Un sapore di ruggine e ossa

Film 2012 | Drammatico, 120 min.

Titolo originaleDe rouille et d'os
Anno2012
GenereDrammatico,
ProduzioneBelgio, Francia
Durata120 minuti
Regia diJacques Audiard
AttoriMarion Cotillard, Matthias Schoenaerts, Armand Verdure, Céline Sallette, Corinne Masiero, Bouli Lanners Jean-Michel Correia, Mourad Frarema.
Uscitagiovedì 4 ottobre 2012
TagDa vedere 2012
DistribuzioneBim Distribuzione
MYmonetro 3,08 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jacques Audiard. Un film Da vedere 2012 con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts, Armand Verdure, Céline Sallette, Corinne Masiero, Bouli Lanners. Cast completo Titolo originale: De rouille et d'os. Genere Drammatico, - Belgio, Francia, 2012, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 4 ottobre 2012 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 3,08 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 16 marzo 2015

Il regista Audiard e l'attrice Cotillard insieme per un film intenso e sentimentale. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature a Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, 9 candidature e vinto 4 Cesar, 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Un sapore di ruggine e ossa ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 425 mila euro e 191 mila euro nel primo weekend.

Un sapore di ruggine e ossa è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,08/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,97
PUBBLICO 3,26
CONSIGLIATO SÌ
Un film a tinte forti temperato da una scrittura in levare.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 17 maggio 2012
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 17 maggio 2012

Nel nord della Francia, Ali si ritrova improvvisamente sulle spalle Sam, il figlio di cinque anni che conosce appena. Senza un tetto né un soldo, i due trovano accoglienza a sud, ad Antibes, in casa della sorella di Alì. Tutto sembra andare subito meglio. Il giovane padre trova un lavoro come buttafuori in una discoteca e, una sera, conosce Stephane, bella e sicura, animatrice di uno spettacolo di orche marine. Una tragedia, però, rovescia presto la loro condizione.
A partire da alcuni racconti del canadese Craig Davidson, Audiard e Thomas Bidegain, già coppia creativa nel Profeta, traggono un racconto cinematografico a tinte forti, temperate però da una scrittura delle scene tutta in levare. La trama e la regia sono estremamente coerenti nel seguire uno stesso rischiosissimo movimento, che spinge il film verso il melodramma e non solo verso la singola tragica virata del destino ma verso la concatenazione di disgrazie, salvo poi rientrare appena in tempo, addolcire l'impatto della storia con "la ruggine" di un personaggio maschile straordinario, per giunta trovando un appiglio narrativo che tutto giustifica e tutto rilancia. Un equilibrismo che può anche infastidire ma che rende il film teso, malgrado alcune mosse prevedibili.
Come spesso, nella filmografia di Audiard, corpo e spirito fanno tutt'uno, si ammaccano e si rimarginano insieme, senza bisogno di troppe parole: al contrario, la comunicazione, specie quella femminile, passa attraverso un linguaggio muto ma intimamente comprensivo (qui è Stef che "parla" con l'animale ma anche il "dialogo" sessuale che si approfondisce senza l'uso di parole).
La macchina da presa del regista non è certo invisibile e le tesi, dietro il suo modo di filmare, sono sempre molto evidenti. Questo film non fa eccezione e anzi spinge più che mai sui contrasti manichei tra bellezza e squallore, forza e debolezza, spirituali e letterali, fin quasi alla maniera. Ma raggiunge un risultato non scontato laddove, pur essendo in realtà un lavoro molto scritto, dove tutto, fin dal primo istante, è pensato per tornare a domandar vendetta, la direzione degli attori e la qualità dei dialoghi ci distraggono magistralmente, facendo sì che non ce ne accorgiamo quasi mai. La capacità del miglior cinema di Audiard di scartarsi da un percorso troppo rigido o incline alla retorica, questa volta non si manifesta né a livello di soggetto né di regia ma si ritrova più sottilmente nelle pieghe della messa in scena, nei gesti e nelle espressioni degli attori.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 20 ottobre 2012
Writer58

Attenzione: nella recensione vengono fornite anticipazioni sulla trama del film. Di questo film ("Un sapore di ruggine e ossa", quinta prova di Jacques Audiard) mi ha colpito la totale mancanza di retorica e di sentimentalismo. Eppure la materia trattata si prestava a una narrazione melodrammatica, dalle tinte forti e dagli effetti convenzionali.

giovedì 29 maggio 2014
Diana J.

