Titolo originale | Funny People |
Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 145 minuti |
Regia di | Judd Apatow |
Attori | Adam Sandler, Seth Rogen, Leslie Mann, Eric Bana, Jonah Hill Jason Schwartzman, Rza, Aubrey Plaza, Maude Apatow, Iris Apatow, Aziz Ansari, Sarah Silverman, Andy Dick, Ken Jeong, Norm MacDonald, Ezra 'Buddha' Masters, Suzy Nakamura, Jason Sandler, Steve Bannos, Torsten Voges, Brad Grunberg, Da'Vone McDonald, Dave Attell, George Coe, Jane Le, Ca'Shawn Sims, Nick Dash, Samantha Quan, Arshad Aslam, Nydia McFadden, Calvin Sykes, Nicol Paone, Sammy Jack, Brian Lally, Eleanor Zee. |
Uscita | venerdì 16 ottobre 2009 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 2,98 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 febbraio 2017
George Simmons è un comico di grande successo. Un giorno scopre di avere una grave malattia, che lo lascerà vivere per un solo altro anno. In Italia al Box Office Funny People ha incassato 135 mila euro .
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George Simmons ha tutto ciò che si può ottenere dal successo. Il pubblico lo ama sia come stand up comedian che come star cinematografica, vive in una villa sul Pacifico, ha un aereo privato. Però non ha amici, ha solo fans. Un giorno poi arriva la notizia che gli cambia la vita: soffre di una forma di leucemia che gli lascia poco tempo da vivere.
Desideroso di non trascorrere da solo gli ultimi giorni si sceglie come assistente Ira, un spirante comico che va a vivere con lui. Ira scrive testi che George utilizza in quelle che considera come le sue ultime esibizioni ma non tutto è facile. Le paure dell'attore si fanno sempre più evidenti così come la sua arroganza che non manca di manifestarsi anche nei confronti di Ira. Finché non succede qualcosa di inatteso...
Judd Apatow si è ormai conquistato di diritto il ruolo di commediografo capace di ridare vita a un genere che negli States stava ormai boccheggiando stritolato tra commediacce di serie Z e remake di remake. Apatow dimostra di conoscere bene le vite 'vere' dei personaggi che porta sullo schermo e inietta questa 'verità' nelle loro battute e nei loro comportamenti. In questa occasione parte da se stesso e dalle proprie esperienze di stand up comedian (attività che ha lanciato più di un personaggio di spicco a partire da Woody Allen) nonché da una domanda che mette in gioco argomenti importanti. Il quesito è: "Quando ci capita qualcosa di davvero importante siamo davvero capaci di rimettere in discussione le nostre scelte esistenziali oppure finiamo in breve tempo col fingere con noi stessi pretendendo che non sia successo nulla?"
George Simmons (un Adam Sandler che ha finalmente deciso di affidarsi a registi che non lo lascino vagare per lo schermo senza freni) vede in faccia la morte e, come il Daniel Auteuil del lecontiano Il mio migliore amico va in cerca di quello che il denaro non gli ha fino allora permesso di comprare: un'amicizia.
La domanda che Apatow si fa e che pone allo spettatore è: durerà? Perché l'ego strabordante dell'uomo rischia di fagocitarne anche le migliori intenzioni.
Saper far pensare sorridendo in una commedia oversize (guardate la durata) non è da tutti. Apatow ci riesce anche questa volta.
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Non sapevo cosa aspettarmi, ma Sandler mi piace molto e quindi speravo in un buon film. Due ore e mezza sono tante, ma se il film è buono passano subito...sono state eterne. In sala all'inizio del film c'erano una 50ina di persone, alla fine 6...una gara ad eliminazione! Vorrebbe essere comico con una morale, ma alla fine non è nè comico, nè ti prende con la morale.
Questo film e' orribile: battute squallide e trama falso-buonista. Volgarita' a nastro e personaggi vuoti che si trascinano per due lunghe ore di vergogna assoluta. Le battute fanno ridere solo se sei ubriaco! Non lo farei vedere nemmeno al mio peggior nemico. Gippo
mamma che sofferenza..il peggior film della storia di adam sandler! non guardatelo
Purtroppo una trama drammatica rovinata da battute sconce e una comicità veramente di basso livello, lunghezza eccessiva della storia
Forse mi aspettavo io qualcosa di diverso, ma mi sono annoiato abbastanza. Tante battute, umorismo a tutti i costi sempre e comunque, ma poco divertimento vero. Zelig è molto molto più divertente.
Ho iniziato a guardarlo con i figli ho dovuto toglierlo, pieno di parolaccie. Un film che dovrebbe essere comico ma non so a chi fa ridere. Una pena!
