Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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Durante il Giorno del Ringraziamento, una famiglia si riunisce sotto lo stesso tetto. Tutto sembra filare liscio fino a quando i dissapori cominciano ad avere la meglio. Succedono cose strane e le tensioni crescono. Espandi ▽
La famiglia Blake si ritrova per il giorno del Ringraziamento. L’atmosfera conviviale sembra prevalere sui disagi, finché emergono i non detti e i drammi personali che ogni membro della famiglia sta vivendo. The Humans è un horror psicologico, capace di mescolare un impianto teatrale (con chiaro ascendente in Cechov) a spruzzate di horror contemporaneo sulla falsariga di alcune produzioni Blumhouse o del cinema di Ari Aster. Tra i molti film dedicati alla festa del Ringraziamento, è difficile trovarne uno altrettanto cupo di The Humans, che, a poco a poco, una rivelazione alla volta, si delinea come un percorso di disintegrazione. Un purgatorio in cui si affievoliscono le speranze dei singoli ancor più che quelle dell’unità familiare, che si rivela semplicemente uno strumento inadeguato a lenire il dolore di uomini e donne disperatamente soli, di fronte alla vita e di fronte alla morte. Recensione ❯
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La storia vera di una missione americana all'interno dei tunnel del Vietnam. Espandi ▽
La storia vera di una missione suicida dell'esercito USA durante la guerra in Vietnam. Le forze americane rimangono infatti intrappolate ai margini della terra di nessuno, affrontando il pericolo di un labirinto di tunnel mentre inseguono i Vietcong. Recensione ❯
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Il film racconta in modo divertente e costruttivo il fallimento, vissuto spesso come una vergogna indelebile e quasi mai come preziosa occasione di crescita. Espandi ▽
Andrea Gregoretti è un regista disoccupato che abita in un capannone nel mezzo del nulla. Dopo molti dinieghi da parte dei produttori che gli ripetono che "il cinema è un mestiere d'élite" Andrea comincia a sentirsi un fallito totale, ed è in quel momento che gli arriva l'idea geniale: raccontare in un suo film le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, ovvero tutti coloro che, soprattutto (ma non solo) in ambito sportivo, hanno toppato clamorosamente, rendendosi però protagonisti memorabili di imprese in qualche modo epiche.
È la sua ribellione alla cultura del vincente che è diventata "l'unità di misura delle nostre vite" e il suo modo di rispondere alla domanda: "Perché perdere fa così male?".
Andrea Muzzi costruisce un film a sua misura raccontando una storia metacinematografica: lui stesso è uno sceneggiatore e un regista (oltre che un attore, noto soprattutto per le collaborazioni con Alessandro Benvenuti) che fatica a trovare produttori e distributori e ha subito la cancellazione di un suo film (scritto con Ugo Chiti) alla vigilia dell'inizio delle riprese, ma non si rassegna a soccombere alla cultura cinematografica improntata ai blockbuster. Recensione ❯
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Un documentario su lla città di Prato e l'impatto ambientale causato dall'industria della moda. Espandi ▽
Stracci è un documentario che parte da Prato e viaggia in tutto il mondo, affrontando il tema dell'impatto ambientale dell'industria della moda. Il cuore del documentario è il racconto di un'esperienza di economia circolare straordinaria, antichissima e tornata di grande attualità: quella del riciclo della lana da parte delle industrie tessili del distretto pratese, un esempio da seguire. Recensione ❯
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Un film su una clausura reale e ideale interpretato con ruvida forza da Lidia Vitale. Thriller, Drammatico - Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roxanne, una rude restauratrice di organi a canne di mezz'età, cerca di controllare la sua attrazione ossessiva verso la sua nuova giovane assistente muta. Espandi ▽
Nella piccola chiesa di un paesino del nord Italia, durante i primi giorni della pandemia da Covid-19, la cinquantenne Roxanne, donna solitaria e aggressiva, lavora al restauro di un grande organo. Costretta dal gestore della chiesa (un antico edificio sul punto di essere sconsacrato) ad assumere un'assistente, Roxanne si ritrova a condividere il proprio tempo con Lucia, una ragazza muta che il fratello disoccupato ha affidato alle sue cure per insegnarle a suonare l'organo. Infastidita dalla presenza di Lucia, Roxanne ne riconoscerà presto il talento e poco alla volta proverà verso di lei sentimenti contrastanti...
Nel volto contratto e indurito di Roxanne si concentra la solitudine di una donna, il suo amore ossessivo per uno strumento che diventerà tramite di un'attrazione altrettanto travolgente.
