Lo chiamavano Jeeg Robot |
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Un film di Gabriele Mainetti.
Con Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- Italia 2015.
- Lucky Red
uscita giovedì 25 febbraio 2016.
MYMONETRO
Lo chiamavano Jeeg Robot
valutazione media:
3,52
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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'A genesi der supereroedi Dave SanFeedback: 5626 | altri commenti e recensioni di Dave San |
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venerdì 27 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enzo Ceccotti è un uomo solo e in bolletta. Sbarca il lunario con piccoli furti e passa il tempo che gli resta in compagnia della sua collezione di dvd porno. Durante l’ultimo colpo, in fuga dalla polizia, cade nel Tevere e si infila in un bidone di scorie radioattive. Dopo momenti di sofferenza e tremori, Enzo si accorge di avere una forza sovraumana. La sua vita da questo momento cambia. L’incipit è di genere. L'ambiente in cui vive è espressamente suburbano. Ciò lo condurrà a un’avventura gangster e noir. L’intreccio rimesta abilmente quelle atmosfere che hanno caratterizzato molta fiction italiana del XXI. Tra Gomorra e Romanzo Criminale, il Nostro si trova a vivere un percorso di formazione dove amore e lotta convergono nelle atmosfere di cui sopra. Il supereroe vero e proprio si mostrerà alla fine, quando Ceccotti acquisterà coscienza del suo ruolo per la collettività. Il cattivo di turno invece sembra funzionare soprattutto, quando si trasforma. La sua forza iniziale è la comicità. Il contrasto tra la frustrazione di un’anima un po’ “babba”, e la sua brama di potere e di rivalsa. Concretizzabile grazie a una violenza psicotica e soprattutto, una batteria di fedelissimi. Questo, sino alla trasformazione per l’appunto. La compagna di Enzo invece è spassosa. Una patita di Jeeg Robot che instraderà il suo super tutore alle sottigliezze dell’opera nipponica. Anche Alessia ha un passato brullo; un carattere svampito e forse un po’ artefatto, ma nel complesso allieta e diverte. Mi sono chiesto se questa pellicola non sarebbe plausibile, come serie. Nuove avventure, nuovi personaggi e saghe. Un’icona fantasy tutta nostra-na, un valore per lo ‘spirito’ Italico. Almeno credo… Santamaria potrebbe sottoscrivere. Avrebbe comunque prestato il primo volto al film pilota. Che già solo per questo, sarebbe da elogiare.
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