Questo è il classico esempio di film spinto in maniera efficacissima dalle grandi major americane. Ce l'hanno presentato a noi poveri consumatori come un piccolo capolavoro, scomodando addirittura il grande neorealismo italiano, osannando il mediocre Muccino come simbolo di un'Italia vincente all'estero per il grande successo di pubblico avuto negli States.
L'ho trovato assolutamente non all'altezza delle aspettative, una sceneggiatura troppo semplice, con un messaggio assolutamente fuorviante e mooolto americano(successo=soldi=felicità), con la solita accattivante regia di Muccino questa volta meno nevrotica del solito(d'altronde la storia non glielo permetteva) e con una recitazione che, escludendo un buon Will Smith, langue negli attori secondari( cosa strana per un film americano). E poi considero veramente fastidiosi quei riferimenti non so quanto voluti ad altri film( il nascondersi nella toilette attraverso il gioco è un chiaro rimando a La vita è bella e lo sguardo del bambino nel fastfood mentre mangia si rifà chiaramente a ladri di biciclette..).
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