Dopo aver visto un buon Adam Sandler in "Reign over me",mi aspettavo risultati analoghi da questo film,recensito da Zappoli in maniera molto più che lusinghiera e,mi dispiace dirlo,fin troppo generosa!Invece le aspettative sono andate deluse.Sinteticamente: un'occasione perduta.Di parlare di temi come la malattia,l'attesa della morte,il successo ad ogni costo,l'amicizia,la difficoltà dei rapporti umani,di [...] Vai alla recensione »
Film lungo ma che non annoia, bella storia e ottimo Sandler.
Ma chi ha catalogato "Funny People" come commedia ha visto il film? Dramma della malattia, crisi esistenziale, egocentrismo... classici punti fermi della commedia?! Bah. Stiamo parlando di un film assolutamente drammatico, ottimamente recitato da Adam Sandler, forse nella sua migliore performance. La trama purtroppo non è particolarmete sostenuta e la lunghezza è assolutamente [...] Vai alla recensione »
Siamo solo di passaggio su questo mondo.. ed è meglio attraversarlo con un sorriso sulle labbra e senza prendersi troppo sul serio. Questo è lo spirito di questo film, che io ritengo senza dubbio il migliore di Judd Apatow, regista che utilizza una comicità nuova e mai banale, dialoghi brillanti e sempre un mix di comicità ed amara realtà.
Come dicono le stelle di mymovies, prodotto appena corretto, davvero troooooooppo lungo ma con battute alle volte divertenti, che permettono comunque che il film in qualche modo scorra... niente di incredibilmente nuovo, abbastanza simpatico.
Tanti attori per un film lungo e noioso, con poche trovate divertenti ed un finale pessimo... Delusione!!
Prima del doppiaggio del trailer mi chiedevo:come faranno a riprendere la comicità nella parte in cui prendono in giro Eric Bana quando parla con l'accento australiano??Beh,quel poco che ho visto non mi fa ridere gran che.Speriamo bene.
Come da titolo, un'occasione persa! La trama non era affatto male, ricca di spunti quali la malattia mortale, la solitudine, l'amicizia, il vero amore etc. ma purtroppo nonostante le premesse il film si è rivelato pessimo. Infarcito di volgarità e sesso prende una "deriva" trash completamente fuori luogo con i contenuti trattati, toccando il culmine nella scena dove [...] Vai alla recensione »
nel bene e nel male amico... nn sia mai che fallisce la happy madison e nn produci più... vedremo il tuo film stai tranquillo... anche se una monnezza
sena vederlo metto 5stelle perchè adam sandler anche se ebreo nn merita un voto simile da parte del pubblico... Ch cè, se nn si ride nn si ha piacere?
SCURRILE, PATETICO E DALLA COMICITA' DI BASSISSIMO LIVELLO. E' RIUSCITO A MISCHIARE MALATTIA, MORTE, DEPRESSIONE, TRADIMENTO, LAVORO, SENTIMENTI, PARANOIE E STEREOTIPI NEL PEGGIORE DEI MODI POSSIBILE, RIDICOLIZZANDO QUALCOSA DI IMPORTANTE E DANDO IMPORTANZA AD ASPETTI RIDICOLI SENZA PERO', NEANCHE CON QUESTO ESPEDIENTE, A TROVAE LA VIA DELLA COMICITA'.
ti rimprovero il solo fatto di essere troppo ebreo. per il resto sei al top!
uno dei film + noiosi, inconcludenti, privi di ironia (dovrebbe essere comico) che abbia mai visto. Da Sandler non ci si aspetta "grandi" film di spessore ma solitamente una risata facile e un paio d'ore di spensieratezza; qui si affrontano male temi seri come la malattia e la paura verso una morte che si vede vicina, si banalizzano i rapporti umani e la cosiddetta crescita personale, [...] Vai alla recensione »
La comicità ha sempre affascinato Judd Apatow. Ancora studente, grazie alle conoscenze della madre che lavorava in un comedy club a Long Island, Apatow metteva le basi di quello che sarebbe stato il suo futuro intervistando, per la radio della scuola, personaggi quali Steve Allen, Howard Stern, John Candy e l'allora sconosciuto Jerry Seinfeld. Prima che arrivasse il successo come sceneggiatore, produttore e regista, prima di dar vita a quella che sarebbe stata riconosciuta come la commedia apatowiana, il Nostro era un ragazzetto ossessionato dalla battuta a effetto che sognava di diventare il prossimo [...]