La struttura narrativa ridotta, la sostanziale unità di luogo, il numero ristretto di personaggi si integrano con il ritratto psicologico di un personaggio femminile che nonostante l'età adulta e la maturità non ha mai trovato un modo per comunicare con gli altri. Recensione ❯
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Fanta-thriller pandemico girato in 17 diversi paesi diversi durante il lockdown. Espandi ▽
Il film è stato girato in piena pandemia ed infatti è stato girato via Zoom. La storia è quella di alcuni personaggi sparsi ai quattro angoli del globo che cercano di fermare un genio dell'informatica che sta creando un nuovo prodotto rivoluzionario che potrebbe distruggere il pianeta. Recensione ❯
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Il racconto della storia del capo dell'etichetta discografica Creation Records, Alan McGee, e di come un ragazzo di Glasgow cambiò per sempre la storia della cultura britannica. Espandi ▽
Alan McGee, nato a Glasgow nel 1960, da ragazzo sogna di diventare una rockstar come i suoi idoli David Bowie e Sex Pistols. Per inseguire una carriera musicale, nonostante la contrarietà dei genitori e specialmente del padre, si trasferisce dalla Scozia a Londra dove diventerà un produttore discografico. Fonda l'etichetta indipendente Creation Records con cui scopre e lancia gruppi come i Jesus and Mary Chain e i Primal Scream.
La vera svolta arriva però negli anni Novanta, ed è l'incontro con gli Oasis: ancora sconosciuti, li mette subito sotto la propria ala, e in breve diventano una delle più grandi band del Regno Unito. Per McGee, però, gestire il successo non sarà facile, tra lutti familiari, dipendenza da droghe sintetiche e una marcata tendenza all'autodistruzione.
Con uno stile vorticoso, il biopic su Alan McGee vuole restituire sia lo spirito febbrile del suo protagonista sia l'energia caotica di un'epoca. Tra ascesa, caduta e resurrezione, McGee emerge come un anti-eroe sempre pronto a reinventarsi, e che forse, infine, può sentirsi in fondo pacificato, sentendo di nascosto il padre canticchiare "Wonderwall", e ricordando quegli anni in cui la musica sembrava ancora poter cambiare il mondo. Recensione ❯
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Un buffo film tra animazione in stop-motion e riprese dal vero. Su una mezza conchiglia che ha qualcosa del primo Tim Burton. Commedia, USA2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento in lungometraggio dell'omonimo corto con il mollusco protagonista. Espandi ▽
Marcel è una creatura minuscola e strana: una conchiglia con un occhio di plastica, una bocca disegnata e scarpe da ginnastica ai piedi.Vive in una casa gigantesca con la nonna Connie. Marcel si racconta alla camera di Dean, un regista che ha affittato su Airbnb la casa: parla di sé, delle sue idee, dei suoi giochi, dei suoi piccoli stratagemmi per mangiare e divertirsi. Dopo aver caricato su internet alcuni video, Marcel diventa una celebrità e non crede ai suoi occhi quando gli autori dell'adorato programma 60 Minutes lo contattano per esaudire il suo sogno: ritrovare la sua famiglia.
Nel 2010, il cortometraggio Marcel the Shell della coppia di attori e cineasti Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate divenne su YouTube un fenomeno virale. Ora da quei tre minuti e mezzo di animazione semi-amatoriale a passo uno - negli anni sviluppatosi in altri due lavori - è diventato un lungometraggio, abilmente sospeso fra mockumentary e cinema indie.
