Daniele Vicari, Francesco Montanari, Anna Safroncik e Monique Settanni tra gli ospiti della puntata del programma condotto da Mario Sesti.
Nella diciottesima puntata della terza stagione "Splendor - Suoni e Visioni", Mario Sesti, conduttore e critico cinematografico, incontra l'attrice Anna Safroncik, il regista Daniele Vicari e Francesco Montanari, protagonista del suo ultimo film, Sole cuore amore, e i curatori della mostra "Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano - Dal cinema alla realtà 1966-2005", Enrico Menduni e Monique Settanni.
Anna Safroncik è arrivata in Italia nel 1992 subito dopo il crollo dell'Unione Sovietica ed ha vissuto in prima persona il disastro di Chernobyl. "Mio padre è tenore lirico, mia madre un'artista quindi per me era normale far parte di questo mondo - ha raccontato -. Ero pendolare, non potevo permettermi di prendere casa a Roma, poi un giorno incontro Carlo Verdone, parliamo dieci minuti: mi chiede della mia vita ed io credevo non fosse andato bene il provino e invece mi sbagliavo, subito dopo da lì con Diego Abatantuono e poi Ficarra e Picone".
Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Sole cuore amore (al cinema dal 4 maggio) è diretto da Daniele Vicari ed interpretato tra gli altri da Francesco Montanari. "Il racconto che ho tentato di fare è quello di persone che di fronte alla strana articolazione psicosociale nella quale siamo immersi, sbattono contro un vetro ma questo non impedisce loro di amarsi e di avere una vita decente - ha detto il regista -. Proprio questo desiderio li tiene in vita, anche se questa vita prevede momenti di grandi difficoltà".
Montanari è un 'mammo': "la storia è quella di una coppia che vuole stare insieme, ed è inevitabile che ci sia la voglia di ascoltarsi. Il mio personaggio si da molto da fare, senza lavoro e tiene a bada le sue frustrazioni sostenendo la famiglia in altro modo".
A prevalere, nello sguardo del regista, è l'amore e l'amicizia, la solidarietà che va al di là della parentela: "per i miei protagonisti la cosa importante è che la loro vita abbia un senso, ma questa loro volontà si scontra con la realtà".
Tra i grandi linguaggi della modernità, la fotografia era l'arte amata da Pino Settanni, che ha saputo trasformare il volto in paesaggio e messa in scena del volto. Enrico Menduni e Monique Settanni ne hanno raccontato lo stile e la sensibilità in una mostra "Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano - Dal cinema alla realtà 1966-2005", organizzata presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale dal 28 marzo al 28 maggio 2017 da Istituto Luce-Cinecittà che da visibilità agli splendidi ritratti dedicati al mondo del cinema e della cultura (un gioco 'al nero' e coloratissimo cui negli anni si sono prestati personaggi come Fellini, Mastroianni, Monicelli, Monica Vitti, Troisi, Robert Mitchum, Lina Wertmuller, Sergio Leone, Alberto Moravia, Enrico Baj e tanti altri) alle serie creative sui tarocchi e sui nudi. Un lavoro d'interni che lo ha spesso fatto considerare un fotografo d'arte sul crinale della pittura.