The Substance

Film 2024 | Drammatico, 140 min.

Regia di Coralie Fargeat. Un film Da vedere 2024 con Margaret Qualley, Dennis Quaid, Demi Moore, Hugo Diego Garcia, Joseph Balderrama. Cast completo Genere Drammatico, - Gran Bretagna, USA, 2024, durata 140 minuti. distribuito da I Wonder Pictures. - MYmonetro 3,52 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 26 maggio 2024

Una donna decide di aderire a un programma che le permette di essere a settimane alterne la versione più giovane di se stessa. Il film è stato premiato al Festival di Cannes,

Consigliato sì!
3,52/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,53
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un film a dir poco esagerato ma anche audace e solido nel mettere in scena l'esasperazione del patriarcato.
Recensione di Paola Casella
lunedì 20 maggio 2024
Recensione di Paola Casella
lunedì 20 maggio 2024

Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame, ma la stella si è sporcata e la scintilla ("sparkle") di Elizabeth si è spenta, quantomeno agli occhi del produttore del programma televisivo di fitness che lei conduce da tempo: un uomo convinto che le donne debbano sempre sorridere e che dopo i cinquanta non abbiano più... non si sa cosa, ma è qualcosa alla quale quelli come lui (che si chiama Harvey come il produttore Weinstein) sembrano tenere moltissimo. Quando Harvey, nel giorno del compleanno di Elizabeth, le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato The Substance, che promette di restituirle una versione di sé "migliore, più bella e perfetta". A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neoconduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l'alternanza sarà difficile da gestire, e si sa che i patti con il diavolo sono sempre a rischio.

Dopo il debutto alla sceneggiatura e regia con Revenge, con The Substance la regista francese Coralie Fargeat torna a raccontare il femminile facendo leva su quello sguardo maschile che ha raccontato le donne al cinema (e le ha tenute in ruoli preconfezionati in ogni settore).

L'egocentrismo di quello sguardo, che vuole le donne eternamente giovani e sorridenti e non dà alcun valore alla loro maturità, è stato completamente interiorizzato da Elizabeth e anche da Sue (che sono due versioni di una stessa persona), perché entrambe sono disposte a qualunque diavoleria per mantenere bellezza e gioventù, nonché il piccolo potere che ne deriva loro in un mondo gestito dagli uomini.

Il progenitore di The Substance è probabilmente La morte ti fa bella, ma qui il grottesco è spinto molto oltre, si fa horror e splatter, e le citazioni cinefile non finiscono con Zemeckis ma proseguono a tutto raggio, passando ad esempio da Kubrick (2001 Odissea nello spazio e Shining) a De Palma (Carrie - Lo sguardo di Satana), da Lynch (The Elephant Man), Emerald Fennell (Una donna promettente) a tutto Cronenberg.

Fargeat gestisce con lucidità e senso dello spettacolo la messinscena di questa storia estrema improntata all'esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale a quel maschile che le distingue in "chiavabili o inchiavabili", e in base a questo assegna loro l'unico valore possibile.

Gli uomini nel film vengono fuori come idioti pericolosi pronti a tirare fuori il loro lato più meschino, ma anche la protagonista (anzi, le protagoniste) non ne esce bene, fondamentalmente perché accetta la permessa che "la versione migliore di sé" sia quella giovane e tonica, e nient'altro.

In questo anche Fargeat cammina sul filo fra critica e accettazione degli stereotipi, ad esempio facendo la più trita equazione fra vecchiaia e orrore o indugiando sui dettagli anatomici dei corpi femminili in modo aderente al modello maschile - per criticarlo, certo, ma rischiando di ottenere un effetto confermativo. Fargeat purtroppo è onesta nel ritrarre la condizione femminile come un'altalena fra una giovinezza inconsapevole e un'età matura rassegnata. Si vorrebbe che Elizabeth, nella sua versione giovane Sue, portasse con sé esperienza e saggezza, e invece a entrambe le età è uno specchio riflettente a uso e consumo degli uomini che cerca di aderire a standard di bellezza eteroimposti.

Fargeat racconta l'odissea tragicomica della sua antieroina attraverso due ore e venti di visioni raccapriccianti degne di Cronenberg incentrando l'orrore sul corpo femminile, e Demi Moore è davvero coraggiosa nel sottoporre il suo fisico (già di per sé modificato dalla chirurgia plastica) a infinite trasformazioni peggiorative, mentre a Margareth Qualley è affidato il ruolo di Sue, altrettanto di plastica con i suoi sorrisi finiti e la vocetta infantile, pronta a prestarsi ad un immaginario che la vuole sogno erotico e fidanzatina d'America. Non c'è posto né per Elizabeth né per Sue, ma è soprattutto l'odio verso se stesse a fare di loro due perdenti, quale che sia il loro aspetto esteriore (e quello di Moore e quello di Qualley, già "perfetti" in partenza).

