Mr. Ove

Film 2015 | Commedia drammatica, +13 116 min.

Regia di Hannes Holm. Un film con Rolf Lassgård, Bahar Pars, Ida Engvoll, Filip Berg, Chatarina Larsson. Cast completo Titolo originale: A Man Called Ove. Genere Commedia drammatica, - Svezia, 2015, durata 116 minuti. Uscita cinema martedì 31 ottobre 2017 distribuito da Academy Two. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,81 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2017

Tra Parvaneh e lo sgarbato Ove, ex presidente dell'associazione dei condomini, nascerà inaspettatamente una bella amicizia. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, ha vinto un premio ai European Film Awards, In Italia al Box Office Mr. Ove ha incassato 167 mila euro .

Mr. Ove è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,81/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,75
PUBBLICO 3,17
CONSIGLIATO SÌ
Uno scorbutico e disperato pensionato ritrova la voglia di vivere grazie alla vicina iraniana e alle sue figlie.
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 24 ottobre 2017
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 24 ottobre 2017

Il signor Ove ha 59 anni e non sopporta molte cose della vita moderna a partire dai burocrati di stato, fino a quelle offerte per cui se compri una cosa ha un prezzo, ma se ne prendi due pezzi è scontata. Ove è stato presidente di una comunità di villette e come tale ha imposto un ordine ferreo a tutti insieme all'amico Rune, ma i condomini si sono stancati di lui e gli hanno tolto il titolo. Ora anche la Saab, presso a cui ha lavorato per molti anni e a cui è sempre stato fedelissimo, ha deciso di poter fare a meno di lui, che si fa mandare in pensione. Indesiderato da tutti e senza alcun desiderio che non sia la perfetta cura della comunità, decide di togliersi la vita, ma i suoi piani vanno a rotoli per una serie di circostanze, su tutti l'arrivo della nuova vicina Parvaneh, di origini iraniane e con un marito svedese piuttosto imbranato.

Di vecchi burberi è piena la storia del cinema e appena ne vediamo uno in veste di protagonista sappiamo che prima o poi il bisbetico sarà domato. A fare la differenza è in questo caso l'aggiornamento alla convivenza multietnica, che però finisce per smorzare nella correttezza politica la causticità del protagonista.

Il signor Ove insomma non è certo il Clint Eastwood di Gran Torino, anche se per arrivare al cuore di entrambi fa da grimaldello una presenza femminile vicina di casa, di origini relativamente esotiche. Se per Clint era una determinata ragazza di etnia Hmong, qui è invece una donna iraniana, che cucina bene ma ha bisogno di lezioni di guida, oltre che di una mano in casa visto che il marito non sa, tra le altre cose, montare la lavastoviglie. Ad aumentare il coefficiente di irresistibilità della vicina c'è una figlia in arrivo, che si aggiunge alle due bambine a cui manca propio la figura di un nonno...

Nel mentre, a ogni tentativo di suicidio fallito, Ove rivede parti della sua vita, ricordando la sua relazione con la moglie Sonja, che di lui si era innamorata probabilmente perché lo riteneva buffo e che infatti non ha mai perso il sorriso. Tanto che lui le è ancora devotissimo e le porta spesso fiori al cimitero. Ha poi un ruolo chiave la moglie di Rune, che ha bisogno di una mano per difendere il marito dal prepotente stato sociale svedese, di cui Ove è nemico giurato fin da quando ha lottato per far installare una rampa per sedie a rotelle a scuola.

