Quando in The Prestige venivano spiegate le parti in cui si divide un numero di magia, in realtà il regista Christopher Nolan ci stava raccontando la sua poetica.
Con titoli che hanno lasciato il segno nella storia recente del cinema come Memento e Inception e la leggendaria trilogia di Batman, quasto inglese classe 1970 è diventato a pieno titolo il miglior cineasta della sua generazione.
Anche in questa sua ultima fatica, avvalendosi come di consueto di un ottimo cast e di potenti effetti speciali, è riuscito a compiere qualcosa di magico e allo stesso tempo di incredibilmente reale, toccando le corde della nostra sensibilità più profonda e cercando di dare una spiegazione al mistero delle nostre vite attraverso un “semplice” film di fantascienza.
Nella pellicola del 2006 Michael Caine ci diceva che “La prima parte è chiamata La Promessa: l’illusionista ci mostra qualcosa di ordinario.”
E’ così infatti che inizia Interstellar: nell’America tornata rurale in un tempo non meglio definito che solo grazie a qualche dettaglio si configura come un futuro ormai prossimo, Matthew McConaughey è un buon padre di famiglia che manda avanti la sua coltivazione di mais.
“Il secondo atto è chiamato La Svolta: l’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario”
Ecco che il nostro eroe viene richiamato dalla Nasa per una decisiva missione nello spazio volta a salvare l’umanità. Cosa ne sarà allora dei suoi figli? Dovrà dire loro addio per sempre?
“…Ma ancora non applaudite, perché far sparire qualcosa non è sufficiente, bisogna anche farla riapparire”
E’ quindi nel terzo atto di questo film toccante e suggestivo che si compie la splendida illusione: il tempo perde di significato e mentre seguiamo parallelamente le vicende nello spazio e quelle sulla Terra, ci rendiamo conto poco a poco che il significato profondo di tutto è da ricercarsi soltanto dentro noi stessi, nelle azioni che compiamo ogni giorno e che determinano irrimediabilmente anche il futuro più lontano.
La soluzione per salvarci dalla deriva che sta distruggendo sempre più velocemente il pianeta in cui viviamo è così semplice che spesso non riusciamo a vederla: la risposta siamo noi, noi soltanto, capaci di annientare e creare ciò che di più terribile e di più meraviglioso si possa immaginare.
“Ora, voi state cercando il segreto, ma non lo troverete perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo…voi volete essere ingannati!”
Grazie, Nolan, sei il grande illusionista che accompagna per mano gli spettatori nei luoghi ancora inesplorati della settima arte.
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