Sboccatissima commedia del recidivo Judd Apatow (40 anni vergine), un'interminabile sequenza di battutacce, di quelle definite irriferibili. La storia ruota attorno a un popolare attore (Adam Sandler), gelato dalla diagnosi dell'ospedale: leucemia. Mentre si fa scrivere i testi da cabaret da un aspirante divo, si accorge di non avere amici. Finché un nuovo responso medico gli restituisce la speranza. [...] Vai alla recensione »
Jerry & Dean. Ira & George, Eva contro Eva... Ecco una «buddy comedy» riuscita. Una feroce e commovente satira dello show business, certo molto autobiografica, attraverso la storia dell'amicizia e inimicizia virile tra due comici di cabaret, l'aspirante divo Ira Wright (Seth Rogen, un misto tra Sancho Panza e una nervosa mommy ebraica, il cui film preferito è L'ultima corvée, di Hal Asbhy, come si [...] Vai alla recensione »
George Simmons (Adam Sandler) è un comico famoso. Ma non gli viene più da ridere. Convinto di morire presto per una brutta malattia, decide di lasciare Hollywood per tornare al cabaret degli inizi. Troverà ad adorarlo l'impacciato Ira Wright (Seth Rogen), comico in erba che George prende sotto l'ala protettrice per un ultimo volo verso lo show senza business.
Il comico, più prima che poi, muore. Può ricordarsi di doverlo fare e segnarselo come il compianto Troisi di Non ci resta che piangere (titolo che piacerebbe parecchio ai funny people), può avere indossato una maschera da supereroe ed essere l'inizio della mattanza di un capolavoro come Watchmen. Ma, anche se non c'è cosa più triste, quella voce e quel corpo che ci hanno regalato gioia e risate, un [...] Vai alla recensione »
Advance buzz had tagged Funny People as Judd Apatow's "cancer comedy." Actually, it's leukemia that's putting the squeeze on George Simmons, the jerk-off star of dumb family movies and raunchy stand-up. Adam Sandler, relaxed, focused, alert to nuance, plays George, and it's his best performance ever (right up there with Punch-Drunk Love). Forget tear-jerking.
Tant qu'on y parle de cancer, d'approche de la mort, de temps perdu et de vanité de toute chose, Funny People est un film très drôle. C'est au moment où la camarde s'éloigne que passe l'envie de rire. Judd Apatow avait jusqu'ici mis un certain acharnement cinématographique à prolonger l'adolescence de ses personnages masculins. Ce très long film marque le passage de son cinéma à l'âge adulte, et à [...] Vai alla recensione »
Il miglior sceneggiatore, regista, produttore di commedie degli ultimi anni, Judd Apatow, fa un passo in più. In Funny people dosa con ammirevole sapienza umorismo e dramma, compiendo l' itinerario opposto rispetto a quasi tutti i film americani contemporanei: parte dal drammatico e arriva al comico poi, al posto del solito finale consolatorio, mette la parola fine su quello che - per il protagonista [...] Vai alla recensione »
audience; his attitude is kill or be killed. So the dick stays in the routine. "Funny People" is leisurely, with many extended sequences, but the performers' natural command of rhythm holds it in tension. The hilarious dialogues among the three roommates are like complicated, interlocked sparring matches. The scenes between Sandler and Rogen are more conventionally dramatic, but George's shifting moods [...] Vai alla recensione »
ASSUMING Judd Apatow doesn’t change his mind, and he often does, his new movie, “Funny People,” will begin with a scene of Adam Sandler as no paying audience has ever seen him. In grainy video a boyishly goofy Mr. Sandler, still in his 20s with a tilted baseball cap on his head, is shown as he lies across a messy bed in a dingy Los Angeles apartment, making prank phone calls to the delight of a few [...] Vai alla recensione »
From silent comedies by Ernst Lubitsch to loud ones by the Farrelly brothers, the funniest people on the set have often been behind the camera. By giving his actors well-structured setups within which to cut loose, Judd Apatow makes most contemporary comedies feel instantly old-fashioned. In “Funny People” (Universal), Apatow gets to the heart of what makes them funny and why their comedic gifts set [...] Vai alla recensione »
Comedy is always serious business, whether the joke is on the funnyman with the pie in the kisser or the woman trying, really trying, to fall for the schnook who didn’t use the condom. “Funny People,” the latest from Judd Apatow, the director of the hit comedies “Knocked Up” and “The 40-Year-Old Virgin” and a prolific producer, is being pitched as a bid at gravity, earnestness, adulthood, [...] Vai alla recensione »
"Funny People" was supposed to be Judd Apatow's coming out party. The movie in which "The 40-Year-Old Virgin" and "Knocked Up" writer-director, who has long made his bread and butter on the back of immature guys and their raunchy talk, shows his grown-up side. An adult Apatow would be a significant development since so much recent and future comedy rests under the shade of his very big umbrella -- [...] Vai alla recensione »
Abbiamo un cabarettista ricco e famoso colpito da una malattia gravissima e con una misera percentuale di probabilità (l'8 per cento) di cavarsela. Figuriamoci: il comico che piange ma deve continuare a far ridere; l'artista di successo che trova un amico in un collega alle prime armi, mentre pentito cerca di ricucire rapporti distrutti dal suo egoismo e narcisismo.