Quest'ultimo elemento è piuttosto spiazzante, visto che lo stato sociale svedese sarà pur intrusivo ma sicuramente è anche molto avanzato e garantisce varie tutele, ignote in diversi altri Paesi europei. Tanto che i crudeli burocrati lottano per accollarsi le spese mediche del povero Rune all'interno di una casa di cura, insomma non si tratta esattamente di Equitalia che minaccia un pignoramento dei beni a qualche poveraccio. Ma visto che tutto è relativo, è pure ammissibile che per Ove questi burocrati, rappresentati con una arroganza sopra le righe, siano il Male incarnato. Il problema è che non causano una reale tensione drammatica se non quasi alla fine del film, così come non c'è niente che sorprenda nella stucchevole storia d'amore con la moglie. Ove inoltre è burbero ma a suo modo è anche educato, dunque non usa mai parole davvero inopportune. Se la può prendere malamente con la padrona di un piccolo cane che gli orina in cortile, mai si permetterebbe insulti razzisti né omofobi e finirà per ospitare in casa un ragazzo gay che, dopo aver fatto coming out, è in rotta col padre.
Tratto dal romanzo L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman, Mr. Ove dunque ha il tipico protagonista dal un cuore d'oro, che oltretutto neppure lo nasconde molto bene ed è insomma burbero solo fino a un certo punto. Ma se il bisbetico è irragionevole solo che in certi dettagli, ecco che solo questi dettagli faranno sorridere e ripetendosi perderanno presto il loro effetto. Troppo presto per un film che invece si trascina per due ore verso un esito inevitabile, movimentato solo da un paio di facili scene strappalacrime. A essere davvero irresistibili sono le scene di tentato suicidio, provocatorie e irriguardose dei nostri tabù, ma finiscono per essere troppo poco e concentrate all'inizio di un film, che con il procedere si smorza inesorabilmente.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 20 novembre 2017
vanessa zarastro

Da “La bisbetica domata”, la commedia di William Shakespeare in poi, la letteratura (e cinematografia) europea e statunitense è piena di burberi che man mano si domano da soli. Così Hebenezer Scroge in “Canto di Natale” di Charles Dickens e poi vari personaggi portati sullo schermo dalla coppia Lemmon/Matthau o il Walt Kowalski in Gran Torino da Clint Eastwood. [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 novembre 2017
Flyanto

 Candidato all'Oscar come miglior film straniero (vinto poi dalla pellicola "Il Cliente " di Farhadi) , "Mr. Ove" è una commedia agro-dolce ed un poco surreale che presenta la figura del protagonista, appunto il Mr. Ove del titolo, nella sua quotidianità. Rimasto da tempo vedovo, egli vive solo in una casa con il giardino vicino ad altre simili alla sua con [...] Vai alla recensione »

sabato 4 novembre 2017
Vincenzo Ambriola

Tutto deve essere in ordine nel piccolo mondo di Mr. Ove. Tutti i giorni fa un giro di ricognizione nel vicinato, controllando che le auto siano parcheggiate bene, che il cancelletto di accesso alle villette sia ben chiuso, raccogliendo cicche e inseguendo cani e gatti. La sua vita non è stata semplice, Mr. Ove è passato attraverso tragedie familiari che l'hanno messo alla prova, [...] Vai alla recensione »

martedì 4 settembre 2018
angelo umana

 Film che può essere considerato minore, nonostante la sua lunga durata di ben 116', fatto dello humour svedese o forse fotografia di costumi svedesi: ad esempio un uomo che cade sui binari della ferrovia e nessuno dei viaggiatori, intenti ai loro smartphone, si precipita a sollevarlo, oppure occuparsi di questioni modeste di vicinato, come redarguire qualcuno che gli rovina la visuale [...] Vai alla recensione »

sabato 10 marzo 2018
Daniele Marsero

Portare al cinema il senso civico e morale è un esercizio che può scadere in deja-vu irreali o in commediucole non proprio all’altezza. Ci è invece riuscito magnificamente Hannes Holm, regista e sceneggiatore svedese, con un’ottima maestria per questo adattamento cinematografico del pluripremiato libro “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Backman. Le [...] Vai alla recensione »

martedì 31 ottobre 2017
cardclau

Il film mi è piaciuto molto. E' un film sulle relazioni umane, non sugli effetti deleteri della onnipresenza degli smartphones, in un mondo in cui tutti sono occupati nel loro fumo e nella loro solitudine. Mr. Ove viene da una infanzia e gioventù con particolari difficoltà. Perde la madre in tenera età in un ambiente familiare e circostante incapace di elaborare affettivament [...] Vai alla recensione »

domenica 26 febbraio 2017
Louise Dominici

Talmente sfortunato da non poter nemmeno morire in santa pace. Eppure, un raggio di sole si profila all'orizzonte quando meno uno se l'aspetta ed ha il volto di una donna iraniana. Una donna che non si lascia intimorire dalla scontrosità del vicino di casa, ma scalfisce, invece, la durezza di un cuore grande che, proprio perchè tale, riesce a dare tanto amore.

