Naia, una ragazza tanto selvaggia da meritare il nomignolo di 'serpe', crede che il compositore Mario Sirchi sia colpevole della morte del padre di lei e della sorellastra Adonella. Il poveretto è invece innocente, ha abbandonato fidanzata e patria per non infangare l'onore di una famiglia già compromesso dal vero colpevole. Quando torna subisce la furia vendicativa di Naia che lo fa finire in prigione.