglese e Filosofia alla Portland State University. Nel 1981, dopo aver avuto accesso a un fondo fiduciario dei suoi nonni adottivi, parte per Dublino per andare a trovare suo padre. Mentre era lì, tenta di entrare al Trinity College, per seguire due semestri del corso di teologia. Ed è nel Regno Unito, che si avvicina alla musica conoscendo Julian Cope a Liverpool e trasferendosi a vivere con lui per il breve tempo che la separava dal suo ritorno negli Stati Uniti (anche se poi virerà per un lavoro come ballerina erotica in Giappone), consumando cocaina ed eroina.
Studi e primi contatti con il cinema
Proseguirà i suoi studi (prettamente cinematografici) al San Francisco Art Institute sotto George Kuchar, lavorando a uno dei suoi cortometraggi Club Vatican. Nel 1985, si presenta per avere il ruolo di Nancy Spungen nel biopic Sid and Nancy (1986), ma le viene dato invece un ruolo minore dal regista Alex Cox. Trasferitasi a New York City, dopo aver lavorato in un peep show, entra nel cast di Dritti all'inferno (1986) come protagonista, attirando l'attenzione di Andy Warhol che la dirigerà in un episodio di Fifteen Minutes, con Robbie Nevil, intitolato C'est la vie. Nel 1988, appare nel videoclip dei Ramones "I Wanna Be Sedated". Quando sembra che la sua carriera come attrice potrebbe esplodere da un momento all'altro, lascia tutto per trasferirsi in Alaska.
Il successo con le Hole
Dopo essere entrata in una serie di band che hanno artisticamente una vita breve (Sugar Babydoll, Faith No More, Pagan Babies, Babes in Toyland), entra ed esce dalla musica, alternandola alla recitazione. Solo nel 1989, fonderà la Hole (gruppo che si scioglierà e si riunirà cambiando membri, assieme a Eric Erlandson, Melissa Auf der Maur e drummer Patty Schemel), ricevendo grande attenzione da parte del pubblico e della critica musicale underground rock, principalmente dovuta dai loro due primi album ("Pretty on the Inside" e "Live Through This") che sono una contaminazione di noise rock, Big Black, Wipers, grindcore, Sonic Youth e Fleetwood Mac. Fra i loro successi: "Retard Girl"; "Dicknail"; "Teenage Whore"; "Beautiful Son"; "Doll Parts"; "Miss World". Sono titoli che li affiancano a band come gli Smashing Pumpkins Il terzo album, "Celebrity Skin" (1998) non avrà un destino differente, ma a differenza dei precedenti, sarà quello che otterrà maggiori riconoscimenti da parte dell'industria musicale con pluricandidature ai Grammy Awards. Arriverà nel 2004, il suo primo album da solita "America's Sweetheart". Ritornerà con le Hole in "Nobody's Daughter".
Il ritorno al cinema
Dopo una lunghissima pausa, nel 1995, ritornerà a recitare, prima in piccoli ruoli (Basquiat e Due mariti per un matrimonio), guadagnandosi una candidatura ai Golden Globe per la sua performance di Althea Flynt nel film di Miloš Forman Larry Flynt - Oltre lo scandalo (1996). Per recitare in quel ruolo, dovette accettare un accordo, stipulato con la Columbia Pictures e il lo stesso Forman, che la obbligava a fare dei test delle urine a sorpresa durante la lavorazione del film. Continuerà a lavorare come attrice, principalmente in pellicole ad alto budget e d'autore come Man on the Moon (1999), biopic del comico Andy Kaufman, Beat (2000) con Kiefer Sutherland, Julie Johnson (2001) dove è la compagna lesbica di Lili Taylor e il thriller con Charlize Theron e Kevin Bacon 24 ore (2002).
In televisione
Televisivamente, appare nella serie della FX Sons of Anarchy (2014), nel ruolo di Ms. Harrison, e in Empire (2015).
Attivismo
Attivamente impegnata nella lotta a favore delle vittime di abusi sessuali e violenze domestiche, si è prodigata per la ricerca scientifica contro l'AIDS e per la difesa dei diritti LGBT.
Moda
Dopo il successo di Larry Flynt - Oltre lo scandalo, viene scelta come testimonial di Versace.
Visual artist
La Love ha anche collaborato alla creazione del un manga comico dal titolo "Princess Ai" illustrato da Misaho Kujiradou e Ai Yazawa. Ha anche scritto la sua biografia "Dirty Blonde". Nel 2012, ha debuttato con una mostra dei suoi quadri dal titolo "And She's Not Even Pretty" alla Fred Torres Collaborations di New York.
Vita privata
Courtney Love è stata la moglie del vocalist dei Leaving Trains, James Moreland, per alcuni mesi del 1989, prima di scoprire l'omosessualità di Moreland e di chiedere l'annullamento del matrimonio. Ha avuto poi una relazione con Eric Erlandson e con Billy Coogan. Si sposerà poi con il cantautore Kurt Cobain, dal quale ha avuto Frances Bean Cobain, che le venne per un breve periodo di tempo portata via, quando un articolo giornalistico la accusò di essersi somministrata dell'eroina durante la gravidanza. Nel 1994, suo marito viene trovato morto dopo essersi suicidato sparandosi in bocca nella loro casa, mentre lei è in riabilitazione a Los Angeles. I mesi successivi a questo lutto, la Love si fa vedere raramente in pubblico e si chiude nella sua casa a Seattle, visitando spesso il Namgyal Buddhist Monastery di New York. Ma la religione e il successo sembrano non lenire le sue ferite, che emergono il giorno del suo quarantesimo compleanno quando tenterà il suicidio nel suo appartamento di Manhattan. Fra il 1996 e il 1999, ha delle relazioni con Edward Norton e con Steve Coogan. Ricoverata al Bellevue Hospital, sarà in stato di incoscienza per 72 ore, prima di riprendersi. Considerata un "danno per se stessa" a causa dei suoi disturbi psichici, viene spedita in una clinica di riabilitazione. Fra il 2005 e il 2006, continua però a fare uso di droghe, e viene numerose volte arrestata per reati legati alla detenzione di stupefacenti. Dopo sei mesi di reclusione in un nuovo centro di riabilitazione, nel 2007 afferma di essere aver smesso definitivamente con le droghe.
