Paulina abbandona la sua promettente carriera d'avvocato a Buenos Aires per tornare nel suo Paese d'origine, al confine tra l'Argentina, il Paraguay e il Brasile. Espandi ▽
Paulina decide di abbandonare il dottorato in giurisprudenza per trasferirsi al confine tra Argentina e Paraguay e insegnare ai poveri. Ben presto la realtà si dimostrerà più ostile di quanto potesse immaginare e la ragazza subisce uno stupro. Nonostante sospetti che l'aggressore e i suoi amici siano tra i suoi allievi, Paulina si rifiuta di denunciarli e ostacola la giustizia in ogni modo. Persino dopo aver scoperto di essere rimasta incinta.
Tutte le scelte di regia di Santiago Mitre sono improntate alla convenzionalità. La prova di Dolores Fonzi, seppur intensa, fatica a convincere sul senso di smarrimento che sembra attraversare il personaggio di Paulina. Il dissidio etico alla base del film avrebbe meritato una cura e un'innovazione lontane dalle capacità dimostrate dal regista.