Raccontare la storia di Timnit è cosa impossibile. Si possono solo fornire i dati di cronaca.
Qualche anno fa, a largo delle nostre terre, dopo ventuno giorni terrificanti alla deriva, senza che nessuna imbarcazione si fermasse a prestare soccorso, approda a Lampedusa un barcone silenzioso, carico di più di settanta persone. Sembravano tutti
senza vita. Ma sepolte dai corpi inermi dei compagni di viaggio c'erano cinque persone, ancora vive, sfinite. Tra queste c'è un'unica donna, Timnit T., 27 anni, che proviene dall'Africa centrale. L'opinione pubblica è molto impressionata dalla
cronaca di questa storia. La stampa da' molto risalto al caso.
Emanuele Crialese vede le foto di Timnit sui giornali. Chiama Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), e grazie a lei riesce a rintracciare Timnit e le chiede se vuole interpretare Sara, uno dei personaggi principali del suo film.
Oggi Timnit vive nei Paesi Bassi, si è sposata, ed è in attesa del suo primo figlio che nascerà quindi europeo.