Le richieste dello show business hanno spinto i due autori a costruire un lungometraggio attorno alla loro piccola creatura, migliorando la qualità dell'animazione e resistendo alla tentazione di banalizzare i contenuti (a meno di non considerare la coolness indie come un vezzo di maniera). Recensione ❯
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Il banchiere privato svizzero Yvan De Wiel viaggia con la moglie Inés a Buenos Aires nel bel mezzo della dittatura militare. Sta cercando il suo partner René Keys. Espandi ▽
Il banchiere privato svizzero Yvan De Wiel viaggia con la moglie Inés a Buenos Aires nel bel mezzo della dittatura militare. Sta cercando il suo partner René Keys che era incaricato di mantenere i rapporti con i ricchi clienti argentini ed è misteriosamente scomparso. De Wiel incontra una società decadente di proprietari terrieri, nuovi ricchi, ereditiere, aristocratici, ufficiali dell'esercito, faccendieri e prelati, tutti complici del regime ma preoccupati di approfittare dell'ipocrita collusione tra il sistema bancario svizzero e la diplomazia per nascondere i loro capitali all'estero. Recensione ❯
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Il ritratto da vicino dell'esistenza di due mucche. Espandi ▽
Il film esplora la vita di una mucca da latte, offrendoci la possibilità di osservare da vicino la sua realtà quotidiana e facendoci riflettere su quale grande servizio ci offra. Recensione ❯
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Un incontro casuale dà vita a una relazione surreale. Espandi ▽
Un incontro casuale alle porte di una scuola a Kutaisi in Georgia. Lisa e Giorgi si scontrano e un libro cade a terra. Chiaramente storditi, organizzano un appuntamento senza nemmeno essersi detti i ??nomi. È amore a prima vista e, come incantate, le cose iniziano a prendere vita: la telecamera di sorveglianza diventa un malocchio, la grondaia un oracolo, chiudono gli occhi e - ding! Gli amanti sono maledetti, condannati a svegliarsi il giorno dopo con un aspetto completamente diverso. Ma è proprio questo ostacolo soprannaturale al loro reincontro che diventa il loro biglietto per un mondo dominato interamente dalla magia del quotidiano - in tutta la sua semplice bellezza, tenera commedia e un entusiasmo per il calcio che contagia grandi e piccini, anche i flemmatici. cane di strada Vardy. Recensione ❯
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Il destino di un regno è strettamente legato agli stati d'animo della sua principessa. Espandi ▽
C'era una volta un regno magico dove l'estate durava per sempre e dove gli animali e gli abitanti erano immortali. La fonte di tutta la magia era una giovane principessa chiamata Opal. Le leggende dicono che la sua gioia avrebbe portato meraviglia e prosperità al regno. Ma la sua tristezza avrebbe portato solo caos e oscurità... Recensione ❯
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Un film d'animazione che racconta la splendida amicizia tra un mostro e una principessa. Espandi ▽
La principessa Barbara, orfana di madre, vive nel castello con il re suo padre, tre tate che faticano a farsi riconoscere tra loro, e un seguito di luminosi bulbi di lampadina e altri aiutanti robot, costruiti dalla passione del padre per l'ingegneria e animati grazie a una sostanza magica. Come in tutte le fiabe, Barbara sogna un principe, il cavalleresco Edward, col quale si scambia lettere appassionate, nascondendole allo sguardo del re, genitore single e iper protettivo.
Appare presto chiaro che questa fiaba non è esattamente come tutte le altre, non foss'altro perché la principessa si rinchiude volontariamente nella torre dell'orologio, fa a pezzi senza remore l'abito lungo e si acconcia i biondi capelli come una rock star di fine Novecento.
Nonostante l'estrema facilità del racconto, brilla per maggior brio e per la tenerezza con cui racconta la nascita del sentimento amoroso tra "Granello" e Bogey, la bella e la bestia. La nostra menzione speciale, però, va alla non protagonista Edwardina, inguaribile sognatrice costretta al cinismo dal maschilismo dell'industria editoriale, che racchiude in sé un secolo di cinema. Recensione ❯
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La vita di un bizzarro e simpatico pastore sardo quarantenne. Espandi ▽
Docufilm che racconta la vita di un bizzarro e simpatico pastore sardo quarantenne, Francesco Mattu detto "Chiodo", e ci trasporta dalla sua infanzia in Sardegna, sino ai giorni attuali a Tramonti di Sotto, in Friuli Venezia Giulia, dove risiede da oltre un decennio. Un film incentrato su dei continui flashback narrativi accompagnati dalla sua voce narrante. Una vita di emozionanti ricordi, che toccano l'essenzialità e la povertà del piccolo Francesco e della sua gioventù, dove ogni piccola insignificante cosa che lo circondava aveva un immenso valore. Una vita libera, nella natura più incontaminata, fra le sue amate pecore e gli asinelli, il piccolo mangia nastri sempre con lui e Celentano "a palla", i canti e la musica tradizionale locale, i riti ancestrali che accompagnavano la comunità di Ovodda, nel centro della Barbagia, in un tempo non molto lontano. Nemmeno poteva immaginarselo il buon Francesco di capitare in una misconosciuta vallata del Friuli dove da secoli si utilizzano le pecore e le capre per creare uno storico ed originale prodotto gastronomico della zona: la Pitina, una sorta di polpetta affumicata molto particolare, oggi divenuta persino presidio Slowfood e prodotto IGP. Recensione ❯
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