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Elisa Fuksas racconta la sua crisi spirituale e lavorativa. Espandi ▽
Elisa Fuksas racconta in prima persona la sua frustrazione per il fallimento del progetto di un film di finzione ispirato alla sua conversione al cattolicesimo. Mentre cerca di rimettere insieme i cocci della sua vita professionale, sente per la prima volta nella sua testa la voce di qualcuno, forse la Madonna, che la rimprovera di non aver fatto abbastanza. Per il suo film e per la sua conversione religiosa. Decide allora di partire per un viaggio in nave verso Medjugorie.
Il racconto impudico e coraggioso di un fallimento: questo è Marko Polo, film ibrido che fin dal titolo "sbagliato" (è il nome della nave che dovrebbe portare i protagonisti del film in Bosnia, anche se l'imbarcazione sarà poi un'altra...) abbraccia l'imperfezione, l'errore, la prospettiva laterale e scentrata.
Da regista, figlia e nuova credente, Elisa Fuksas cerca sé stessa il più lontano possibile dal proprio mondo, nel tentativo di trovare il cinema proprio laddove è difficile trovarlo. Recensione ❯
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Il mah jong in Romagna. Un doc leggero per mostrare come basterebbe poco per aprirsi al diverso. Docu-fiction, Italia, Cina2020. Durata 71 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il primo film sul gioco del Mah Jong a Ravenna, un singolare esempio di ibridazione culturale tra Cina e Romagna. Espandi ▽
La Romagna è la regione italiana in cui moltissime persone giocano al mah jong. Si tratta di un gioco composto da tessere che non ha regole universali ma diverse varianti, una delle quali è adottata proprio in Romagna. La docu-fiction racconta lo spirito con cui il mah jong, diffusosi in Italia attorno agli anni Venti del '900, viene praticato in particolare nell'area ravennate. Recensione ❯
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La vicenda umana e artistica di James Lake, disabile dall'età di diciassette anni, che grazie alle sculture in cartone ha trovato il modo per raccontarsi al mondo Espandi ▽
James Lake, 44 anni, artista che realizza grandi sculture usando piccoli pezzi di cartone di rara bellezza ed espressività. A 17 anni gli venne amputata la gamba destra: chiuso nella sua camera da letto, incapace di muoversi, scoprì in quel materiale leggero e facilmente reperibile il mezzo ideale per comunicare e raccontarsi. Oggi le sue sculture, realizzate con una tecnica unica al mondo, continuano a parlare di fragilità umana. Il film segue James nel viaggio dal Devon alla Biennale Internazionale della Carta di Lucca, dove è stato invitato a realizzare una scultura monumentale in cartone, la più grande e impegnativa della sua carriera. Recensione ❯
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La vita di Mario Ubaldo Rossi, criminale attivo a Genova dagli anni '70, nell'Italia degli anni di piombo, e fondatore di una delle bande criminali più temute del Nord Italia. Espandi ▽
Il romanzo criminale di Mario Ubaldo Rossi inizia nella Genova degli anni '70, quando,
nell'Italia degli anni di piombo, la sua banda diventa una delle più celebri del Nord Italia. Poi
il primo omicidio, la latitanza e un viaggio all'inferno attraverso strutture carcerarie di ogni
tipo. Tra sei anni di isolamento totale nei famigerati "braccetti della morte" e, negli anni '80, il
tentativo di fuga in elicottero da Porto Azzurro a seguito di una rivolta carceraria senza
precedenti, con decine di ostaggi e i gruppi di intervento speciale pronti a fare fuoco, Mario
Rossi, oggi settantenne, racconta la sua vita che, a dispetto del suo nome, non ha nulla di
ordinario. Recensione ❯
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La docufiction di Mimmo Calopresti su Marco Pannella interpretata da Andrea Bosca. Espandi ▽
Romanzo radicale è il racconto dell'avventura politica e umana di Marco Pannella, attraverso le risorse espressive della fiction per i momenti più intimi, il repertorio, per i gesti che hanno fatto epoca e che nessuna rappresentazione riuscirebbe a restituire con la stessa forza e, infine, le testimonianze degli amici o di chi a lui si è opposto. Un controcanto utile e necessario per restituire, almeno in parte, la vita e la complessità di uno straordinario uomo del Novecento.