Può il ferro, divenuto ruggine con l'influsso degli agenti atmosferici, ritornare com'era prima? Sebbene ciò sia chimicamente impossibile, umanamente non lo è. Alì, ragazzo padre diviso tra il lavoro di buttafuori e i combattimenti di box clandestini, "si trascina dietro" la sua vita con rabbia e rancore. Divenuto oramai impermeabile ad ogni forma di sentimento umano, trascura e maltratta il figlio [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 ottobre 2012
pepito1948

Oprè? Operativo, pronto al sesso? chiede per e-mail la bella Stephane al muscoloso Alì, dopo che le aveva offerto le proprie prestazioni ultra sperimentate. Da quel momento, dal primo contatto intimo inizia una “storia” vera tra i due, dopo una relazione preliminare fatta di incontri saltuari, drammi personali, manifestazioni di interesse incapaci di incidere nella carne del [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 ottobre 2012
cirokisskiss

 Audiard ha stile da vendere e lo si nota anche nelle sequenze più grezze , nelle inquadrature più confusionarie, tutto ha un senso e tutto è in perfetta funzione all'empatia che si cerca di creare intorno a questa storia di due anime completamente diverse una dall'altra, ma che allo stesso tempo si completano e si respingono.

martedì 14 agosto 2012
Filippo Catani

Un uomo dal passato difficile deve occuparsi del figlioletto a causa della repentina scomparsa della madre. Per cercare un po' di stabilità riesce a trovare lavoro come buttafuori presso una discoteca. Una sera riaccompagna a casa una giovane donna vittima di una rissa e i due si scambiano i numeri di telefono. La donna si farà risentire per comunicare che, a causa di un incvidente [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 ottobre 2012
no_data

La nostra esistenza scorre ripetitiva silenziosa a volte noiosa tra gli impegni di lavoro, gli impegni dei bambini, i limitati spazi nei rapporti di coppia e di amicizia. Audiard risveglia in noi la parte più instintiva, quella più vicina agli animali, che comunque appartiene alla nostra natura. Come l'Orca risponde al suo instinto e attratta dal sangue di una ferita morde le gambe [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 ottobre 2012
renato volpone

Quanto fa male questo film, dall'inizio alla fine, senza respiro. Ma quanto fa bene all'anima, quanta speranza nel dolore. "Me ne frego": un modo di vivere diverso, lontano dall'usuale, dalle convenzioni, giudicabile, ma in fondo giusto. Un modo di vivere dovuto ad una società che rigetta e che ti riaccoglie solo tra i reietti.

lunedì 12 novembre 2012
donni romani

Si può definire un film una struggente storia d'amore se la frase ti amo viene pronunciata solo una volta, a due minuti dalla fine, e per di più al telefono? Se i due protagonisti non si baciano quando fanno l'amore e se lui sbuffa ad ogni accenno di discorso sentimentale? Si può sì, se i protagonisti sono Ali e Stephanie, entrambi menomati dalla vita sia pure in [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 ottobre 2012
McMurphy87

Da un giorno all'altro il mondo di Stephanie cambia in maniera radicale a causa di un incidente sul lavoro. Tutto quello che il giorno prima gli sembrava naturale era ormai un lontano ricordo,dovrà cercare di convivere con questo pesante handicap. Dopo qualche tempo decide di chiamare Ali,un ragazzo conosciuto poco prima dell'incidente,e cosi grazie a lui comincia a riassaporare le piccole [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 ottobre 2012
diomede917

Jacques Audiard, prendendo spunto dai racconti di Craig Davidson, continua il suo percorso focalizzato su personaggi ai margini di una vita violenta in cerca di salvezza e redenzione. Un sapore di ruggine e ossa vede protagonisti più che due border line due veri cani rabbiosi….da una parte Alì ragazzo padre di un bambino di 5 anni che fa della sua fisicità la sua ragione [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 ottobre 2012
angelo umana

