Il cavaliere oscuro - Il ritorno |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Christian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Anne Hathaway.
continua»
Titolo originale The Dark Knight Rises.
Azione,
durata 164 min.
- USA, Gran Bretagna 2012.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 29 agosto 2012.
MYMONETRO
Il cavaliere oscuro - Il ritorno
valutazione media:
3,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il cavaliere....mazzolatodi ImmanuelFeedback: 4237 | altri commenti e recensioni di Immanuel |
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giovedì 13 settembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film mi ha profondamente annoiato. Con buona pace degli effetti speciali in stile super-hollywood e del budget iperbolico investito nella pellicola. Spesso un investimento troppo massiccio è deleterio per la buona riuscita di un film. Ma non è l'unica causa della mal riuscita del prodotto. Stavolta Nolan ha toppato proprio nella storia e nella sceneggiatura. Non conosco la trama originale, ma mostrare il batman non già nel suo lato umano, nel quale avevamo imparato a conoscerlo, ma nelle sue debolezze, vederlo prenderle di santa ragione dal principe del male di turno, vedergli spezzata la maschera - e la schiena - non fa bene alla sanità dell'eroe. Finendo per far soffrire l'intera storia. E' pur vero che alla fine ritorna più combattivo, agguerrito - e redento - di prima, ma ormai il danno era fatto, l'aura di imbattibilità dell'eroe compromessa. Lo vediamo raddtrizzarsi nella cella, crogiolarsi in una specie di guantanamo o di abu ghraib sotterranea (con tanto di -immancabili- pipistrelli), cercare di evadere da una sorta di grotta in stile Sanctum, aggrapparsi disperatamente per raggiungere il la luce e la libertà. Ma a parte le oggettive pecche nella storia e nella costruzione del film. C'è anche un messaggio subliminale preciso nell'era di Occupy Wall Street e di rivolte nel mondo arabo (o spinte alla ribellione contro lo strapotere finanziario delle lobby). La ribellione, anche legittima, dei popoli è interpretata nei termini dell'atto criminale. Il cattivone della storia, Bane (un incrocio tra rambo e il capo di una gang criminale da 2 soldi) è un capopolo, un tribuno che minaccia la pace della capitale del capitalismo finanziario, che sappiamo essere tutti New York, affermando di voler punire le ingiustizie, gli abusi di finanzieri e corrotti, e di restituire il maltolto ai cittadini derubati. Tale progetto, che certamente parte da premesse indiscutibilmente pregievoli, è però assegnato al cattivo del film, al principe del male, come a voler dare una connotazione peggiorativa a qualsiasi tentativo, pur legittimo, di ribellione del popolo per il riscatto di una società oppressa. Gli stessi processi sommari, celebrati in uno stanzone improvvisato, e presieduti da un giudice che non giudica ma pronuncia una sentenza già scritta, assomigliano molto a quelli delle condanne partigiane, ai processi bolscevici o dei tempi del famigerato Faisler. Ma, chiaramente, questo è solo un film e lo scopo è far divertire la gente. Non certo farla riflettere.
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