Il gioco del destino e della fantasia

Film 2021 | Drammatico, +13 121 min.

Titolo originaleGuzen to sozo
Titolo internazionaleWheel of Fortune and Fantasy
Anno2021
GenereDrammatico,
ProduzioneGiappone
Durata121 minuti
Regia diRyûsuke Hamaguchi
AttoriKotone Furukawa, Kiyohiko Shibukawa, Fusako Urabe, Ayumu Nakajima, Hyunri Mori Katsuki, Kai Shouma, Kawai Aoba.
Uscitagiovedì 26 agosto 2021
TagDa vedere 2021
DistribuzioneTucker Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,54 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ryûsuke Hamaguchi. Un film Da vedere 2021 con Kotone Furukawa, Kiyohiko Shibukawa, Fusako Urabe, Ayumu Nakajima, Hyunri. Cast completo Titolo originale: Guzen to sozo. Titolo internazionale: Wheel of Fortune and Fantasy. Genere Drammatico, - Giappone, 2021, durata 121 minuti. Uscita cinema giovedì 26 agosto 2021 distribuito da Tucker Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,54 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 agosto 2021

Tre episodi che girano attorno a tre donne e le loro vite amorose. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office Il gioco del destino e della fantasia ha incassato 111 mila euro .

Consigliato sì!
3,54/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,80
PUBBLICO 3,32
CONSIGLIATO SÌ
Una gioia da guardare che conferma il talento di Hamaguchi, il cantore più atipico del Giappone.
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 5 marzo 2021
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 5 marzo 2021

Tre storie di rivelazioni e coincidenze nel Giappone d'oggi. Nella prima, una ragazza si rende conto che la sua amica ha incontrato e si sta invaghendo del suo ex-fidanzato, e deve decidere come comportarsi. Nella seconda, uno studente vuole vendicarsi di un professore che lo ha bocciato, e persuade una studentessa a incastrarlo con un tentativo di seduzione dagli esiti imprevisti. Nella terza, due donne si riconoscono reciprocamente per strada come due importanti figure del rispettivo passato, ma un pomeriggio insieme farà venire alla luce una realtà un po' diversa.

Ryusuke Hamaguchi è un autore tra i più interessanti della nuova generazione di registi giapponesi: fa un cinema atipico, fluttuante e divertito, e gioca con le strutture temporali come un poeta impazzito all'inseguimento della metrica perfetta.

Wheel of fortune and fantasy lo vede proseguire in una direzione simile al precedente Asako I & II, con dei toni leggeri ma una messa in scena iper-calcolata, ben lontana dall'opera-fiume Happy hour, densa e spontanea esplorazione dell'amicizia femminile, che lo aveva portato al successo nel 2015.

L'Hamaguchi recente è però certamente più accogliente per il grande pubblico, e Wheel of fortune and fantasy è una gioia da guardare con le sue tre storie di coincidenze progressivamente più improbabili e di incontri che dal nulla cambiano la vita. Alcuni gustosi, altri commoventi, qualcuno perfino crudele: non è un cinema di soli buoni sentimenti il suo, benché rimanga di radice profondamente umanista.

Come in Asako, la salvezza e la dannazione dei personaggi di Hamaguchi passa per la prova del tempo, che scorre e riporta a galla il passato in una configurazione nuova. Vecchi amanti o nuovi amici, su quale casella si fermerà questa "ruota della fortuna" esistenziale? L'elemento di totale sorpresa, da sempre sfruttato dal regista come base sia tragica che umoristica, diventa il trait d'union tra i racconti ed esalta il talento da perfetto dialoghista di Hamaguchi, che sa essere buffo e sardonico come Hong Sang-soo e improvvisamente rivelatorio come Rohmer, spesso nell'arco di una sola battuta.

