Edha è una geniale stilista di Buenos Aires, il cui talento è però solo nella creazione degli abiti, mentre gli affari sono gestiti da suo padre e versano ora in cattive condizioni. La madre di Edha era un'artista che anni prima decise di stroncare la propria vita con un suicidio, un tragico gesto che torna attuale in una nuova performance artistica. Le cose peggiorano ulteriormente quando una delle sartorie clandestine dove venivano realizzati alcuni vestiti della marca di Edha prende fuoco con esiti tragici. Qui muore infatti il fratello di Teo, che diventerà il nuovo modello della stilista e la sua musa per un'audace collezione di abiti maschili.

"È la più grande sfida della mia vita professionale. Netflix ha rivoluzionato il concetto di drama anche in America Latina e ora possiamo e anzi dobbiamo creare personaggi che siano ambigui, complessi e anche a volte incongruenti come siamo noi stessi. Affrontano dilemmi morali, spesso senza neppure rendersene conto".

Il principale regista e autore della serie è Daniel Burman, che aveva avuto il suo momento di gloria internazionale nel 2004 con i due premi vinti al Festival di Berlino per il film El abrazo partido -L'abbraccio perduto, insignito del Gran Premio della Giuria e di quello per il Miglior Attore. Da allora la sua carriera è continuata in Argentina ma ora ha una nuova occasione internazionale con la prima serie di Netflix realizzata nel suo Paese. Dopo la brasiliana 3%, le messicane Club de Cuervos e Ingobernable e la produzione in parte colombiana di Narcos, Edha ci porta un'altra faccia dell'America Latina: il mondo dell'alta moda. Lo fa però con un taglio sociale e politico, che mostra allo stesso tempo il volto speculare al lusso, quello della miseria dei lavoratori clandestini.