Trama vera e divertente, cast più che ricco col supporto delle rapinose canzoni degli Abba. Un musical imperdibile, da guardare su TIMVISION.
Un musical americano è qualcosa di molto serio, al di là della qualità, dello spettacolo e del momento di rappresentazione. Trattasi dell’unica forma d’arte tutta e solo americana. Mamma mia! fa parte di quel concetto, e di quello spettacolo che è tradizionalmente di altissimo livello.
Ai musical non occorreva una grande trama, come dice Sinatra “lui e lei litigano, poi fanno pace ballando e cantando”. Nel film di Phyllida Lloyd c’è di più. La ragazzina Sophie sta per sposarsi, nel suo caso solo la madre è certa, i padri possono essere tre. E così, tutti insieme nell’incantevole scenario di un’isola greca, alla fine il mistero viene svelato. Dunque trama vera e divertente, cast più che ricco col supporto delle rapinose canzoni degli Abba.
Il film rappresenta un momento di approdo del genere, una sorta di ritorno alle origini, divertimento allo stato puro senza altre implicazioni. Perché il musical, nei decenni si è evoluto, a volte aderendo alla Storia. È legittimo un promemoria. Fred Astaire e Ginger Rogers furono una coppia travolgente, per musica ed estetica. Poi fu la volta di Gene Kelly coi suoi Un americano a Parigi (1951) Cantando sotto la pioggia (1952).
Il musical è riuscito persino a combinare la scrittura nobile di Shakespeare con Kismi Kate – La bisbetica domata - e West Side Story – Romeo e Giulietta -. Poi irruppe Presley, anni Sessanta, Paramount. La qualità non era quella della Metro ma Elvis era Elvis, bastava. Del 1965 è Tutti insieme appassionatamente, che dopo 26 anni, batté il record di incassi di Via col vento. E poi cambiavano i tempi, avanzava l’impegno e il sociale. Il Vietnam diventava un’ispirazione di titoli come Jesus Christ superstar (1973), e Hair (1979). Titolo storico è The Rocky Horror Picture Show (1975) a suo tempo ritenuto scandaloso per le sue allusioni sessuali. E poi, il fenomeno Grease (1978).
L’ultima pietra preziosa è La La Land. Su quel film gli Oscar sono caduti a pioggia.