In una società in profonda crisi economica, alcuni liceali vengono sorteggiati dal governo e mandati su un'isola a massacrarsi a vicenda. Espandi ▽
In un ipotetico Giappone del futuro prossimo, lo scontro generazionale ha assunto le sembianze della guerriglia. In risposta all’ondata di violenza, il governo promulga il Battle Royale Act, una legge in base alla quale le classi turbolente vengono deportate su un’isola e obbligate a ingaggiare una lotta all’ultimo sangue, e affida ad un insegnante (Kitano) il compito di arbitrare la contesa. Solo uno dei partecipanti al grottesco “gioco” può sopravvivere e rientrare in società. Uscito nel 2000 generando un’ondata di reazioni controverse,
Battle Royale è stato per il Giappone e, in misura minore e con qualche ritardo, anche per l’Occidente, uno choc culturale paragonabile all’impatto di
Arancia meccanica negli anni 70. La forza del film sta nella incapacità, tutta nipponica, di scendere a compromessi. Senza voler dimostrare una tesi, ma con la sola brutalità dei fatti rappresentati, Fukasaku mette in scena l’apocalisse di una società lacerata e senza speranza, in cui ex insegnanti sfogano la loro frustrazione su teenager sfuggiti al controllo, in una grottesco e ludico
reenactment del quadro di Goya su Saturno che divora la propria prole.