The Substance è a dir poco esagerato nella rappresentazione di questo autosabotaggio ingenerato dal patriarcato imperante, ma sottolinea anche nelle donne un collaborazionismo dal quale è impossibile uscire vincitrici. Fargeat stroppia, tira troppo in lungo la metafora, entra a gamba tesa nel trash e nel camp, sottolinea ogni dettaglio facendo di ogni smagliatura una sconfitta e di ogni centimetro di pelle tonica un punto d'onore: e ha il coraggio di creare momenti comici e satirici che più che al body horror sembrano puntare alla parodia di una società che mette una pressione insostenibile sul corpo femminile. E lo fa attraverso una costruzione filmica audace, solida e puntuale.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 30 maggio 2024
Monia Manzo
Close-up

Coralie Fargeat conquista la critica e il pubblico alla 77 edizione del Festival di Cannes, grazie a un film, The Substance, in cui tematiche inflazionate, ma molto sentite dalla società, emergono con forza esplosiva e maestria. Parigina, classe 1976, la regista francese ci dona un lavoro lungo, ma che a differenza di altre opere in concorso giustifica la durata attraverso un racconto mozzafiato, ricco [...] Vai alla recensione »

martedì 28 maggio 2024
Ilaria Feole
Film TV

Che orrore il corpo di donna che invecchia: a Hollywood compiuti i 50 le attrici spariscono dalla ribalta, costrette dallo sguardo patriarcale, e dall'autosabotaggio derivante da standard iniqui, a nascondersi alla vista. O a ritoccarsi in un'eterna giovinezza, come da anni fa Demi Moore, emblematico corpo attoriale finalmente riportato a giusta gloria, nel ruolo di una Norma Desmond contemporanea [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 maggio 2024
Simone Bisantino
Nocturno

Dopo il controverso Titane (2021), Cannes torna a grondare sangue con un body horror degno di questo nome, grazie a The Substance della regista francese Coralie Fargeat. "Hai mai sognato di avere una versione migliore di te?" Con questo claim si apre The Substance, opera seconda della Fargeat in competizione a Cannes 77. Come una delle tante pubblicità di Facebook e Instagram, questa nuova sostanza [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 maggio 2024
Gabriele Niola
Esquire

Quello che fa The Substance è esattamente quello che facevano i film di serie Z una volta. Oggi non è infrequente che film di serie A, quelli con le star, presentati a Cannes come questo (in concorso!) e ben prodotti, riprendano quel tipo di storie e anche quel tipo di grossolana ingenuità. Un filmaccio di oggi invece no, una storia del genere non la racconterebbe mai.

giovedì 23 maggio 2024
Massimo Causo
Duels.it

Corpo a corpo, in senso letterale: The Substance di Coralie Fargeat squassa il Concorso di Cannes77 riattivando l'enzima del body horror anni '80, ma aggiornandolo all'argomentazione sociale attuale. I primi turbamenti adolescenziali dell'horror di ieri sono superati a destra dai primi turbamenti della senescenza, del decadimento fisico, della rottamazione prematura.

mercoledì 22 maggio 2024
Francesco Crispino
Filmcronache

È letteralmente vertiginoso il secondo lungometraggio di Coralie Fargeat, capace com'è di mescolare il romantico tema del Doppio incastonato in certo romanzo gotico di fine '800 con il body horrorcinematografico alla Cronenberg. Di trovare insomma un'ammirevole sintesi postmoderna e un'affascinante quanto perturbante cornice grottesca alle suggestioni provenienti dal Dorian Grey di Oscar Wilde, dal [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Giulio Zoppello
Today

The Substance è l'esaudimento di una preghiera: quella di avere un film a Cannes 2024 in grado di lasciare un segno non momentaneo, di dare qualcosa di significativo, memorabile, di farlo con audacia e soprattutto con grandissima creatività. Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid sono i protagonisti di una comedy body horror scatenata, irrefrenabile, magnifica, che conferma quanto la Croisette [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Richard Lawson
Vanity Fair

