Titolo originale | Diplomatie |
Titolo internazionale | Diplomacy |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Germania |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Volker Schlöndorff |
Attori | André Dussollier, Niels Arestrup, Burghart Klaußner, Robert Stadlober, Charlie Nelson Jean-Marc Roulot, Stefan Wilkening, Thomas Arnold, Lucas Prisor, Paula Beer, Johannes Klaußner, Tristan Robin, Attila Borlan, Marie Dompnier, Claudine Acs, Dominique Engelhardt, Charles Morillon, Olivier Ythier, Pierre-Marie Rochefort-Schneider, Jochen Hägele, Jean-Cyril Durieux, Bodo Wolf. |
Uscita | venerdì 21 novembre 2014 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Academy Two |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,09 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 9 gennaio 2016
Per salvare Parigi dalla distruzione, il console Nordling dovrà usare al meglio gli strumenti diplomatici a sua disposizione. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Cesar,
CONSIGLIATO SÌ
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È la notte fra il 24 e il 25 agosto 1944. Gli Alleati stanno per liberare Parigi, ma il Fuhrer ha deciso che distruggerà la città per punire "l'arroganza dei francesi che credono che sia già finita". Le mine sono piazzate sotto Notre Dame, la torre Eiffel, il Louvre, l'Opera, l'Arco di Trionfo. Manca solo l'ordine definitivo affinché ponti, monumenti, stazioni saltino per aria, portando con sé circa 3 milioni di civili residenti nella Ville Lumière. Quell'ordine verrà dato all'alba dal generale Dietrich von Choltitz, capo del quartier generale tedesco a Parigi. Ma entra in scena Raoul Nordling, console svedese "nato e cresciuto a Parigi", che si intrufola nello studio di von Choltitz per cercare di dissuaderlo dal confermare quell'ordine fatale.
Tutti sappiamo com'è finita, perché Parigi continua a brillare con tutti i suoi gioielli. L'abilità della pièce teatrale Diplomatie di Cyril Gely, su cui è basato l'adattamento cinematografico ad opera dello stesso Gely e del regista Volker Schlondorff, è quella di ricreare la tensione di quelle ultime ore e tenerci in sospeso su quali saranno gli argomenti utili per convincere von Choltitz a cancellare la distruzione della capitale francese. Il fatto che dietro la sceneggiatura, perfettamente calibrata e allo stesso tempo completamente coinvolgente, ci siano un francese e un tedesco ha certamente contribuito a ritrarre i due protagonisti, von Choltitz e il console svedese innamorato della Francia, come esseri umani a tutto tondo, ognuno dotato di ragioni condivisibili per agire in un modo piuttosto che in un altro.
"Lei cosa farebbe al mio posto?", chiede il generale al diplomatico, ma è come se lo chiedesse a noi, perché è impossibile chiamarsi fuori dal dilemma che riguarda il suo personaggio. In ballo ci sono i legami famigliari, il futuro di una città e di due nazioni, la paura, l'onore. E soprattutto "il limite oltre il quale l'obbedienza smette di essere un dovere", nonchè il rapporto fra i doveri che ci impone l'appartenenza ad una collettività, una nazione, un esercito e un'educazione, e quelli che ci suggerisce la coscienza, rendendo unica la nostra individualità.
Schlondorff esamina un'altra pagina della Storia affrontando di petto il tema delle responsabilità - collettive e individuali, appunto - del nazismo, e lo fa tenendosi alla larga dagli stereotipi e dai luoghi comuni. Con una messinscena classica che concentra l'azione - puramente verbale - all'interno di una stanza, attraverso una grande attenzione ai dettagli - il bidet che transita durante la smobilitazione del quartier generale tedesco, la lampada di fortuna alla cui luce il generale deve leggere gli ordini di Himmler, il ticchettio dell'orologio che sottolinea l'urgenza della decisione - il regista racconta la storia di due uomini che hanno fatto la Storia rimanendo connessi alla loro umanità più profonda.
La sceneggiatura non dimentica di colorare di sottile ironia ogni scambio verbale ed ogni azione filmica. E l'interpretazione del franco-danese Niels Arestrup e del francese Andre Dussolier nei panni del generale e del console fa il resto, rendendo impossibile distogliere l'attenzione da questi due virtuosi del cinema internazionale.
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Così si sarebbe potuto intitolare questo ottimo film franco-tedesco. Sì perchè quella sarebbe stata la fine della maggior parte degli abitanti parigini se il folle ordine di distruggere la città fosse stato impartito. Così non è stato, la schermaglia verbale che alla fine ha portato a questa decisione resterà nella storia come i due protagonisti. [...] Vai alla recensione »
“Diplomacy- Una notte per salvare Parigi” è un film del 2014 diretto da Volker Schlöndorff. Siamo nell’agosto del 1944, verso la conclusione della seconda guerra mondiale, e ormai il predominio nazista in Europa sta gradualmente scemando grazie all’arrivo delle truppe alleate le quali hanno come obiettivo quello di liberare i paesi occupati e acquisire il controllo [...] Vai alla recensione »
Il disperato tentativo del console svedese Nordling di salvare Parigi dalla distruzione ordinata dagli alti ufficiali tedeschi al generale Dietrich von Choltitz si articola in un film godibile anche se prevedibile nello svolgimento e chiaramente nell epilogo finale. La trattativa fra il generale e il console diventa sempre piu una questione morale piuttosto che politica, con l'abile Nordling che [...] Vai alla recensione »
Visto al TFF . Un bel film con due attori fantastici che valgono una stella in più . Un film dove la retorica è assente e la Storia è molto presente . Forse non è andata proprio così ma è bello crederci e poi il cinema è anche immaginazione .
I protagonisti di Diplomacy pare che siano realmente esistiti, anche se l'incontro descritto nel film è pura finzione cinematografica. Nei giorni conclusivi della seconda guerra mondiale, con Berlino in ginocchio sotto le bombe degli alleati e le armate di Hitler oramai rassegnate alla capitolazione, un generale nazista con pieni poteri di vita o di morte nella Parigi occupata riceve [...] Vai alla recensione »
Parigi è sempre Parigi: ma solo perché, il 25 agosto 1944, l'ordine hitleriano di far esplodere la "ville lumière" con tutti i suoi abitanti non fu eseguito. Prendendosi parecchie libertà, il testo teatrale da cui il film di Schlöndorff è tratto ci racconta come andarono le cose; per farlo, ci introduce nella suite del generale Dietrich von Choltitz, governatore della città per conto del Führer.
Tutto in una notte, tra il 24 e il 25 agosto 1944. Un dramma tratto da una storia vera. In scena il generate tedesco Dietrich von Choltitz (Niets Arestrup), governatore militare di Parigi, e il console svedese Raoul Nordling (AndréDussollier).L'uno ha avuto da Hitler l'ordine di radere al suolo la città; l'altro ha poche ore per convincerlo a rinunciare.
La notte che salvò Parigi dalla distruzione nazista nel faccia a faccia tra il generale von Choltitz e il console svedese Nordling. Combinazione di film di guerra e dramma da camera, dove i dadi di entrambi i generi sono giocati fino in fondo, riesce a creare suspense anche se tutti conoscono la fine della storia. Conta il come. Sceneggiatura abile: la disobbedienza di Choltitz a Hitler e la sinuosa [...] Vai alla recensione »