martedì 6 febbraio 2018
LBavassano

Nel filone dei film dedicati ai cattivi che in realtà si rivelano (ma lo si sapeva fin dall'inizio) solamente inaspriti dalla solitudine della terza età, e della vedovanza, e pronti, non appena un vicino (preferibilmente di etnia esotica) scalfisca il muro che si sono costruiti a difesa, fin troppo pronti a manifestare tutto il proprio sconfinato amore per il prossimo, si inserisce, [...] Vai alla recensione »

domenica 17 dicembre 2017
Emanuele 1968

Bello il sorriso di queste donne Sonia e Parvaneh, questo sorriso che da coraggio speranza e gioia di vivere, credo che la storia sia vera oppure simile, fatta di dolori famigliari e solitudine. Purtroppo la vita ci regala sorprese, non bisogna rinchiudersi in se stessi come spesso vedo, bisogna andare avanti.

FOCUS
FOCUS
sabato 4 novembre 2017
Roy Menarini

Il misantropo è una figura chiave della civiltà europea. L'omonima commedia di Menandro sprofonda tre secoli avanti Cristo, ma è sicuramente il personaggio riproposto da Molière a metà 600 che fonda un archetipo moderno di lunga fortuna. Se esiste un cinema dichiaratamente europeo - e pare proprio che ormai esista - non può fare a meno delle principali figure narrative e delle personalità letterarie del suo patrimonio, a qualsiasi latitudine possano riemergere.

Mr. Ove mette in scena un misantropo sociale, che detesta il mondo per come è costruito, e che contesta lo Stato per come è organizzato.

Non è sbagliato che i premi EFA abbiano deciso di istituire un riconoscimento specifico per questo genere: e Mr. Ove ha vinto il premio di categoria proprio nel 2016. In fondo, il cinema europeo con le sue declinazioni nazionali rischia di essere preso sul serio solamente quando agisce attraverso la denuncia, il prisma dell'autore o ancora con il mezzo documentario. Ma alcuni film candidati di questi anni (da Un piccione seduto su un ramo... a Dio esiste e vive a Bruxelles, da Padre Vostro a Lui è tornato) toccano argomenti molto sottili - la religione, il rapporto con la morte, la tirannia, le guerre - cercando di allargare il pubblico con la scrittura brillante. Un progetto condivisibile, indipendentemente dal valore del singolo film.

FOCUS
lunedì 30 ottobre 2017
Paola Casella

"La vita è un viaggio tra le risate e le lacrime". Lo ha detto Hannes Holm, il regista svedese di Mr. Ove, che racconta le tragicomiche vicende di un neopensionato incapace di superare il dolore per la morte della moglie e lo trasforma in ostilità costante verso tutti gli abitanti del quartiere, sempre in equilibrio fra dramma e comicità.

Una caratteristica, questa, che appartiene a molta letteratura nordica - Mr. Ove è tratto dal best seller di Fredrick Backman "L'uomo che metteva in ordine il mondo", pubblicato in Italia da Mondadori - ma anche del cinema scandinavo contemporaneo.

Tra i recenti titoli made in Sweden ricordiamo il Leone d'Oro Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza di Roy Andersson, In ordine di sparizione di Hans Petter Moland, Together - Insieme di Lukas Moodysson, Jalla! Jalla! e Kops di Josef Fares, libanese cresciuto in Svezia.

