Mario Sesti ospita i protagonisti del film I peggiori, l'attore Alessio Vassallo e la curatrice Giulia Ambrogi.
Mario Sesti, conduttore e critico cinematografico, ospiterà al Teatro Rossellini di Roma, il regista e protagonisti de I peggiori, Vincenzo Alfieri e Lino Guanciale, Alessio Vassallo e Giulia Ambrogi, curatrice di "St+art India".
Protagonisti de I peggiori (nelle sale dal 18 maggio) il regista e interprete Vincenzo Alfieri e Lino Guanciale hanno provato a rottamare i furbetti del quartierino: "Due fratelli che dovendosi prendere cura della sorella adolescente compiono un gesto disperato che li renderà degli eroi di internet - ha detto Alfieri -. Decidono così di cavalcare questo imprevisto successo per trarre guadagno.
È una commedia action sopra le righe che però può dirsi reale.
Insieme per molto tempo, anche in fase di sceneggiatura, i due attori sono stati uniti dalla produttrice che per prima ha capito la funzionalità della loro coppia: "Siamo diventati Stanlio e Ollio, abbiamo trascorso molto tempo insieme e ci è servito per dare forma al nostro rapporto".
Alessio Vassallo sarà al Teatro La Pergola dal 27 maggio, con lo spettacolo "Dieci storie proprio così". Il successo gli ha dato la possibilità di essere tanti personaggi e scegliere cosa raccontare: "Sin da quando ho iniziato a studiare questo mestiere - ha svelato - sono sempre stato interessato più alla storia, a conoscere il racconto che conteneva i tipi da interpretare. I periodi all'Accademia erano durissimi, oggi è diverso sono tutti più legati all'immagine, al contenitore".
L'italiana Giulia Ambrogi è la curatrice di "St+art India", festival legato alla street art che colora diversi angoli dell'India.
L'arte è rilegata a pochissime gallerie e musei e non si espande perché c'è una grande carenza di spazi pubblici, stiamo cercando di utilizzare l'arte come chiave per accedere a chiunque utilizzando la strada come vetrina.
La Ambrogi sceglie i progetti da mostrare in base anche ai luoghi in cui le opere verranno esposte. "In India mi sono sempre sentita a casa, sin dall'inizio ho capito che avrei dovuto impegnarmi nel pubblico, ora la street art è un trend quindi anche quando la si realizza in indoor ha un suo valore. Mi batto affinché ci si convinca che si tratta di arte contemporanea".