Audrey Tautou (Audrey Justine Tautou) è un'attrice francese, truccatrice, è nata il 9 agosto 1976 a Beaumont (Francia). Audrey Tautou ha oggi 48 anni ed è del segno zodiacale Leone.
Timida, appassionata, volitiva, riservata. Una pioggia di policromatiche caratteristiche che racchiudono la quintessenza di una delle dive più graziose e contese del panorama cinematografico internazionale: Audrey Tautou.
Cresciuta a pane, musica e teatro, la star è ciò che si può definire un'artista a tutto tondo.
Nata a Beaumont in Francia, ha trascorso l'infanzia a Montluçon con la madre insegnate e il padre dentista.
Estimatrice "de le sinfonie classiques" (in particolare Mozart e Chopin), l'enfant prodige studia pianoforte e oboe. Da adolescente entra a far parte dell'orchestra di Auvergne.
Terminato il liceo, frequenta uno stage estivo al Cours Florent, celebre accademia di recitazione parigina. Ormai diciottenne, partecipa alle selezioni 'Jeunes Premiers' di Canal Plus , vincendo il premio come miglior attrice al 9° Festival du Jeune Comédien de Cinéma de Béziers.
Successivamente, la fanciulla si iscrive all'università di Lettere Moderne e, nel 1996, esordisce nel piccolo schermo con il film Coeur de Cible.
Nel 1999 è Marie, il peperino dalle lunghe trecce di Sciampiste & Co., ruolo che le frutta il premio César come migliore rivelazione femminile.
Dodici mesi dopo, la diva soffia la parte a Emily Watson e viene catapultata ne Il Favoloso Mondo di Amélie, creato appositamente per lei dall'eccentrico regista Jean-Pierre Jeunet.
Deliziosa e irresistibilmente bizzarra, la signorina Poulain conduce la nostra vedette nell'incantato universo di Hollywood.
Nel 2002, la Tautou si tinge di noir per Stephen Frears e ci rapisce con una seduzione pericolosa in Piccoli affari sporchi.
Nei due anni che seguono, si affida di nuovo alla preziosa regia di Jeunet, trasformandosi nella romantica sognatrice di Una lunga domenica di passioni.
Il 2006 la sorprende a decifrare gli enigmi crittografici de Il codice Da Vinci, al fianco di un fascinoso Tom Hanks.
Nel 2007 la dolce francesina incarna una disegnatrice, alquanto particolare, nella commedia Ensemble, c'est tout.
Fidanzata con il filmmaker statunitense Lance Mazmanian, Audrey, coltiva interessi quali la lettura e la poesia: tra i suoi autori preferiti ci sono Victor Hugo, Oscar Wilde e Charles Baudelaire.
Predilige pellicole come Fino all'ultimo respiro di Jean-Luc Godard e il kubrickiano Barry Lyndon.
Adora, inoltre, Meryl Streep, Paul Newman, Juliette Lewis, nonché Jodie Foster.
Crittologa, ossia studiosa capace di capire un sistema segreto di scrittura: strano mestiere per Audrey Tautou che ne Il Codice da Vinci di Ron Howard, collaborando col protagonista professor Robert Langdon (Tom Hanks) e rischiando la vita, identifica attraverso i quadri di Leonardo da Vinci una serie di straordinari indizi che conducono tutti a una setta detentrice di un segreto rimasto tale per duemila anni. Si sa che il romanzo di Dan Brown da cui il film è tratto è un fenomeno editoriale mondiale, arrivato soprattutto grazie al passaparola dei lettori a 40 milioni di copie. Si sa che il film segue una storia complessa e misteriosa su Gesù, i cavalieri Templari e gli Ospedalieri, Maria Maddalena, il Priorato di Sion. Si sa che prima ancora d'esser presentato al festival di Cannes (e nessuno lo aveva visto) ha suscitato in Vaticano polemiche e inviti al sabotaggio da parte d'alcune gerarchie cattoliche, in particolare del Prefetto per il culto divino. È davvero strano immaginare Audrey Tautou in questo turbine con il nome di Sophie Neveu, a rappresentare l'idea del sacro femminile. Dice il regista: «Ho tre figlie e da trent'anni sono sposato con una donna di grande personalità, quindi sono molto sensibile all'argomento. Seguire questo personaggio femminile così forte aggiunge pathos al thriller». Sarà, ma resta strano lo stesso. L'attrice, nata in provincia a Beaumont 28 anni fa, ha proprio l'aspetto di quella che il luogo comune internazionale chiama «francesina»: piccola, carina, grandi occhi vivaci, lineamenti puntini ma piacevoli, bel sorriso, risentita, linguacciuta, pragmatica, petulante e comandante.
Ha studiato nell'adolescenza musica e recitazione. Ha debuttato nel cinema in Sciampiste &Co. di Toni Marshall, guadagnandosi subito un premio César come migliore attrice emergente; ha interpretato con grazia e gran successo una parigina che vuol portare la felicità intorno a sé ne Il favoloso mondo di Amelie di Jeunet; ha recitato una clandestina turca in Inghilterra in Piccole cose sporche di Frears, suo primo film in inglese. Ha tentato la Storia con Una lunga domenica di passioni ancora di Jeunet; ha provato a cantare in Mai sulla bocca di Resnais, ha azzardato ne L'appartamento spagnolo di Cédnic Klapisch. Il Codice da Vinci è il suo primo kolossal americano, il primo film che porti la poverina nella cultura esoterica, nel misticismo, vicino a Gesù, considerata nemica dalle gerarchie cattoliche.
Da Lo Specchio 27 maggio 2006