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Un omaggio accorato a Monica Vitti, attraversato da una brezza leggera e da un sottile alito di speranza. Commedia, Italia2023. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna sta perdendo la memoria. Ricostruisce così la sua vita ispirandosi ai film con Monica Vitti. Espandi ▽
Mi fanno male i capelli è il commovente omaggio di Roberta Torre ad una grande attrice, Monica Vitti, che come la protagonista di Alba Rohrwacher ha sofferto di una forma di demenza, perdendosi a sé e al suo pubblico, il quale tuttavia conserva il privilegio di ritrovarla attraverso le sue interpretazioni. È un film sperimentale e accorato, doloroso fin dal titolo (che è una celebre battuta cinematografica della Vitti) eppure attraversato da una brezza leggera, da un sottile alito di speranza. È il ricordo tenero ed elegante di un’artista immortale, ma anche una lettera d’amore a tutti coloro che ogni giorno scordano qualcosa, ma per cui giocare ancora una volta con i ricordi che riaffiorano può voler dire sentirsi di nuovo felici. Alba Rohrwacher fa un lavoro di mimesi straordinario, aiutata anche da una notevole somiglianza fisica con la Vitti, e presta il suo modo di recitare con tutto il corpo a questa metamorfosi, mentre Filippo Timi presta uno strazio profondo e irrinunciabile al suo Edoardo, facendosi assenza per consentire alla presenza di Monica di rivendicare quel po’ di territorio che ancora riconosce. Recensione ❯
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Cosa ci spinge a desiderare un orologio, un paio di scarpe o l'ultimo telefono uscito? Cosa cerchiamo di ottenere attraverso gli oggetti? Potere? Sicurezza? Amore? Espandi ▽
Le vite di cinque personaggi sono legate alle scarpe. Una storia di anime e oggetti. Diretto e scritto da Luigi Di Capua che ha raggiunto la notorietà come membro del gruppo The Pills che ha spopolato con le webseries su YouTube nel decennio scorso e che è stato anche sceneggiatore, tra gli altri, di Smetto quando voglio. Ad honorem e Smetto quando voglio. Masterclass. Ed è proprio dai due film della trilogia firmata da Sydney Sibilia che Di Capua recupera uno sguardo su Roma inedito, caratterizzata da tonalità grigie e a tratti non riconoscibile, che fa da sfondo a una storia sospesa tra il desiderio e l’ossessione, dove l’oggetto diventa una specie di ipnosi e può arrivare a cambiare o rovinare le vite dei protagonisti. Un film che non riesce sempre a controllare le scene drammatiche. Però già si intravedono uno sguardo riconoscibile, magari ancora un po’ grezzo, e un’idea di cinema evidente soprattutto nel momento in cui Di Capua lascia sospesi i suoi personaggi nei silenzi, chiusi nei primi piani dove sono prigionieri dei loro stessi pensieri. Recensione ❯
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Un debutto semplice e onesto sull'emigrazione dei lavoratori italiani del sud verso l'Europa. Drammatico, Italia, Francia2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto di formazione che racchiude in sè il rapporto tra padre e figlio, sospeso tra assenze e ritorni e l'incanto che nasce dallo sguardo di un bambino. Espandi ▽
La festa del ritorno, tratto dall’opera letteraria omonima di Carmine Abate, è la prima regia di Lorenzo Adorisio, che ha una grande esperienza come direttore della fotografia, e infatti anche in questo suo primo lungometraggio è autore dell’immagine. Il suo debutto, semplice, onesto e attento ai dettagli, racconta l’emigrazione dei lavoratori italiani del sud verso l’Europa come un andirivieni di partenze non volute e ritorni agognati da celebrare, un pendolo crudele che scontenta sia chi emigra che chi rimane a casa ad aspettare. Negli ampi paesaggi calabresi, nelle case dignitose, nelle strade di paese assolate e desertificate dall’emigrazione si respira la nostalgia verso una regione dove il lavoro manca ma che sa restare nel cuore di chi è costretto a lasciarsela alle spalle. Il regista accompagna i suoi personaggi e i suoi luoghi del cuore con gentilezza e affetto, accarezzandoli tutti, e regalando ad ognuno un suo momento, una sua storia personale, piccola o grande. Recensione ❯
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Un film che si sporca le mani e che ha una sua verità, malgrado i limiti realizzativi. Drammatico, Italia2023. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che affronta la dura realtà della vita adolescenziale nelle periferie romane. Espandi ▽
Mattia è un ragazzo di 18 anni appena uscito dal riformatorio. La madre Gabriella è spesso in pena per lui e teme che possa prendere di nuovo una cattiva strada, dopo essere stato colto in flagrante per aver spacciato anche all'interno della scuola della periferia romana che frequenta.