Nel 1959 l'Italia è un Paese dove prevale una mentalità chiusa ai cambiamenti. Non è possibile divorziare. L'aborto è un reato. Il servizio militare un obbligo. Meno di vent'anni dopo, divorzio, aborto, obiezione di coscienza sono diventati diritti irrinunciabili. Marco Pannella riesce a scuotere l'Italia mosso dalla convinzione, semplice e rivoluzionaria, che la politica debba occuparsi della vita delle persone e della loro felicità. E per farsi ascoltare, inventa un nuovo linguaggio della politica fatto di digiuni, arresti, provocazioni. Recensione ❯
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Un documentario biografico sulla vita di Branko Crnac-Tusta, frontman della band punk rock KUD Idijoti di Pola, la cui notorietà andò oltre la scena musicale diventando simbolo di libertà di pensiero. Le sue posizioni antifasciste e la sua lotta per i diritti dei deboli e degli oppressi resero Tusta un vero eroe popolare. Attivi fra gli anni '80 e il 2011, furono la prima band croata a tenere un concerto in Serbia dopo la guerra. Recensione ❯
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La storia esemplare di un uomo che amava la sua famiglia e il suo lavoro, che credeva nel significato della responsabilità e della legalità. Espandi ▽
La storia esemplare di un uomo che amava la sua famiglia e il suo lavoro, che credeva nel significato della responsabilità e della legalità fino a metterle al di sopra della sua stessa sicurezza. Il punto di vista del racconto è quello del suo collaboratore più stretto, il maresciallo Silvio Novembre, voce fuori campo realizzata in fiction ispirata alle parole espresse dallo stesso Novembre nell'articolo "Le fatiche della legalità", in cui ripercorre i momenti salienti di quell'avventura professionale e umana vissuta accanto ad Ambrosoli. Recensione ❯
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La vita di un bizzarro e simpatico pastore sardo quarantenne. Espandi ▽
Docufilm che racconta la vita di un bizzarro e simpatico pastore sardo quarantenne, Francesco Mattu detto "Chiodo", e ci trasporta dalla sua infanzia in Sardegna, sino ai giorni attuali a Tramonti di Sotto, in Friuli Venezia Giulia, dove risiede da oltre un decennio. Un film incentrato su dei continui flashback narrativi accompagnati dalla sua voce narrante. Una vita di emozionanti ricordi, che toccano l'essenzialità e la povertà del piccolo Francesco e della sua gioventù, dove ogni piccola insignificante cosa che lo circondava aveva un immenso valore. Una vita libera, nella natura più incontaminata, fra le sue amate pecore e gli asinelli, il piccolo mangia nastri sempre con lui e Celentano "a palla", i canti e la musica tradizionale locale, i riti ancestrali che accompagnavano la comunità di Ovodda, nel centro della Barbagia, in un tempo non molto lontano. Nemmeno poteva immaginarselo il buon Francesco di capitare in una misconosciuta vallata del Friuli dove da secoli si utilizzano le pecore e le capre per creare uno storico ed originale prodotto gastronomico della zona: la Pitina, una sorta di polpetta affumicata molto particolare, oggi divenuta persino presidio Slowfood e prodotto IGP. Recensione ❯
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Uno spaccato di vita vera che vede protagonisti due icone della box italiana e internazionale, Domenico Valentino e Clemente Russo. Espandi ▽
Domenico "Mirko" Valentino ha gli occhi fissi sulla televisione. Guarda il match del suo grande amico Clemente Russo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Clemente combatte bene il primo round, ma viene penalizzato dai giudici. Mirko decide di non guardare oltre, preferisce uscire sul terrazzo a prendere un po' d'aria e, all'improvviso, piange. Contro le sue aspettative, Mirko non si era qualificato alle Olimpiadi. Aveva sperato che almeno il suo amico sarebbe riuscito a portare a casa una medaglia. Eppure non piange solo per questo. Piange perché sa come andrà a finire la gara, perché conosce bene il sacrificio che occorre fare per arrivare alle Olimpiadi. E soprattutto, perché capisce ciò che prova il suo amico Clemente in quel momento. "Meglio che ti prendi un periodo di riposo", gli aveva detto il Maestro dopo la sconfitta nella gara di qualificazione. Mirko lo aveva fatto, passando il suo periodo di riposo bevendo birra. Quando torna, Clemente è distrutto. Ha una barba incolta e il suo sguardo è spento. Smette di allenarsi e inizia a dubitare. Sua moglie invece ha le idee chiare: "Io mi sono sposata l'uomo e il pugile. Finché tu decidi di smettere va bene, però non che un altro decide per te, così non agiscono i campioni". Mirko e Clemente sono al tappeto. Dovranno rialzarsi e rimettersi a combattere. Recensione ❯
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Il giornalista e autore satirico Enrico Caria firma una pellicola semi documentaristica su Napoli e la camorra. Espandi ▽