Negli anni '90, Demi Moore è stata per breve tempo l'attrice più pagata al mondo, incassando 12 milioni di dollari per Striptease. Quello è stato l'apice di una carriera che poi si è rallentata, anche se Moore ha lavorato in svariati progetti, tra cui il recente Feud: Capote vs. The Swans, dove ha insossato i panni di una donna di mondo arrabbiata. Tuttavia è passato tanto tempo dall'ultima volta che [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Carlo Valeri
Sentieri Selvaggi

A Star is Born. A Star is Dead. Ascesa e caduta di una stella del cinema e della Tv. Il nome è Elisabeth Sparkle. Un nome abbandonato su una stella all'Hollywood Boulevard che attraversa il tempo e le generazioni, e in pochi minuti la vediamo deteriorarsi come fosse un essere senziente. È quasi un film nel film il breve, magnifico, prologo con cui si apre The Substance, il secondo film da regista della [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Roberto Manassero
Cineforum

Mettere in concorso un film come The Substance una volta sarebbe stato impossibile (anzi, una volta sarebbe stata impossibile l'esistenza stessa di un film come The Substance!), mentre oggi, dopo la vittoria nel 2021 di Titane, è sia una consuetudine, sia una furbata. Perché con The Substance l'intenzione palese è quella di creare polarità di giudizi, tra detrattori che s'incazzano (francesi e no) [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Elisa Battistini
Quinlan

La morte ti fa bella (1992) di Zemeckis incontra Society - The Horror (1989) di Brian Yuzna per culminare in una mostruosa fusione "alla" Tetsuo (1989) di Shinya Tsukamoto, ma facendo decisamente ridere: al suo secondo lungometraggio dopo un rape and revenge movie (Revenge, 2017), la regista francese Coralie Fargeat porta sulla Croisette una commedia body horror, una farsa fracassona che guarda molto [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Eccolo, il nuovo Titane. Per qualche concordanza poetico-stilistica può essere accostato alla Palma d'Oro, invereconda, di Julia Ducournau, ma non c'è paragone: è meglio, di gran lunga. Rispondendo per immagini e suoni, Zeitgeist e autorialità, derivazione (dal Ritratto di Dorian Gray a Frankenstein, da Mulholland Drive a Eva contro Eva, quanta e tanta roba) e genere, body-horror e empowerment femminile [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

All'apice della sua carriera e della sua fama, con tanto di stella nell'Hall of fame, Elisabeth Sparkle (Demi Moore) viene messa alla porta dal suo impresario e causa anche un incidente stradale, perde la forza del fisico. Per superare l'impasse accetta di sfruttare un sistema sperimentale, denominato appunto "The substance", che le dovrebbe permettere di tornare ad avere pieno vigore del proprio corpo. [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

The substance, body-horror di Coralie Fargeat (Revenge) rivisita con sguardo femminile il mito di Selene, alias dell'eterna giovinezza. Per mantenere all'apice dello splendore forza e bellezza che stanno tramontando una star accetta di sperimentare un misterioso promettente processo rigeneratore. Demi Moore trasformandosi in Margaret Qualley dà corpo alla più diffusa ossessione contemporanea.

lunedì 20 maggio 2024
Claudia Catalli
Wired

L'applauditissimo body horror The Substance ruota intorno a questa domanda: se esistesse una sostanza in grado di renderti più giovane e bella/o, o meglio di creare il tuo alter ego perfetto dal punto di vista estetico, la useresti? Consideratelo un La morte ti fa bella 2.0 (potremmo definirlo La scissione ti fa bella): anche questo è incentrato sull'ossessione per la bellezza e l'eterna giovinezza [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Andrea Giordano
Vogue

Meryl Streep e Goldie Hawn c'avevano provato in La morte ti fa bella: inseguire l'eterna giovinezza per rimanere ancorati ad una società che non accetta l'invecchiamento, e preferisce vederci sempre belli e perfetti. Zemeckis allora costruì una commedia universale, ma sempre all'interno di alcuni canoni brillanti, meno invasivi. Ora però Coralie Fargeat, la regista del sanguinoso Revenge (con Matilda [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
domenica 26 maggio 2024
 

Il visionario body horror di Coralie Fargeat con Demi Moore vince il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
lunedì 20 maggio 2024
Paola Casella

Una coraggiosa Demi Moore mette a disposizione il suo corpo per raccontare il desiderio eterno di gioventù e bellezza. In concorso. Vai all'articolo »

winner
miglior scenegg.ra
Festival di Cannes
2024
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