Ispirato alle situazioni di lockdown che hanno colpito i set cinematografici durante la pandemia di Covid-19. Espandi ▽
Durante la pandemia di COVID-19, gli interpreti e la troupe del franchise Cliff Beasts, arrivato al sesto film, sono rinchiusi in un castello inglese adibito a hotel di lusso per portare a termine le riprese in sicurezza. In quarantena e isolati dal mondo, quattro attori e tre attrici di varia età, immancabilmente viziati, arroganti, pretenziosi, spaventosamente mediocri, vivono il set come una prigione, tenuti sott’occhio dal delegato della produzione, dall’ex regista indie diventato fanatico della CGI e da un servizio d’ordine paranoico e violento.
Netflix e Judd Apatow mettono in scena resoconto in forma di parodia del lavoro sul set oggi, caratterizzato dall’ossessione per i protocolli di sicurezza del cinema pandemico , prendendo in giro, al contempo, la tragica mancanza di originalità delle mega produzioni hollywoodiane.
Al regista interessa soprattutto mostrare la stupidità del sistema a ogni livello di potere, costruendo il film come una successione di gag che però si dilunga un po’ troppo diventando un racconto ripetitivo e risaputo. Nel tentativo di demolire la Hollywood contemporanea, Nella bolla finisce per essere non troppo diverso dai prodotti che ridicolizza.