Oggi in gara anche Takashi Miike e Isabel Coixet.
di Chiara Renda
Volge al termine il Festival di Roma, e dopo una giornata dedicata al glamour e alle star hollywoodiane (Jennifer Lawrence ha sfilato sul red carpet in uno splendido abito lungo color avorio insieme a Liam Hemsworth e Josh Hutcherson, e al regista di Hunger Games - La ragazza di fuoco Francis Lawrence), movimentata anche dal tentato blitz dei movimenti per il diritto all'abitare, oggi in gara ci saranno gli ultimi tre film, tutte opere d'autore. A cominciare dal friulano Alberto Fasulo, classe 1976, che presenta la sua opera seconda (dopo Rumore bianco), Tir, ritratto on the road di un ex professore, diventato camionista per problemi economici, vittima dell'alienazione di un lavoro faticoso e schiavizzante. Di tutt'altro genere Mole's Song di Takashi Miike, film d'azione ambientato nel mondo della yakuza ispirato al manga "Mogura no Uta", scritto e illustrato da Noboru Takahashi. In concorso anche la regista spagnola Isabel Coixet, che porta a Roma Another Me, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Catherine MacPhall con Jonathan Rhys-Meyers e Claire Forlani. Un insolito thriller sovrannaturale che si ispira al cult horror The Ring.
Si conclude oggi il concorso anche della sezione CinemaXXi con tre documentari molto diversi tra loro: il suggestivo The Face dell'argentino Gustavo Fontàn, lo sperimentale Thwara Zanj di Tariq Teguia, sul casuale ritrovamento, da parte di un giornalista alle prese con i conflitti interni nel sud dell'Algeria, di tracce delle antiche e dimenticate rivolte contro il califfato degli Abbasidi, avvenute in Iraq tra l'VIII e il IX secolo; e infine il seguito di un film che aveva suscitato clamore a Venezia Orizzonti 2011, Ornamento di Birmingham-2, dei russi Andrey Silvestrov e Yuri Leiderman, un'opera surreale che indaga il rapporto con il potere dell'artista.
Alice nella Città, la sezione parallela del Festival dedicata alle tematiche giovanili, chiude oggi il concorso con il finlandese The Disciple di Ulrika Bengts, ambientato nell'estate del '39 in un'isola del Mar Baltico dove un ragazzino orfano di tredici anni si trova a lavorare come assistente del guardiano del faro e a suscitare rivalità e conflitti all'interno della famiglia dell'uomo.
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