Marina Hedman (Marina Hedman Bellis) è un'attrice svedese, è nata il 29 settembre 1944 a Göteborg (Svezia). Marina Hedman ha oggi 79 anni ed è del segno zodiacale Bilancia.
Ma cosa accadrebbe se la moglie perbene di un noto giornalista italiano, cominciasse a girare qualche pellicola porno? No, non è l'incipit di una trama a luci rosse. È la realtà. Almeno quella fetta di realtà che ha legato nomi come quelli di Marina Lotar e di Paolo Frajese. Bella come era, anche se alla ricerca del successo, poteva benissimo diventare una riconosciuta caratterista in Italia, piuttosto che rimanere l'annoiata moglie borghese di un reporter. Ma lei non si voleva accontentare, voleva diventare più celebre! La più celebre! E così, eccola puntare su un genere che non aveva ancora una star di primo piano: il cinema porno. Ma c'è ancora chi si diverte di più nel vederla (in Delitto a Porta Romana) duettare, biondissima e bellissima, accanto a un Tomas Milian arrapato e in versione Er Monnezza, mentre vengono interrotti in un idillio-interrogatorio (per i più appassionati, la scena del "cosciò e tettò") dalla moglie di lui in stato interessante che, in uno scatto d'ira, la definisce lapidaria: "un'artista d'er ca**o".
Il legame con Paolo Frajese
In principio, e parliamo degli Anni Sessanta, questa bionda svedese era una hostess sugli aerei di linea. Galeotto fu proprio il suo lavoro che la mise in contatto con colui che diverrà suo marito: il reporter italiano Paolo Frajese. Per lui lascerà il lavoro "sui cieli", si sposerà e avrà due figli. Ma il ruolo di mamma a tempo pieno non è quello che fa per lei. Così inizia, nei primi Anni Settanta, la carriera di fotomodella, che la porterà ad affermarsi al cinema in ruoli secondari. Difficile però identificarla, dato che avrà tantissimi nomi d'arte: Marina Hadman Bellis, Marina Fraiese, Marina Chantal, Marina Lothar Frajese, Marina Frajese, Marina Lotar Hedman ed Hedman Bellis Marina.
Il debutto cinematografico
Il primo ruolo è quello in La pretora (1976), commedia scollacciata di Lucio Fulci con Edwige Fenech, Mario Maranzana, Gianni Agus e Oreste Lionello. Poi, dopo aver conosciuto Joe D'Amato, si avvicinerà al mondo del cinema porno soft (quello della serie Emanuelle, tanto per intenderci) accompagnata dalla collega Paola Senatore, il tutto nel più stretto riserbo! Tanto è vero che le scene più hard saranno destinate, proprio per non suscitare scalpore, al mercato estero. Vani sono gli accorgimenti adottati, Paolo Frajese scopre tutto e decide di troncare la relazione con la moglie, chiedendo il divorzio.
Il successo nel cinema porno
Nel 1979, però, Joe D'Amato decide di girare la prima scena hard per il mercato italiano. Il film è Immagini di un convento e come compagno di set, la Lotar ha Enzo Fisichella. Quello che non ci si aspettava era il grande successo della pellicola, alimentato proprio dal fatto che fra le protagoniste ci fosse anche l'ex moglie di uno dei giornalisti televisivi più noti della RAI che, a tutti gli effetti, diventa una delle prime pornostar del cinema italiano. Marina Lotar si spinge ovunque, dagli amplessi più intricati fino a veri e propri atti di zoofilia (Marina e la sua bestia, 1984) e abbraccia decisamente il porno per passione e perché almeno in quel genere lì, il produttore non le chiedeva di andare a letto con lui per avere la parte. Recita in commedie leggere come quelle di Pasquale Festa Campanile, ma si mette al servizio di una lunga e variegata schiera di registi a luci rosse come: Angelo Pannacciò, Lorenzo Onorati, Mario Bianchi, Mario Siciliano, Roberto Bianchi Montero, Amasi Damiani, Carlo Leone, Arduino Sacco, Franco Lo Cascio (meglio conosciuto come Luca Damiani), Luigi Grosso, Antonio D'Agostino e Luigi Soldati. Inizialmente, utilizza il nome di Marina Frajese, poi dopo una casa civile intentatale dall'ex marito assume definitivamente lo pseudonimo di Marina Lotar.
La sua filmografia
La sua filmografia spazia così da titoli come Primo amore (1978) di Dino Risi con Ugo Tognazzi a Il mondo porno di due sorelle (1978), completandosi con titoli quali: Quello strano desiderio (1979), Play Motel (1979), Le mani di una donna sola (1979), Libidine (1979), Cameriere senza... malizia (1979), Quel certo sapore (1979), Una moglie, due amici, quattro amanti (1980), Febbre a 40! (1980), Con la zia non è peccato (1980), La compagna di viaggio (1980), La città delle donne (1980) di Federico Fellini e accanto a Marcello Mastroianni e, infine, La bestia nello spazio (1980).
Il ritiro dalle scene nel 1991
La si può riconoscere anche nelle pellicole comico-poliziesche di Bruno Corbucci che vedevano Tomas Milian nei panni di Er Monnezza accanto al suo assistente e amico Bombolo: Delitto a Porta Romana (1980), Delitto sull'autostrada (1982) e Delitto al Blue Gay (1984). Poi recita in Fantozzi subisce ancora (1983), Margot - La pupa della villa accanto (1983), Il set del piacere (1986), La lingua (1987), Supermaschio per mogli viziose (1987, e già il titolo dice tutto), Gioco di seduzione (1990), Appuntamento in nero (1990) e Nostalgia di un piccolo grande amore (1991), dove ormai vecchia si limita a interpretare la cassiera di un cinema porno. È il suo ultimo film. Proprio quell'anno, si ritirerà dalle scene.