La conversazione a due è il suo parco giochi preferito, e si evolve dai tempi di Happy Hour (in cui era una meta da raggiungere sfrondando le dinamiche di gruppo) fino al presente, in cui diventa indulgente e abbondante ripetizione che giunge a battito serrato. Cantore ormai specializzato del ritratto femminile, Hamaguchi è tanto più prezioso nel panorama giapponese per la franchezza amorosa e sessuale in cui bagna la sua prosa, ed è quindi una fortuna che sembri divertirsi così tanto a giocare con lo spettatore.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 16 settembre 2021
Silver90

"La ruota del destino e della fantasia" è un film diviso in tre episodi, ognuno con una chiave di lettura (e uno stile registico diverso), in cui le figure femminili sono al centro del racconto: mentitrici, subdole, finanche capaci di orchestrare inganni, non per compiacere il prossimo, bensì per soddisfare la loro voglia di vita, di eros, di fantasia appunto.

martedì 14 settembre 2021
Giovanni_B_southern

Senza 'spoilerare' nulla. Il film è eccellente. Lo sfondo è un Giappone molto moderno. Le storie sono 3. Separate. Scritte benissimo. Insomma è un film da vedere!!!!

giovedì 24 febbraio 2022
Ennio

Ogni volta che guardo un film giapponese "borghese" rimango piacevolmente colpito dal formalismo dei rapporti personali, dall'educazione, la precisione, la mancanza di volgarità e trasandatezza nei modi e nelle forme. L'episodio centrale dei tre è forse il più paradigmatico, con lo scrittore affermato che scioglie il suo freddo distacco emotivo all'ascolto [...] Vai alla recensione »

domenica 19 settembre 2021
Chicalinda

I dialoghi delle 3 storie femminili proposte,sfiorano la letteratura, in alcuni passaggi la Poesia. I tempi e l'ambientazione decisamente orientali ma le storie di sentimenti, la forza delle parole, la comunione delle anime che siano esse dello stesso genere o meno, superano i confini continentali. Storie che propongono passato e presente nello stesso momento un unicum tangibile.

domenica 19 settembre 2021
Chicalinda

I dialoghi delle 3 storie femminili proposte,sfiorano la letteratura, in alcuni passaggi la Poesia. I tempi e l'ambientazione decisamente orientali ma le storie di sentimenti, la forza delle parole, la comunione delle anime che siano esse dello stesso genere o meno, superano i confini continentali. Storie che propongono passato e presente nello stesso momento un unicum tangibile.

sabato 4 settembre 2021
athos

Tre storie al femminile (i maschi sono di contorno) che si chiudono con un ritorno al passato delle protagoniste e con una domanda: sei felice? Poco movimento, dialoghi lunghissimi e per nulla scontati, il regista approfondisce i temi poco alla volta, illuminando la scena. All'entrata ho chiesto scherzosamente a chi aveva visto il film di dare un voto.

domenica 12 settembre 2021
Luciana

Nonostante alcune trovate indovinate e particolari, il film è davvero noioso e si fa fatica ad arrivare alla fine.  Siamo usciti con la certezza che la mentalità giapponese é davvero molto distante dalla nostra

giovedì 9 settembre 2021
harroldthebarrel

È stato davvero difficile arrivare alla fine di questo film. Che è in fondo un non-cinema, bensì un collage di brevi simil piece teatrali basate su dialoghi piuttosto lunghi, pretenziosi e francamente noiosi:  la (presunta) originalità e delicatezza non necessariamente è garanzia di profondità e spessore.

FOCUS
FOCUS
sabato 28 agosto 2021
Roy Menarini

Il rapporto tra cinema e letteratura passa anche attraverso atti cinematografici che non sono semplici trasposizioni di libri editi. In questo caso, Il gioco del destino e della fantasia, distribuito dalla Tucker Film dopo la vittoria a Berlino (Orso d'argento), si basa su tre racconti dello stesso regista, Ryusuke Hamaguchi, del tutto sconosciuto fino a oggi in Italia. Ma, indipendentemente dalla fonte, il rapporto tra i personaggi dei differenti episodi, è completamente fatico, si svolge cioè attraverso il dialogo e la parola. E indaga la natura formale e sociale dei rapporto umani.
Certo, a volte il termine "letterario" per un film assume connotati negativi (come sinonimo di legnoso, inautentico, poco cinematografico), che in questo caso non trovano ragion d'essere.

Il gioco del destino e della fantasia è infatti un film al tempo stesso minuzioso e spontaneo, scritto nei minimi dettagli e sinceramente occasionale, astratto e concreto.

