Django Unchained |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington.
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Titolo originale Django Unchained.
Western,
durata 165 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedě 17 gennaio 2013.
MYMONETRO
Django Unchained
valutazione media:
3,66
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Alive black man “storage”di Dave SanFeedback: 5626 | altri commenti e recensioni di Dave San |
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giovedě 24 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tarantino ha dismesso da qualche tempo le vesti del cineasta che ritrae con minimalismo e stile, la marginalità urbana. Temo anzi che si arrabbierà se gli rimproverassimo di averci privato degli ex-carcerati dementi o dei pugili di basso bordo. La filmografia di Tarantino, da Kill Bill, incede in pompa magna. Ancora interpreti bravi e illustri, storie forti, intrise di uno spirito umanitario primordiale: no al razzismo, no al nazismo, no alla violenza sui più deboli. Il suo cinema è pretesa di libertà da oppressori indiscussi. In questo Django eccelle. La storia di due vendicatori con piglio post-moderno che fanno strage di segregazionisti, innegabilmente attrae. Persino alcuni criminali, oggi, potrebbero pensarla come Django riguardo allo schiavo "liberato" (L. Jackson) e allo sprezzante padrone bianco (Di Caprio). Non si generano controversie politiche dal cinema di Quentin. Le riserve espresse da Spike Lee sulla pellicola, a mio parere, sono eccessive. Si potrebbe dibattere sulla narrazione di un’immaginaria rivincita in un periodo storico crudelmente “biancocratico”. Privo di reale rivalsa per la popolazione nera di allora. Oppure sul massiccio uso di violenza (liberatoria), in alcune scene. La pellicola tuttavia è fiction, non un documento dell’epoca. La questione non si porrebbe, salvo che non insegnassimo a scuola che Shosanna Dreyfus, avrebbe realmente giustiziato Hitler a Parigi… Tarantino é consapevole di quello che gli piace fare e lo fa. Decide così di far lievitare un classico spaghetti-western, lanciando moniti di democrazia vendicatrice. E’ indubbio che alcuni cineasti si divertano a romanzare la storia senza attenersi rigorosamente alla realtà oggettiva. Nondimeno Tarantino si riscatta e realizza il suo congegno spettacolare, immolandoci un eroe. Bene contro male in un sanguinoso epilogo, selvaggiamente giusto.
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