Per non tornare in carcere, deve fare le pulizie nella sua scuola e svolgere un'attività di volontariato nel reparto oncologico di un ospedale dove conosce Alessia, una ragazza gravemente ammalata di cui s'innamora. Ma non ha ancora chiuso i conti col passato perché deve restituire al boss criminale da cui si riforniva per la droga un'enorme quantità di denaro. Con Francesco, il compagno di scuola che l'ha messo nei guai, deve trovare al più presto la soluzione per saldare il debito.
C'è chi spaccia, chi si prostituisce, chi finisce nella rete di organizzazioni criminali e non sa come uscirne. È una realtà che Spinocchio conosce bene, che ha osservato a lungo, e il film sottolinea anche quanto sia importante e decisivo il ruolo delle istituzioni per dare ai ragazzi una possibilità di riscatto. Come Il ragazzo dai pantaloni rosa, il tema conta più del risultato. Recensione ❯
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La terza età, poco rappresentata nel nostro cinema, vive e lotta con noi. Commedia, Italia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incontro tra Gerri e Tom fa nascere un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Espandi ▽
Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all'estero torna in Italia per trascorrere un po' di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore.
Dall'incontro tra Gerri e Tom nascerà un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Recensione ❯
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La testimonianza inedita di un artista eclettico e controverso e dell'uomo che voleva raccontarne l'unicità. Documentario, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Michele Avantario ha lanciato programmi televisivi, fatto videoarte, creato lo spot promozionale dell'Estate romana di Renato Nicolini, ma soprattutto è stato un grande conoscitore di musica africana superfan del musicista nigeriano Fela Kuti, Back President dell'afro beat e simbolo della nuova evoluzione africana. Recensione ❯
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Un curioso documentario su un'impresa 'folle' che vorrebbe tutelare l'Amazzonia. Documentario, Italia, Brasile2023. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il sogno utopico di un uomo di vivere in perfetto equilibrio tra natura e tecnologia. Espandi ▽
Lo scozzese Christopher Clark ha vissuto per più di due decenni in Amazzonia con l'obiettivo di far sì che tecnologia e natura potessero coesistere. Il suo più grande desiderio è stato quello di attirare l'attenzione del governo brasiliano e dell'opinione pubblica mondiale sull'area più incontaminata della foresta. Per far ciò accarezza l'idea di poter far tornare i Pink Floyd a suonare esattamente lì. Il documentario registra e accompagna questo sogno utopistico.
Un documentario in cui il regista aderisce ad un'impresa scoprendo, con lo scorrere del tempo, di non esserne solo un osservatore ma anche una parte attiva.
Morabito ci offre il ritratto di un uomo che, prima di morire, vorrebbe che quel territorio fosse definito come riserva naturale con tutte le conseguenze di protezione necessarie. Solo alla fine della visione sapremo se questo desiderio sia stato esaudito. Recensione ❯
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Cosa può accadere in un mondo in cui la distanza tra il virtuale e il reale si annulla? Espandi ▽
FoXMinD è il nuovo campione degli E-Games. Sulla piattaforma Zzip, la più seguita e commentata, si parla solo di lui e di come abbia sottratto lo scettro a B4arD_Out_OF_TuN3, ora in cerca di riscatto. La scalata è così feroce che quando FoXMinD annuncia di voler creare una squadra di giocatori, l'hype è alle stelle. Nascono così i Wind Arrows. La notte dopo l'ultimo torneo mondiale di E-Games, tutto cambia: un gruppo di cyber-rivoluzionari, i Deep Oblivion, rapiscono otto tra i più famosi gamer per farli scontrare in modalità deathmatch dentro un'arena segreta.