Le rime interne dei tre episodi permettono di trovare ben più che semplici corrispondenze (i confronti a due, la definizione dei sentimenti, le sorprese dovute ai segreti che ciascuno custodisce, e così via). Pensiamo per esempio al primo, lungo confronto in taxi tra le amiche protagoniste del primo episodio, dove l'uomo di cui una delle due si sta innamorando viene evocato in termini così tangibili che l'altra definisce "erotico" il solo racconto di un'innocente chiacchierata.
E nel secondo episodio, a diventare erotico è un brano di letteratura che una studentessa (matura) legge al professore (che ne è autore) ad alta voce, senza che i corpi si sfiorino nemmeno una volta. E in fondo, anche nella schermaglia tra le due vecchie amiche (o forse non così amiche) del terzo episodio, il bisogno di calore umano e il contatto fisico sono aspetti fondamentali per la costruzione di un rapporto tanto ambiguo quanto paradossalmente caloroso.
Delle influenze di Ryusuke Hamaguchi la critica ha parlato molto, citando Eric Rohmer, Woody Allen, Hirokazu Kore'eda, o persino Ozu. Ci pare che il miglior riferimento sia il primo, Rohmer. Tornando alla questione letteraria, infatti, Rohmer era solito organizzare i suoi film in cicli stagionali, pubblicando poi spesso anche la loro versione letteraria. Nel suo caso la fusione poetica di cinema e scrittura era portata alle estreme conseguenze, anch'egli attraverso lo strumento del dialogo e del confronto verbale, quindi della parola come trait-d'union tra pagina e schermo. Senza però mai perdere l'attenzione all'aspetto visivo, che in Rohmer ha spesso assunto i tratti di un naturalismo e di un'autenticità flagranti.
Hamaguchi, a modo suo, reinventa il "rohmerismo", ma dialoga con il cinema giapponese minimalista e con la letteratura nipponica. Per quanto a rischio di logorrea, i suoi personaggi sono stratificati, e se si pensa di averne afferrato la personalità si scopre presto che i singoli caratteri sono ben più sfumati, sfuggenti (ma anche veritieri, illuminanti). E sbaglierebbe chi pensasse a una messa in scena semplice, fatta di campi e controcampi, quindi tutto sommato al servizio della sceneggiatura.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 22 agosto 2021
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Tre storie d' amore in cui il caso e talvolta l' equivoco svolgono un ruolo fondamentale, ma anziché sabotare le geometrie sentimentali esaltano il desiderio e l' immaginazione. Tre racconti magistrali diretti da un regista giapponese che quest' anno ha vinto prima un Orso d' argento a Berlino (con questo film, in sala dal 26 agosto), poi un Premio per la miglior sceneggiatura a Cannes con "Drive My [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 ottobre 2021
Alessandro Ronchi
Gli Spietati

Con GUZEN TO SOZO si stabilizza la cifra autoriale di Ryusuke Hamaguchi, esponente di punta dell'ultima vague niponica, premiato per questo film con l'Orso d'Argento e collezionista di premi assortiti a Cannes e Locarno. Come capita a moltissimi, una formula critica privilegiata, di quelle passepartout che stanno su tutto e non impegnano, è rimasta appiccicata a Hamaguchi: lui è il Rohmer giapponese. [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 settembre 2021
Marina Visentin
Cult Week

«Non pensavo che una conversazione potesse essere tanto erotica. Ci siamo accarezzati con le parole». È un amore che nasce? Sembrerebbe di sì, a giudicare da questo brandello di dialogo tra due ragazze in taxi - protagoniste del primo episodio di Il gioco del destino e della fantasia di Ryusuke Hamaguchi, meritatissimo Orso d'argento all'ultima Berlinale.

sabato 28 agosto 2021
Massimo Causo
Duels.it

È un cinema di ipotesi, quello di Ryusuke Hamaguchi, percorso da figure che slittano sul destino reciproco, sulla contiguità del sentire e sulla sostituzione dei sentimenti. È raro assistere, come in questo caso, alla nascita di un autore in una maniera tanto precisa e coerente da apparire quasi subitanea: a parte l'esordio del 2008 (Passion, suo film di laurea alla Tokyo University of Arts), è nell'arco [...] Vai alla recensione »

sabato 28 agosto 2021
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Una ragazza torna con gli occhi che le brillano da un incontro con un nuovo corteggiatore, vogliosa di raccontare tutto alla migliore amica. Comincia discutendo il tipo umano: un figo o un playboy? ( La differenza si perde in traduzione, le due si dichiarano comunque d' accordo sul fatto che non si va a letto prima del terzo appuntamento). L' innamorata racconta, la confidente chiede dettagli, si pronuncian [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 agosto 2021
Valerio Caprara
Il Mattino