 La ruggine deve essere quella che attanaglia l’anima di Alì (un interessante Matthias Schoenaerts), “uomo solo che non sa decifrare affetti e sentimenti” come dice Natalia Aspesi su Repubblica, lo definirei disabituato agli affetti, con un figlio di 5 anni che non ha visto crescere; è un papà che impara la paternità – sembra – alla fine [...] Vai alla recensione »

martedì 18 febbraio 2014
ultimoboyscout

Fragili, rocciosi, perdenti ma mai vinti, quasi senza luce ma pieni di luce: questi sono i protagonisti di "Un sapore di ruggine e ossa", tratto dai racconti potenti e disturbanti del canadese Craig Davidson, una storia di amicizia e amore tra due persone mai dome, le cui vite si scontreranno fondendosi. Jacques Audiard fa abbondante uso di effetti digitali per mozzare le gambe alla Cotillard, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 ottobre 2012
ClariceStar91

Audiard ci parla ancora una volta di vite disperate e lo fa come lui sa ben fare attraverso il linguaggio dei corpi e le espressioni, i gesti ed i silenzi. Cinema in movimento, corporale, emotivo, carico di tensione. La fragilità di un'anima devastata che incontra la violenza animale di un uomo sempre costretto ai margini. Ne nasce una storia d'amore che amore proprio non è, [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 dicembre 2012
Clavius

Altà densità narrativa e una drammaturgia quasi perfetta caratterizza l'ultimo lavoro di Audiard. Sorretto da una colonna sonora strepitosa e dalla bravura cristallina dei due interpreti (la Cotillard davvero perfetta) il film ricostruisce esistenze mutilate e senza bussola. Un film materico, fatto di sangue e sudore, carne e metallo, acqua e ossa.

lunedì 10 dicembre 2012
molenga

Ali arriva in provenza con il figlioletto di 5 anni, non ha un lavoro ma un indirizzo, quello della sorella anna, cassiera di supermercato che vive con il marito e procura un lavoro come buttafuori ad Ali. E proprio facendo il buttafuori Incontra Stéfanie, bella ed ammirata, animale da rimorchio in discoteca. Stéfanie è anche un'addestratrice di orche, ha uno spettacolo presso [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 ottobre 2012
agnese g.

Film perfettamente costruito su una polarità tragica, quella dei due protagonisti Alì e Stephanie troppo diversi per potersi incontrare e all'apparenza inconciliabili. I loro destini si incrociano in una circostanza di brutale crudezza che ha messo le brutture della vita dell'una di fronte a quelle dell'altro (la violenza di una rissa fuori di una discoteca).

lunedì 10 febbraio 2014
THEOPHILUS

DE ROUILLE ET D’OS   Jacques Audiard va a cercarsi guai. Va ad intrappolarsi nel labirinto oscuro del male col forte rischio di cadere nel buco nero opposto del sentimentalismo, quello che con ‘ismo’ differente viene oggi più spesso chiamato ‘buonismo’. Non sapremmo dire se sia reazionario o no guardare con almeno un po’ di circospezione a fenomeni [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 ottobre 2012
Flyanto

Film sull'evoluzione e sulla costruzione di un rapporto di coppia, dopo moltissime e dolorose vicissitudini,  tra due individui molto differenti tra loro sia per estrazione sociale che per esperienze personali. Nell'insieme la pellicola si contraddistingue (come anche la riuscita opera precedente di J. Audiard "Il Profeta") per la spietatezza delle immagini e delle situazioni [...] Vai alla recensione »

martedì 9 ottobre 2012
gabriele.vertullo

Il nuovo film di Jacques Audiard (regista dell’apprezzatissimo Il profeta) è una storia caratterizzata da una violenta emotività, all’ interno di una realtà bollente e gravosa, per questo l’approccio sentimentale dello spettatore e quello artistico del regista risulta ambivalente. Audiard è cosciente di plasmare un oggetto increscioso, per questo, considerando [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 luglio 2016
stefano capasso

Ali va a stabilirsi dalla sorella, nel nord della Francia, con suo figlio di 5 anni. E’ un giovane uomo che fa della forza fisica la sua ragione di vita. In un locale dove lavora come addetto alla sicurezza conosce Stephane, istruttrice di animali marini, una donna che ama mostrare la sua bellezza. Una serie di eventi drammatici porta i due a riconsiderare le loro vite.