Ogni elemento del film è altamente riconoscibile, eppure tutto viene dilatato a dismisura per sopperire a quello che invece manca.
Braschi scrive di un deathmatch che non parte dall'arena ma dal mondo che c'era prima, eppure dimentica di dare spessore reale, affilato, ai suoi personaggi. Così tutto rimane lì, tutto è quello che è: già visto ma non elaborato, già sentito ma non vissuto, già prodotto ma non riappropriato. Un colpo alla testa indolore e torni a (ri)vedere altro. Recensione ❯
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La storia di Mia, una giovane attrice dal passato tormentato, che s'innamora di Nino, uno scultore di Sciacca. Espandi ▽
Una commedia romantica che racconta la storia di Mia, una giovane attrice dal passato
tormentato, che s'innamora di Nino, uno scultore di Sciacca, ricco solo del suo talento e dei valori delle
tradizioni secolari del suo paese. Protetta dal senso di comunità del piccolo borgo siciliano, dalla bellezza dei
luoghi e della gente, Mia subisce una trasformazione che porterà con sé anche quando giunta la fine
dell'Estate dovrà fare ritorno in America, lasciando Nino col cuore spezzato, ma ricco di nuovi orizzonti...
Anche il MET di New York. Recensione ❯
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Una straordinaria fotografia del reale, espressa con grande pudore e senza pornografia del dolore. Documentario, Italia2023. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La quotidianità di un gruppo di ragazzi affetti da malattie psichiche. Espandi ▽
Sei pazienti ricoverati in due strutture psichiatriche della periferia romana: uno è in balia di "pensieri troppo veloci" che non riesce a gestire; un'altra, da quando aveva 12 anni, soffre di un disturbo alimentare che l'ha ridotta al lumicino; una ragazza dell'Est crede nell'oscurità e nell'esistenza dei "raptor"; un uomo è convinto di essere ebreo; un ragazzo e una ragazza di colore affrontano la realtà l'uno inseguendo l'empatia verso il prossimo, l'altra cercando di imparare l'italiano (ma attraversando le stanze della struttura come se fossero campi minati). E poi le loro famiglie, e gli psichiatri che giorno dopo giorno cercano di aiutare queste anime smarrite a ritrovare la strada di casa.
Quella di Munzi è una straordinaria fotografia del reale che non si limita ad essere una testimonianza ma che diventa un'adesione empatica alla sofferenza, espressa con grande pudore e senza spettacolarizzazione, ma non per questo priva di cura formale e di attenzione nel costruire un racconto accessibile al pubblico.
Kripton racconta la fatica di vivere di chi si fa cartina di tornasole di un disagio contemporaneo, urlo di Munch di un mondo iper accelerato e ipertecnologico mirato alla performance esteriore invece che alla crescita interiore, e la ricerca estrema di una risposta alla domanda di senso che tutti ci poniamo - soprattutto oggi. Recensione ❯
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David è cieco, sordo e muto ed è uno scrittore visionario di grande successo. Dopo aver concluso un accordo per poter scrivere il suo prossimo libro in un albergo dove sono accadute cose spaventose, vi si reca insieme agli assistenti Simona e Pio. In cerca di ispirazione, David entra in contatto con la misteriosa entità che un tempo era venerata in quei luoghi, una divinità oscura e malefica in grado di manipolare le menti degli uomini e forse anche la materia della realtà. David cerca di contrastare l'energia malvagia che spinge i suoi assistenti alla follia, ma non è in grado di combattere i poteri insondabili dell'altrove. Recensione ❯
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Nel 1993, il giovane Loris Riccardi è l'art director del locale notturno destinato ad essere il più trasgressivo d'Italia: il Cocoricò. Creò il concetto di locale-notturno-teatro trasformando la pista da ballo in un luogo di provocazione. Espandi ▽