Bellissimo, al contrario, nonostante la sua ispirazione squisitamente cerebrale, Il gioco del destino e della fantasia del quarantatreenne Hamaguchi (vincitore con questo film dell' ultimo Orso d' argento a Berlino e grazie a Drive My Car anche della migliore sceneggiatura a Cannes) che arpeggia da par suo sui toni di tre racconti autonomi dedicati agli intrecci del destino con l' immaginazione e viceversa. [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 agosto 2021
Cristina Piccino
Il Manifesto

Tucker li ha presi in distribuzione italiana entrambi, Wheel of Fortuny and Fantasy, Orso d' argento all' ultima Berlinale, e Drive My Car, il colpo di fulmine del festival di Cannes - dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura - mostrando ancora una volta una speciale attenzione alle nuove sensibilità del cinema contemporaneo. Il primo è in sala da oggi (il secondo ci arriverà il 23 settembre), [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 agosto 2021
Alessandra Levantesi
La Stampa

Diviso in tre racconti autonomi, Il gioco del destino e della fantasia è un delizioso film che si rispecchia interamente nel titolo. In «Magia» Tsugumi confida all' amica del cuore Maiko di aver incontrato l' uomo dei suoi sogni, un giovane che, pur soffrendo le pene di un amor perduto, sembra pronto a ricominciare con lei, ma è Maiko quell' amor perduto In «La porta spalancata» Nao cerca di intrappolare [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 agosto 2021
Alessandra De Luca
Avvenire

Una ragazza si accorge che la sua amica ha conosciuto e si sta innamorando del suo ex-fidanzato, e deve decidere come comportarsi. Uno studente che vuole vendicarsi di un professore che lo ha bocciato decide di convincere una studentessa a sedurlo e a incastrarlo. Due donne si riconoscono per strada e rievocano insieme il loro importante passato, ma un pomeriggio insieme farà venire alla luce una realtà [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 agosto 2021
Stefano Giani
Il Giornale

Tre storie di donne - una che s' innamora dell' ex della migliore amica, una che vendica il collega bocciato dal prof e due compagne di scuola che si trovano dopo molto tempo - ma è vietato definirle episodi. Il regista si arrabbierebbe. Ha concepito il film come una partitura musicale di cui questi sarebbero tre movimenti. Gioca sul campo che gli è più congeniale, quello dei dialoghi, in cui è un [...] Vai alla recensione »

martedì 6 luglio 2021
Eddie Bertozzi
Film TV

Il nuovo paladino del cinema giapponese ha un nome: Ryusuke Hamaguchi. Dopo Happy Hour (2015) e Asako I & II (2018) - e appena prima dell'imminente Drive My Car, a Cannes 2021 - è con Wheel of Fortune and Fantasy, Orso d'argento alla Berlinale 2021, che l'autore nipponico conferma la luminosità, la grazia e la lucidità del suo cinema. Un film, tre storie, una costellazione di personaggi femminili: [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 luglio 2021
David Ehrlich
IndieWire

I racconti brevi non sempre godono del rispetto che meritano. I cortometraggi - che l'industria cinematografica ha scelto di ritenere inutili anziché capire come sfruttarli - non godono di alcun rispetto. A meno che alcuni di loro non vengano impacchettati insieme in modo da sembrare un lungometraggio. Il seducente Wheel of fortune and fantasy di Rysuke Hamaguchi è un delizioso trittico di vignette [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 luglio 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tra le novità della settimana, un altro titolo proveniente dall'Estremo Oriente, che è stato presentato in questi giorni al Far East Film Festival di Udine: «Wheel of Fortune and Fantasy» del giapponese Ryusuke Hamaguchi. Al centro ci sono tre storie incentrate sull'amore e i casi della vita: nella prima protagonista è una modella in crisi sentimentale; nella seconda una ragazza parla con un professore [...] Vai alla recensione »

sabato 13 marzo 2021
Mario Blaconà
Filmidee

Continuazione ideale di Happy Hour, il suo primo lungometraggio senza il co regista K Sakai, Wheel of Fortune and Fantasy di Ryusuke Hamaguchi, vincitore dell'Orso d'Argento (Gran Premio della Giuria) a questa insolita ma inevitabile 71° edizione della Berlinale, raccoglie le istanze espressive più significative di un certo cinema realista giapponese (ma forse asiatico tout court) e le rielabora attraverso [...] Vai alla recensione »

