Vin Diesel nella commedia di Lumet Prova a incastrarmi

La serata propone le risate firmate Farrelly: Amore a prima svista (Canale 5, 23.30) è la commedia del 2001 scritta, diretta e prodotta dai fratelli Peter e Bobby; tra i maggiori successi dell'affiatata coppia si ricordano Scemo & + scemo, Tutti pazzi per Mary e Io, me & Irene. Il sentimento sboccerà inaspettato tra una Gwyneth Paltrow in versione obesa e un superficiale Jack Black; quest'ultimo si farà convincere da un guru che anche una donna esteticamente non perfetta può essere meravigliosa e i 120 chili di Rosemary non gli impediranno di innamorarsi di lei.
Dalla commedia sarcastica dei Farrelly al dramma giudiziario Prova a incastrarmi (Rete 4, 24.00), diretto nel 2006 da Sidney Lumet, il cineasta che mostrò il suo talento fin dal lungometraggio d'esordio La parola ai giurati (1957) e continua a dimostrarlo (recentemente nel riuscito thriller Onora il padre e la madre). Il film traspone su pellicola la storia del più lungo processo della storia degli Stati Uniti - durato ben 21 mesi - che fu portato avanti tra il 1987 e il 1988 nei confronti del mafioso Giacomo Di Norscio, detto Jackie Dee. Mentre sullo schermo gli presta il volto Vin Diesel, nella vita reale Di Norscio è uscito dal carcere dopo 17 anni dei 30 che doveva scontare ed è morto mentre si stavano eseguendo le riprese del film.
Dalle aule giudiziarie di Lumet all'Hotel Rwanda (Raimovie, 21.00) diretto e sceneggiato dall'irlandese Terry George. Il film del 2004 torna indietro di dieci anni per raccontare del genocidio che coinvolse le etnie degli Hutu e dei Tutsi nel travagliato Rwanda nel 1994. La cinepresa di George focalizza sul manager dell'hotel del titolo, Paul Rusesabagina, interpretato da uno straordinario Don Cheadle, che per il ruolo fu nominato ad Oscar e Golden Globe. Nel cast figurano il colonnello Nick Nolte, Joaquin Phoenix e Jean Reno come presidente di una compagnia aerea.
La fantasia si sprigiona liberamente con Il labirinto del fauno (Rai4, 21.10) di Guillermo Del Toro, ibrido tra horror, fantasy e film storico scritto e diretto dal messicano regista di Hellboy (2004). Lo sfondo è la Spagna del 1944, il periodo in cui Francisco Franco aveva vinto la guerra civile e gli rimanevano pochi ribelli da sconfiggere. Il labirinto del fauno è la seconda parte di un'ideale trilogia di film fantastici ambientati nella Spagna della guerra civile e del dopoguerra; il primo fu La spina del diavolo, diretto da Del Toro nel 2001 e ambientato in un orfanotrofio infestato da un fantasma alla fine della guerra. Molto interessante dal punto di vista visivo, nel 2007 si aggiudicò infatti gli Oscar per la Miglior fotografia, per la scenografia e per il trucco e a proposito di primati, porta a casa quello di film in lingua spagnola che ha ottenuto i maggiori incassi nella storia del cinema.
Nei prossimi giorni le 48 ore di Eddie Murphy e Nick Nolte, il thriller ad alta tensione Arlington Road e la sognante commedia Un principe tutto mio.