Gli anni '90 sono iniziati con la caduta del muro di Berlino e si sono conclusi con gli attentati dell'11 settembre. Anni di creatività e distruzione, in cui tutto sembrava possibile e allo stesso tempo prossimo al collasso. Erano anche gli anni d'oro del turismo italiano: la costa adriatica era la meta di una generazione che rispondeva al richiamo della musica dance. E lì apparve l'iconica discoteca a forma di piramide chiamata Cocoricò. Il Cocoricò non era solo una discoteca, era un tempio del divertimento, un teatro di espressioni artistiche, politiche e sociali: un luogo che accoglieva le emozioni e le angosce dei tempi passati e presenti. Cocoricò Tapes è la sua storia raccontata attraverso i filmati inediti di quegli anni e attraverso le parole - di oggi e di allora - dell'ex direttore artistico Loris Riccardi, del suo staff e di coloro che ogni settimana frequentavano il locale in un rito collettivo. Recensione ❯
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Calcio, emigrazione, Meridione. Un'opera prima semplice ma appassionata, su un Sud pieno di malinconia universale. Drammatico, Italia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia di amicizia tra il piccolo Marcello, interpretato dal giovanissimo Giuseppe Pacenza, alla sua prima prova cinematografica, e il calciatore a fine carriera Andrea Viscomi, alias Fausto Verginelli. Espandi ▽
Siamo sulla Costa degli Aranci, all'altezza di Catanzaro Lido. Questa è un'estate diversa, italiana, quella delle Notti Magiche, dei Mondiali di Italia '90. Lo è anche per Marcello, ragazzino di origine arbëreshë che vive con la madre Tereza nel quartiere popolare dell'Aranceto. E se gli stadi della Nazionale sono lontani, quello dell'U.S. Collidoro, la squadra locale, è invece dietro l'angolo. Qui gioca Andrea Viscomi, capitano, trentacinquenne romano trapiantato da anni in Calabria e alla sua ultima stagione come professionista. Andrea è piagato dagli infortuni, spremuto dalla criminalità, amareggiato dalla vita. Marcello e Andrea si incontrano, forse qualcosa in loro cambierà.
Quanta semplicità e quanta appartenenza in questa opera prima che mostra un Sud pieno di malinconia universale.
L'altra via è più essenziale che esile, più familiare che impersonale, con quella voglia di riscatto di Andrea e la necessità di crescita di Marcello, la parabola amara di un calciatore che si dà al Totonero e la formazione tra botte e pietre tirate contro i muri di un ragazzino. Recensione ❯
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Resistere, ricordare, rivendicare. Per Massi l'animazione è ancora una volta un potente mezzo espressivo. Animazione, Italia, Svizzera2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film d'animazione che racconta la vicenda di una bambina sola che fantastica su un mondo diverso. Espandi ▽
Tre bambini, in diverse epoche del Novecento, 1918, 1943 e 1978, attraversano le guerre mondiali e gli anni di piombo. A raccontare i quarantamila fotogrammi disegnati a mano uno per uno ci sono le voci di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi.
Resistere, ricordare, rivendicare sono i verbi fondamentali che reggono l'opera di Massi, la cui pluripremiata animazione è da trent'anni un potente mezzo espressivo, visivamente e artisticamente interessante come pochi, che mira a rivolgersi a un pubblico prevalentemente adulto, e in questo Massi rappresenta davvero un unicum in Italia e non solo.
Allergico ai dialoghi, preferisce affidarsi a voci fuori campo e spesso fuori sinc, quasi a voler dire che prima viene sempre la potenza assoluta dell'immagine, dopo tutto il resto. L'emotività anticipa il logos, il ragionamento, la parola, e in quest'anticipazione emotiva c'è tutto lo spessore del cinema di Massi. Recensione ❯
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Un omaggio a Marcel Proust ed un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni '70. Espandi ▽
Italia, 1974. Ariane, bella donna dell'aristocrazia francese e Pietro, uno sceneggiatore italiano di B movie, provengono da storie molto diverse ma li accomuna il fatto di trovarsi ad un punto di stallo della loro vita.
Molti dei loro sogni non si sono realizzati...
...si presenta loro l'occasione per riscattarsi: scrivere una sceneggiatura tratta dal romanzo "À la Recherche du Temps Perdu" di Marcel Proust da sottoporre a Luchino Visconti. Potrebbe essere la svolta definitiva. Il lavoro di scrittura insieme diventa uno scontro di caratteri, di cultura, di solitudini; sullo sfondo un'Italia dilaniata da profondi cambiamenti e conflitti sociali che non possono non avere ricadute sulla vita dei singoli. Recensione ❯
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