domenica 25 ottobre 2015
kategunzinger

Ruggine e ossa. Due vocaboli ostili, impossibili da associare l'uno all'altro. Tanto aspri e non decodificabili d'impatto, da riuscire ad incuriosire. E'nel titolo il capolavoro di questo film insolito disseminato però da parecchie furbizie. Il percorso narrativo non racconta niente di nuovo nell'essenza: due persone danneggiate fortemente dalla vita s'incontrano e si aiutano, pur tra inciampi e tragedie [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 maggio 2013
jacopo b98

 L’addestratrice di orche Stephanìe (Cotillard) perde le gambe in un incidente durante un numero con gli animali, dall’altra Alain (Schoenaerts) fa lavoretti in giro e arrotonda con combattimenti clandestini. Tra i due nasce qualcosa che è amore per lei, qualcosa di indefinito per lui. Audiard, a tre anni dal pluripremiato Il profeta, torna al cinema con quello che è [...] Vai alla recensione »

domenica 21 ottobre 2012
BARONE DI FIRENZE

Film molto drammatico, ben recitato Marion Coutillard che caratterizza in maniera perfetta il suo personaggio riesce ad essere sexy anche senza gambe, Il ruolo di Matthias Schonearts è bravo l'attore ma il personaggio è sopra le righe poiché da esperto di pugilato posso dire che combattimenti a mani nude di quel tipo non se ne può fare molti, inoltre combattere con le mani fratturate è quasi impossibile [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 ottobre 2012
RONGIU

Un'orca; la sua addestratrice Stephanie \ Marion Cotillard /; il buttafuori Alì \ Matthias Schoenaerts / ed il suo figlioletto Sam \ Armand Verdure /; un terribile, tragico incidente. I protagonisti Davidsoniani hanno caratteristiche psicologiche forti, non si nascondono, sono decisamente esposti. Insomma, rischiano sempre ed in prima persona. Audiard \ regista / ha animato due personaggi fino [...] Vai alla recensione »

domenica 25 ottobre 2015
maria antonietta tomassetti

è possibile ritornare a sentire e quindi a vivere con pienezza la propria vita: è questo secondo me il messaggio del film, messaggio che ci viene dato senza cadere nel melodramma e nello scontato. Due vite a confronto, segnate profondamente dagli eventi, che riescono a trarre forza l'uno dall'altra e a vincere le menomazioni che portano nel corpo e nell'anima riuscendo infine [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 ottobre 2012
Zoom e Controzoom

Decisamente molto più sostanzioso di come venga presentato sulle locandine, il film racconta di quei luoghi e di quella vita, di chi nasce: ne ricco, ne fortunato, ne con prospettive ottimistiche realizzabili per crearsi uno status-quo. Non si può parlare di miseria del tipo bassifondi dipinti poeticamente di toni di grigio, ma di strati sociali con un destino difficile sì.

venerdì 9 novembre 2012
Luanaa

Troppo lungo,ripetitivo (negli spezzoni dedicati alla box del protagonista maschile)e lento nel dipanarsi di una quotidianità spesso stagnante.Manca un respiro che vada oltre. Troppo spazio inoltre è dato al protagonista maschile rispetto alla Cotillard, bravissima in quanto "sa raccontare" col proprio volto. La parte iniziale ha qualcosa di splendido: il riaffacciarsi alla vita raccontato con le immagini [...] Vai alla recensione »

martedì 29 gennaio 2013
kimkiduk

Sono rimasto deluso da questo film. Da Audiard mi aspettavo di più. Avevo letto appena l'inizio della trama e sinceramente ho assistito ad un altro film. Pensavo la protagonista fosse Stephanie invece no. Il film si regge sulla storia del "rugginoso" Alì. Sinceramente non ho capito nè il legame tra di loro nè che legame volesse dare il regista a questa storia. [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 ottobre 2012
RONGIU

Stephanie \ Marion Cotillard / addestratrice di orche. E’ uno di questi delfinidi a lasciar traccia indelebile sul suo corpo.   Alain detto Alì \ Matthias Schoenaerts / ex pugile, ex lottatore. Al momento buttafuori presso un locale e lottatore clandestino per soldi. Insomma, un uomo allo sbando e per giunta con la responsabilità di un figlio, Sam.

