Può un computer diventare padrone della nostra vita? Ora su TIMVISION l'opera futuristica (ma non troppo) di Spike Jonze.
Che il computer diventi padrone assoluto della nostra vita non è certo un’idea nuova. Quando si parla di tecnologia la tempistica è importante. Il film Lei è del 2013 e in quattro anni i computer hanno fatto progressi importanti. Ciò che “allora” – le virgolette, perché il tempo è corto ma in realtà è lungo - poteva sembra fantascienza quattro anni dopo è realtà. Pure in questa chiave, il racconto del regista Spike Jonze ha qualcosa di futuristico.
In un futuro non lontano il computer ti permette letteralmente di vivere con lui. E Theodore, “vive” col suo computer, scrive lettere per altre persone, si impegna in videogiochi e in chat telefoniche. Ma nel privato vive la tragedia della separazione dalla sua compagna. E quando sul mercato arriva un nuovo computer capace di provare sentimenti umani, ecco che Theodore intraprende una relazione “sostitutiva”, ma il passaggio non è così... automatico.
È opportuno un promemoria “tecnologico”, i computer secondo il cinema, e la loro evoluzione. Sono decine i titoli in questo senso, e dunque è indispensabile un selezione che privilegerà quelli che hanno prodotto un’evoluzione, anzi una rivoluzione, sempre nei termini della discrezione. Credo che la prima citazione appartenga a qualcosa di vero ed eroico, e storico, come racconta il film The Imitation Game. Protagonista Enigma, la macchina di inventata dal matematico Turing, che decifrò i codici nazisti permettendo – calcolo ufficiale - di abbreviare la guerra di due anni e di salvare la vita di 14 milioni di persone.
Famosissimo è Hal 9000, di fatto il “comandante” dell’astronave di 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.. Il computer decide di opporsi alla volontà degli umani, simula un guasto che non c’è e provoca la morte di un astronauta. La macchina ha dunque deciso sostituendosi all’umano. Da ricordare A.I., Intelligenza artificiale, dovuto a un progetto dello stesso Kubrick, realizzato da Spielberg. Si immagina che la tecnologia sia in grado di produrre robot simili agli esseri umani, con tanto di sentimenti. Era il 2001, era fantasy. Adesso... non più.