martedì 9 marzo 2021
Luca Pacilio
Film TV

Una ragazza, scoperto che il suo ex vede la sua migliore amica, obbliga sé e il ragazzo a interrogarsi sul sentimento che li legò e forse li lega ancora. L'adescamento abortito di un professore, per un fatale errore della ragazza tentatrice, produce conseguenze. Un incontro fortuito, fondato su un errore di persona, si trasforma in lieve, terapeutico psicodramma.

sabato 6 marzo 2021
Giampiero Raganelli
Quinlan

Come avevamo già considerato in occasione della presentazione di Happy Hour a Locarno, Rysuke Hamaguchi si conferma quale degno erede di quel cinema classico giapponese che ha saputo regalare alcuni dei più bei ritratti femminili della settima arte. Autori come Naruse e Mizoguchi hanno raccontato la condizione di sottomissione della donna in una società patriarcale ancora forte nella loro epoca, elaborando [...] Vai alla recensione »

sabato 6 marzo 2021
Carmelo Leonardi
Sentieri Selvaggi

Prima Berlinale per Hamaguchi e primo premio. Il suo Guzen to sozo ha vinto l'Orso d'argento. Un premio che conferma il talento di un autore con uno sguardo riconoscibilissimo nel panorama contemporaneo, capace di aggiornare la classicità del cinema giapponese. Sembra di guardare Ozu per la semplicità dei dialoghi e la pulizia della messa in scena. Fin da subito si entra in quella intimità falsata [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2021
Marina Pavido
Cineclandestino

Fresco come una giornata di primavera, il lungometraggio Wheel of Fortune and Fantasy. Perché, di fatto, questo ultimo lavoro del cineasta giapponese Ryusuke Hamaguchi, presentato in Concorso alla Berlinale 2021 nella sua particolare edizione online, colpisce immediatamente per le particolari atmosfere ricreate, per il commento musicale che accompagna dolcemente la quotidianità dei nostri protagonisti [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2021
Paolo Bertolin
Cinematografo

All'esordio nella Competizione berlinese, dopo il fortunato passaggio di Happy Hour a Locarno 2015 e quello un po' meno propizio di Asako I & II a Cannes 2018, Rysuke Hamaguchi si conferma cultore di un minimalismo del racconto cinematografico segnato da precisione di scrittura e da un'eccellente sintonia tra messa in scena e interpretazioni attoriali, prettamente femminili.

venerdì 5 marzo 2021
Alessandro Uccelli
Cineforum

Ci eravamo permessi di essere crudeli con Ryûsuke Hamaguchi, quando nel 2019 il suo precedente lungometraggio, Asako I e II una storia d'amore e Doppelgänger dallo spirito davvero un po' troppo manga, fu presentato nella competizione principale di Cannes. Era una crudeltà dettata molto verosimilmente dal contrasto tra quell'approccio leggero, che fuori dalla cultura nipponica e nippofila suona come [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2021
Giovanni Spagnoletti
Close-up

Ancora nel Concorso berlinese, a seguire il drammatico film ungherese di Bence Fliegauf Forest - I See You Everywhere, un'altra opera, molto notevole, che sonda in luce e controluce i rapporti umani e d'amore. Guzen to sozo cioè come da titolo internazionale a noi più comprensibile Wheel of Fortune and Fantasy , è una ronda di sentimenti e accadimenti relazionali trasposti in tre episodi non legati [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2021
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

La modella Meiko conversando in auto con l'amica Tsugumi si rende conto che il ragazzo con cui quest'ultima sta intrattenendo una relazione è il suo ex; premiato con il più prestigioso riconoscimento letterario giapponese, un professore di mezza età è oggetto di una vendetta da parte di un suo studente, che non è riuscito a laurearsi, attraverso la trappola predisposta con un'amica; due donne si incontrano [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 11 agosto 2021
 

Tokyo diventa teatro di emozioni universali. Dal 26 agosto al cinema. Guarda il trailer »

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martedì 27 luglio 2021
 

A fine settembre la Tucker porterà in sala anche Drive My Car, miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. Vai all'articolo »

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Festival di Berlino
2021
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