giovedì 8 novembre 2012
giovannicucca

Alì e Stephanie...nord della Francia. Alì è un ragazzo padre, squattrinato e alla deriva costretto a trovare riparo dalla sorella; Stephanie invece giovane e sedicente donna, che compie spettacoli acquatici con le orche. Tutto inizia  quando Alì soccorre Stephanie in una discoteca dopo una rissa.Dopo alcuni giorni un tragico incidente cambia la vita di Stephanie, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 ottobre 2012
ennas

Mi è sembrato un film girato con grande maestria e occhio allenato agli effetti spettacolari del cinema. Il regista e gli attori  (soprattutto la Cotillard) danno prova di una bravura non comune. Allora perché questo film mi ha lasciato un senso di lavoro non completamente riuscito? Sicuramente uno dei temi privilegiati del film, il nesso corpo-mente e mondo esterno che [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 novembre 2012
Matte 77

Bel film...ma soprattutto brava Marion Cotillard!

mercoledì 6 marzo 2013
Dave69

Nonostante qualche passaggio un po' ruvido, la quinta, intensa, opera di Jacques Audiard non fa altro che confermare dello stato di grazia che sta attraversando ormai da qualche anno il cinema francese. Riesce stranamente a mantenersi in equilibrio anche quando, in modo un po' eccessivo, alterna sequenze brutali a momenti di forte lirismo. Molto bravi i due protagonisti. ^_^

domenica 4 novembre 2012
Fabio2

Certamente il doppiaggio in italiano, toglie alcune di quelle "caratteristiche" tipiche del linguaggio francese che invece rendono la storia ancora più drammatica in VO. Marion Cotillard, senza trucchi al viso è sempre bellissima e bravissima. Audiard riesce a trovare il giusto crudo melange tra 2 mondi contrapposti solo apparentemente ma invece accomunati dalla solitudine e dal desiderio di una vera [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 ottobre 2012
effepi

Il punto di svolta della vita di Alì è il licenziamento della sorella, cosa che determina anche l'allontanamento di lui dalla casa di lei. Finalmente Alì, tutto preso solo da se stesso e dalle sue cose (non la sorella, non la protagonista, non il figlio hanno un ruolo importante nella sua vita), scopre "l'altro". Nel gesto finale del salvataggio finale del figlio finalmente la violenza diventa "forza", [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 ottobre 2012
doto69

e........................bellissimo...unico inimitabile.

lunedì 22 ottobre 2012
_ZAWI_

Ogni qual volta si cerca di essere quel che non si appare ci si scontra con la solitudine. Lui, che pensa di ridimensionare la sua miserevolezza togliendo dalla madre snaturata il proprio figlio, non riuscendo cmq a prendersene cura. Lei, che pensa di usare persone, cose e animali per il solo proprio benessere senza pensare alle conseguenze.

venerdì 12 ottobre 2012
b.b.laura

bello,un film che fa riflettere ,diverte, commuove.ben interpretato.effetti speciali eccezionali!!!!!

sabato 6 ottobre 2012
sorella luna

Un film rischiosissimo dal punto di vista delle immagini. Coraggio e grande capacità di mostrare "l'orrore", l'inguardabile... Eppure ce lo fa guardare, senza che in noi spunti fuori il "guardone"... Ragazzi, i francesi sono troppo avanti!... E Marion Cotillard è bella anche quando è brutta! Da noi sono in poche a riuscirci...

venerdì 1 aprile 2016
biso 93

Un sapore di ruggine e ossa e' una pellicola drammatica di jacques Audiard, un film francese e molto europeo nello stile che affascina e stordisce allo stesso tempo. Un film sulle debolezze, sulle difficolta' della vita e sulla costante ricerca di compagnia degli altri. I due protagonisti(Schoenarts e la Cotillard) ci offrono due ottime interpretazioni,in un film ruvida diretto con notevole [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 novembre 2012
Matte 77

Bel film...ma soprattutto brava Marion Cotillard!