Un giornalista satirico e regista napoletano, emigrato a Roma negli anni '80 ai tempi della prima guerra di camorra e del terremoto, colpito dal tanto sbandierato Rinascimento della sua città, decide di ritornare a Napoli, ora addirittura candidata a ospitare l'America's cup: la più prestigiosa gara di vela del mondo. Ma non fa in tempo a godersi il bel centro storico tirato a nuovo che in periferia scoppia la seconda guerra di camorra. Già, esistono due Napoli: una col mare e una senza. Due lati della stessa medaglia che mostra ora il paradiso ora l'inferno. Il golfo col Vesuvio e il Castel dell'Ovo e le periferie senza panorama e senza speranze. Recensione ❯
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Una preziosa serie di testimonianze da cui emerge una dimensione che spesso resta nascosta: la dimensione umana. Docu-fiction, Italia2018. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le storie, le vite, i sogni spezzati e altri ancora da inseguire dei migranti, che nessun giornale al mondo racconterà mai fino in fondo e come si deve. Espandi ▽
Il film vuole far luce sull'orrore che spinge i migranti a rischiare la loro vita in mare per approdare sulle coste Europee e far capire la grandezza d'animo che, chi vive a Lampedusa, dimostra ogni giorno venendo in aiuto di queste persone. Recensione ❯
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Attorno alla vera storia della "focaccia che si mangiò l'hamburger", ovvero l'impresa di un forno di Altamura che nel 2002 fece chiudere un McDonald's a suon di pizza, pane e focacce, lievitano tante vicende parallele. Espandi ▽
FOCACCIA BLUES racconta il luogo e i protagonisti di una vicenda realmente accaduta in Puglia. E trae spunto dall'impresa di una piccola focacceria pugliese che, valorizzando i prodotti tipici, è riuscita a mettere in crisi un grande MC Donald's aperto nella città di Altamura. Il film descrive la vittoria del mondo piccolo e "glocale" che si oppone alla diffusione della globalizzazione intesa come massificazione dei gusti, grazie all'utilizzo di poche armi: la qualità, la genuinità e la simpatia. Le stesse armi che nel film utilizzerà il fruttivendolo Dante per riconquistare la sua Rosa dalle avances di Manuel; e Onofrio, nel suo viaggio a New York, per raccontare la grande impresa agli americani. Recensione ❯
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Un'anziana signora con antichi poteri ancestrali e una giovane ragazza che vorrebbe diventare la sua erede magica. Espandi ▽
In una piccola località turistica della Versilia, nel nord della Toscana, in cui convivono tradizioni contadine e mondanità, l'incontro tra un'anziana signora con antichi poteri ancestrali e una giovane ragazza che vorrebbe diventare la sua erede spirituale stabilisce il fulcro narrativo del film. Lo sfondo è quello della crisi economica degli ultimi anni e dello svilimento dei valori di un'intera generazione. Recensione ❯
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Il film di Petrucci sulla passione di Laura Betti. L'attrice è stata interprete musicale, attrice di teatro e cabaret, padrona assoluta della scena. Espandi ▽
Passione, carattere, talento: Laura Betti è stata
interprete musicale, attrice di teatro e cabaret,
padrona della scena nell'affabulazione mitologica
pasoliniana come nella ricostruzione storica di
Novecento di Bertolucci. Ha lavorato, tra gli altri,
con Bellocchio, i fratelli Taviani, Amelio, Scola, più
di recente con Archibugi, Placido, Calopresti.
Attraverso le testimonianze dei suoi amici più cari
- Bernardo Bertolucci, Giacomo Marramao,
Francesca Archibugi, Michelle Kokosowski, Jack
Lang - e un repertorio da riscoprire, il film ne
rievoca l'espressività multiforme, la fragilità
adamantina, le tinte forti vitali e provocatorie ma
anche la militanza artistica, l'affettività tumultuosa
e soprattutto il non detto che per la prima volta è
reso esplicito, ora che non ci sono più i due
protagonisti, Laura e Pier Paolo: la storia d'amore
più bella e impossibile di tutto il cinema italiano. Recensione ❯
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Cinque amiche transessuali, una villa piena di ricordi: una prova di teatro che celebra la vitalità. Docu-fiction, Italia, Francia2022. Durata 74 Minuti.
Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità. Espandi ▽
Ispirata dagli scritti di Porpora Marcasciano, storica portabandiera dei diritti trans (alcuni pubblicati da Edizioni Alegre), Roberta Torre, che qui scrive con Cristian Ceresoli, tocca un aspetto poco conosciuto delle loro vite: l’identità con cui prendono congedo dalla dimensione terrena, quasi sempre negata dalle loro famiglie, sacrificata in nome della vergogna. Se da una parte sono la prova della possibilità del cambiamento, la quintessenza della plasticità umana, dall’altra la loro libertà, conquistata con ogni centimetro di corpo, mette ancora paura, imbarazza, scardina le certezze. Quando non provoca reazioni violente. L’iniziale effetto straniante delle loro interazioni cede presto il posto, come quando si ascolta una fiaba, al fascino di dialoghi intimi, anche molto estesi. Di esistenze in equilibrio fragile tra sincerità taglienti, spudoratezza e ironia che esorcizza il disagio, lo stigma, i ricordi ancora duri da rievocare. Terapia di gruppo, gioco al massacro, bilancio di generazioni, confessione in macchina: Le favolose è un po’ di tutte queste cose. Recensione ❯
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