Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Davide Marengo |
Attori | Alessandro Roja, Lavinia Longhi, Thierry Toscan, Marcello Mazzarella, Thomas Trabacchi Pascal Zullino, Claudio Spadaro, Christian Ginepro, Sara Tommasi, Roberto Citran, Ernesto Mahieux, Vijaya Bechis Boll, Nausica Cardone, Elisa Gallo, Massimo Galimberti, Edina Gyorgy, Patrizia Meini, Federico Rosati, Yassim Saleh Kassim, Daniela Scalvino, Aldemir Suarez, Dario Veca, Katrin Vitrova. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 maggio 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Durante una tranquilla conferenza di commercialisti in un albergo di Courmayeur, ci scappa il morto. Tocca al giovane facchino Fabrizio scoprire il cadavere per primo. Nella camera trova anche due striscie di coca sul comodino e un borsone pieno di 'polvere bianca' pregiata. Non ci pensa due volte e porta via con sé i venti chili di droga e va a cercare Manuela, per la quale ha una cotta da tempo, per progettare insieme un piano per vendere la roba. Non sanno ancora che dietro quella coca si nasconde un giro di affari che collega due finti commercialisti, Nardini e Tornesi, al temuto clan di don Saro. Sarà il maggiore Mancuso a occuparsi della faccenda, almeno fino a quando, dal silenzio delle montagne, comparirà Patrice, un uomo solitario e apparentemente burbero, con un passato doloroso e misterioso.
Davide Marengo, dopo la prova in 'noir' di Notturno Bus, confeziona un film tv di raffinato taglio cinematografico. La storia di contrabbando tra i due imbranati commercialisti indebitati (interpretati abilmente da Thomas Trabacchi e Marcello Mazzarella) e il sudamericano trovato morto nell'albergo è tratta da un soggetto di Giancarlo De Cataldo. La sceneggiatura, ricca di contraccolpi e sorprese, scorre via spostando continuamente il punto di vista del racconto. Se prima seguiamo i tormenti del facchino, subito dopo ci avviciniamo ai sogni di Manuela, per poi girare ancora una volta fino ad orientarci verso i truffatori, da don Saro al gestore del night. Il regista sceglie tonalità fredde, grigie o azzurre, per contenere un giallo 'ghiacciato' che, come la neve del titolo, si sporca con faccende sudicie di criminalità. L'imponenza delle montagne copre di oscurità e silenzio le vicende umane della valle. Ma le due parti, ad un certo punto, si mescolano e inceppano un meccanismo che avrebbe potuto essere perfetto: il colpo va male e si avvia un gioco pericoloso per tutti i partecipanti. In questo andamento narrativo, burrascoso e travolgente, si svela la capacità degli autori di saper raccontare una storia piuttosto complicata, senza creare buchi, senza aprire parentesi troppo lunghe o inserendo digressioni troppo brevi. Solo la neve resterà a lungo a nascondere un segreto, tanto affascinante quanto inquietante.
Eccomi all'appuntamento per commentare Neve sporca a modo mio! L'inizio è stato, a mio avviso, un po' travagliato, per entrare nella storia ho impiegato un attimo in più, ma l'evolversi della stessa mi ha aiutato a capire bene il fulcro delle vicende. L'interpretazione dell'attrice che interpreta Manuela mi è parsa più che positiva, ma ho apprezzato [...] Vai alla recensione »