giovedì 22 ottobre 2015
alexy

regia e attori bravissimi

domenica 4 novembre 2012
TANTOTRACOTANTE

Il film mi è piaciuto particolarmente. Una sceneggiatura carica di sentimenti misti a rabbia, frustrazione, sesso, istinto e amore. I soggetti sono buttati con semplicità e quasi direttamente nel cuore della storia, ma forse proprio questa rapidità nell'ancorare i background dei vari personaggi alla vicenda è la chiave di volta dell'intera sceneggiatura, in cui [...] Vai alla recensione »

martedì 25 giugno 2013
toty bottalla

La regia tiene lontana la macchina da presa anche nelle fasi più drammatiche, lasciando provare allo spettatore un'emozione distinta. La storia è raccontata sinceramente evitando fasi eclatanti che avrebbero svilito la narrazione. Saluti.

lunedì 15 ottobre 2012
kaipy

Il regista già lo conoscevo e già l'avevo apprezzato ne Il profeta, ma in questo film raggiunge un livello di commozione, poesia che l'altro non possiede. Il modo in cui riesce a mostrarci, o meglio farci intuire il dentro è emozionante! Ci sono delle scene che ti fanno bruciare gli occhi, crescere un nodo alla gola.

mercoledì 10 ottobre 2012
Ruspa Machete

Film carino, ma mi aspettavo qualcosa di più. Secondo me si perde un po' con l'andare della pellicola. Apro una parentesi sulla colonna sonora: sfruttata MALISSIMO, cioè tu chiedi ad Alexandre Desplat di fare la colonna sonora e poi metti delle canzoni di Katy Perry...allora sei poco furbo. La colonna sonora originale è praticamente inesistente.

lunedì 8 ottobre 2012
pressa catozzo

Un film niente altro che un film. Troppe carni senza ossa messe a bollire in una pentola arrugginita. Lontono il tempo del Profeta...ma mooooltoooo loooontanoooooo!!!!!!

FOCUS
INCONTRI
lunedì 1 ottobre 2012
Gabriele Niola

Arriva, si siede, poggia il suo Fedora sul tavolo e chiede se può accendersi la pipa. Spesso i registi assomigliano ai film che fanno, alla stessa maniera con la quale i padroni di cani alle bestie che possiedono. Jacques Audiard sembra uscito da un film di Jacques Audiard. È uno dei più grandi registi in attività ma potrebbe essere una comparsa o uno scommettitore di combattimenti illegali del suo ultimo film, Un sapore di ruggine e ossa, passato allo scorso festival di Cannes e in uscita questa settimana al cinema e su MYMOVIESLIVE!.

Frasi
"La mano dell'uomo ha ventisette ossa, alcuni primati ne hanno di più. Il gorilla ne ha trentadue, cinque per ogni pollice. Nell'uomo sono ventisette. Ti rompi un braccio, ti rompi una gamba e in men che non si dica l'osso si calcifica e si salda di nuovo. Alla fine sarà anche più forte di prima. Ma, se ti rompi un osso della mano, puoi stare sicuro che non si aggiusterà mai del tutto. Prima di un incontro ci penserai, a ogni colpo che tiri ci penserai. Farai attenzione. Ma all'improvviso il dolore tornerà, come punti di aghi, come un vetro rotto."
Una frase di Alain van Versch (Matthias Schoenaerts)
dal film Un sapore di ruggine e ossa - a cura di Angela
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fulvia Caprara
La Stampa

Una «principessa arrogante», costretta dalla brutalità della vita a scendere dal piedistallo, precipitare nel più buio degli incubi, iniziare faticosamente a rinascere. Intensa, maledetta, fragile, dolce, fortissima, Marion Cotillard, la diva di Francia più applaudita del momento, monopolizza la seconda giornata del Festival grazie al personaggio di Stéphanie, protagonista di Ruggine e ossa, attesissimo [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Dietro il titolo enigmatico si nasconde una trascinante storia d'amore. Tenuta in bilico, però, tra crudeltà e pietà dal segno cinematografico estremo di Jacques Audiard, che insieme a Christopher Nolan si pone secondo noi ai vertici del cinema espressionistico contemporaneo. Liberamente ispirato ai racconti del canadese Craig Davidson (Ruggine e ossa, ediz.