Frasi
- Ma non mi dici niente, ho parcheggiato finendo adosso ad una macchina!
- Che importa è solo una Volvo!
Dialogo tra Ove (Rolf Lassgård) - Parvaneh (Bahar Pars)
dal film Mr. Ove - a cura di Diego
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 2 novembre 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Come Scrooge, Mr. Ove è un odioso scorbutico che ce l'ha con il mondo intero; ma al contrario del dickensiano protagonista di Canto di Natale, non è un avido, avaro capitalista che ha compiuto ogni tipo di malefatte; è un uomo integro e per bene che in seguito alla perdita dell'adorata moglie si è chiuso in se stesso e progetta di suicidarsi. Cosa non facile, dopo che nella casa accanto viene ad abitare [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 novembre 2017
Guillaume Tion
Libération

Ove ha 59 anni, è vedovo e ha perso il lavoro. La vita non sembra avere più nulla in serbo per lui. E allora Ove cerca ripetutamente di suicidarsi per "raggiungere" la moglie Sonja, morta sei mesi prima, ma per un motivo o per un altro non ci riesce. La morte desiderata da Ove dà al regista Hannes Holm l'occasione di mostrare le morti che hanno circondato il protagonista.

giovedì 2 novembre 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Alla ricerca del mistero di Mr. Ove, vedovo e misantropo seguace di ogni modello Saab nel quartierino blindato dove fu presidente dei condomini: perché si ostina a respingere tutti e tentare il suicidio? In flashback, scatola dentro scatola (ma lo sappiamo come è fatta una matrioska...), vengono fuori disgrazie, sogni, traumi e rimorsi di un uomo retto fino all'ossessione.

giovedì 2 novembre 2017
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Non c'è verso di calmarlo Ove "il terribile": ogni occasione è ottima per estrarre la sua rabbia, per infuocare il suo disprezzo per l'umanità intera, specie quella del vicinato. L'unico desiderio di cui si anima la surreale esistenza del 60enne è quello di raggiungere l'adorata Sonja, scomparsa pochi anni prima, e per questo non smette di pensare al suicidio, rimandandolo tuttavia di volta in volta. [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 novembre 2017
Roberto Nepoti
La Repubblica

All'età di 59 anni e fresco di pensione dopo una vita di lavoro, il signor Ove ce l'ha col mondo intero. L'indole ossessivo-compulsiva lo spinge a esercitare un controllo maniacale sulla comunità di villette dove abita, rendendosi insopportabile a tutti. La sua vera aspirazione, però, è raggiungere nell'aldilà l'amatissima moglie Sonja: mèta che intende raggiungere tramite suicidio.

giovedì 2 novembre 2017
Valerio Caprara
Il Mattino

Senza citare Dickens e il suo immortale Scrooge, non si contano i personaggi come «Mr. Ove» nel cinema e la letteratura. Ed ecco, dunque, riciclato il ritrattino del classico rompi.., il vedovo pensionato interpretato dal bulldog svedese Lassgard che terrorizza il vicinato e si crogiola in una serie impressionante di vizi e tic improntati all'asocialità più esplicita.

NEWS
TROVASTREAMING
venerdì 12 novembre 2021
 

Miglior commedia agli European Film Awards, un film che parla di migrazione, misantropia e di una rinnovata voglia di vivere. Vai all'articolo »

VIDEO RECENSIONE
lunedì 6 novembre 2017
 

Il signor Ove ha 59 anni e non sopporta molte cose della vita moderna a partire dai burocrati di stato, fino a quelle offerte per cui se compri una cosa ha un prezzo, ma se ne prendi due pezzi è scontata.

TRAILER
mercoledì 4 ottobre 2017
 

Ove è un burbero cinquantanovenne che molti anni prima ricopriva il ruolo di Presidente dell'Associazione dei condomini. A lui però non importa niente di essere stato sollevato dall'incarico e continua a sorvegliare con piglio poliziesco tutto il quartiere.Ope [...]

POSTER
lunedì 25 settembre 2017
 

Ove è un burbero cinquantanovenne che molti anni prima ricopriva il ruolo di Presidente dell'Associazione dei condomini. A lui però non importa niente di essere stato sollevato dall'incarico e continua a sorvegliare con piglio poliziesco tutto il quartiere.Ope [...]

winner
miglior commedia europea
European Film Awards
2016
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