Natalia Aspesi
La Repubblica

Lei dice di non sapere se ancora le piacerà, lui le chiede, vuoi riprovare, lei ci riflette poi sorride, sì, perché no? Dopo, lei pare radiosa, lui dice adesso ho da fare, quando vuoi chiamami, io sono disponibile. Pare che l’amore oggi sia così, pratico e casuale, tra persone tanto diverse da non potere andare oltre i loro corpi, per un momento perduti insieme.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Alì e Stéphanie hanno una sola cosa in comune. A entrambi manca un pezzo. D'anima o di corpo. Un sapore di ruggine e ossa racconta l'incontro fra questi due esseri mutilati come un apprendistato. Un miracoloso ritorno alla vita che come tutti i miracoli gronda sangue, sudore e lacrime. Letteralmente. Il corpo poderoso di Alì (Matthias Schoenaerts) si staglia nel prologo del film di Audiard, che parte [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

A raccontarne il soggetto, Un sapore di ruggine e di ossa di Jacques Audiard, l'acclamato autore di Il profeta, potrebbe sembrare un insopportabile melò. Si parla dell'incontro fra un uomo che, nonostante sia padre di un bambino, vive sulla superficie delle cose senza mai mettere in gioco la sua affettività; e una giovane donna, addestratrice di orche in un acquario, che ha le gambe ridotte a due [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Volendo fare esercizio di citazione e arrampicarsi sugli specchi delle eredità e delle influenze si potrebbe dire che il film di Audiard Un sapore di ruggine e ossa aggiorna la dinamica tra padre e figlio di Ladri di biciclette: un padre che perde faccia, fiducia e rispetto e deve riscattarsi, recuperare a sé il figlio. Ma ciò che tocca della vicenda non è solo e tanto questo aspetto quanto l'attitudine [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Seconda giornata al festival di Cannes e prima cartuccia francese sparata a tutta potenza: De rouille et d’os di Jacques Audiard, il regista di Tutti i battiti del mio cuore e Il profeta, è un melodramma in piena regola con un grande personaggio centrale ma la tendenza a strafare con il pathos. Al centro della vicenda c’è un vagabondo che gira per la Francia accettando lavoretti occasionali e combattendo [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

C'è crisi. Si vendono pochi libri e gli spettatori calano. In Italia: altrove si fanno due conti e capiscono che un romanzo dura più di una pizza e un film costa meno di un maglione, quindi al cinema e in libreria continuano ad andarci. La creatività nazionale contribuisce, facendo di tutto per smorzare le voglie. Einaudi manda in libreria con il titolo "Nei confini di un giardino" un romanzo che in [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Pubblico

Siamo il paese in cui cambiamo i titoli dei film stranieri con un talento spesso demenziale. Per ragioni di marketing spesso oscure assistiamo a scempi che anche a distanza d'anni ci fanno soffrire. Poi arriva De roullle et d'os di Jacques Audiard tratto da Rust and Bone di Craig Davidson e qui da noi decidono di rispettarlo, aggiungendo una parola dal retrogusto zombie: ed ecco, così, Un sapore di [...] Vai alla recensione »

Olivier Seguret
Libération

In una Costa Azzurra squallida e banale s'incontrano Ali e Stéphanie. Lui è un ragazzo padre, bello ed emarginato, arrivato dal nord. Ospite della sorella, si alterna come buttafuori e come pugile in incontri clandestini. Lei è una donna bella e giovane, socialmente integrata con un lavoro poco comune: addestratrice di orche in un parco acquatico. Tra loro non potrebbe mai nascere una storia, finché [...] Vai alla recensione »

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Un'istruttrice di orche marine perde le gambe durante un'esibizione. Incontra un giovane sbandato, padre distratto, anaffettivo, con la passione per la boxe più selvaggia. Duro, straziante dramma di corpi e anime, fitto di fin troppe contrapposizioni, ma intriso di improvvisi squarci di sensibilità, che culmina in un finale (prevedibile), dove sfiora la crudeltà, ma scuote i personaggi davanti al loro [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Avete presente Drive? Trasformava l’ascetismo visuale di Driver in esibizionismo formale. Ci risiamo. Avete presente un altro capolavoro del primo Walter Hill, L’eroe della strada? Ecco come un cineasta europeo tralascia la sostanza etica delle cose per contemplare lamaestria figurativa del suo team. In competizione, bandiera francese, e tra i film testa di serie, tratto dal romanzo omonimo del canadese [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

C’è una raccolta di racconti, dietro Ruggine ed ossa: scritta da Craig Davidson, ambientata in america e senza Ali e Stephanie, protagonisti del film di Jacques Audiard. Il regista - e il suo co-sceneggiatore Thomas Bidegain — trasportano la trama in Costa Azzurra, girando diverse sequenze addirittura all’ombra del Palais di Cannes, e creano due personaggi ai quali lo scrittore canadese non aveva minimament [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

«Un film sulla riconciliazione. La riconciliazione tra uomini e donne, padri e figli, fratelli e sorelle, esseri umani e animali». Con queste parole Matthias Schoenaerts spiega il senso del film di cui è protagonista insieme a Marion Cotillard (star francese e internazionale), De rouille et d’os, diretto da Jacques Audiard e primo dei film francesi in competizione qui a Cannes.

Gabriella Gallozzi
L'Unità

Allo scorso festival di Cannes in molti hanno gridato al miracolo, ma molti altri hanno detestato questo film. Ecco, chi scrive è tra questi ultimi. Jacques Audiard, acclamato regista francese, dopo aver folgorato con la storia carceraria de Il profeta in cui la secca misura della realtà si fa stile e linguaggio, in Un sapore di ruggine e ossa perde di mano quel sapiente equilibrio per sprofondare [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Le gambe, la sensuale e atletica Stéphanie che dirige la danza dei delfini al parco acquatico di Nizza, le perde, fino al ginocchio, tra i denti di un’arca. Disperazione, solitudine e depressione, poi chiama e si ritrova con Alì, il buttafuori della discoteca che l’aveva salvata da un litigio. Alì, potente, istintivo animale da combattimento, ha del suo: l’abbiamo agganciato col figlio di cinque anni [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Vorremmo dire che anche il film di Audiard, ammirato regista di mélo travolgenti come «Sulle mie labbra», «Tutti i battiti del mio cuore», «Il profeta», è teso e appassionante. Ma purtroppo l’incontro del bel vagabondo dalla forza erculea con bimbetto al seguito, e dell’addestratrice di orche mutilata che grazie a quel vagabondo angelico e disponibilissimo (anche sessualmente) rinasce a nuova vita, [...] Vai alla recensione »

NEWS
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lunedì 22 ottobre 2012
Giovanni Ottone

La 56^ edizione del "BFI London Film Festival (LFF)", inaugurata il 10 ottobre con l'anteprima europea di Frankenweenie, primo lungometraggio di animazione diretto da Tim Burton, con produzione della Disney, visivamente straordinario ed emotivamente struggente [...]

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mercoledì 3 ottobre 2012
 

Lui è il padre del piccolo Sam, il figlio di cinque anni che ha da sempre trascurato. Lei è l'animatrice di uno spettacolo di orche marine, affronta la vita con coraggio ed entusiasmo. Dopo essersi conosciuti una sera in discoteca, in cui Ali lavora come [...]

GALLERY
martedì 25 settembre 2012
Luca Volpe

Tratto dalla raccolta di racconti di Craig Davidson, nella quale secondo il regista Jacques Audiard "C'è qualcosa di veramente coinvolgente", Un sapore di ruggine e ossa è un dramma che sa emozionare e far riflettere.

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lunedì 17 settembre 2012
Nicoletta Dose

A partire da oggi 17 settembre, la stagione cinematografica italiana su MYMOVIESLIVE! continua e si arricchisce di nuovi titoli selezionati dai maggiori festival internazionali. La programmazione prevede un mix di generi che spaziano dall'horror alla [...]

GALLERY
venerdì 18 maggio 2012
Luca Volpe

Grand Prix Speciale della Giuria con Il profeta, nel 2009, il regista francese Jacques Audiard ci riprova quest'anno con De rouille et d'os, dramma interpretato dalla coppia (ben assortita) Marion Cotillard-Matthias Schoenaerts.

winner
miglior attore esordiente
Cesar
2013
winner
miglior scenegg.ra non origin.
Cesar
2013
winner
miglior colonna sonora
Cesar
2013
winner
miglior montaggio
Cesar
2013
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